L’ho scoperto mentre camminavo in un sentiero che portava verso i boschi: osservando il terreno i miei occhi si posarono su un piccolo verme peloso che si muoveva in un modo strano per un verme. Infatti, anziché strisciare ondeggiando, sembrava che stesse premendo il ventre contro la terra. Incuriosita e anche un po’ preoccupata, poiché temevo che il piccolo indigeno fosse ferito, mi fermai a osservarlo. Notai che da una delle due estremità del corpo, (non è facile capire quale sia la coda e quale sia il capo in una creatura così piccina), usciva una sostanza di consistenza simile a resina semiliquida. Terminata l’azione, che ancora non avevo identificato, il verme riprese la sua strada tranquillo e beato.
Dal momento che la direzione presa era quella contraria al lato dell’uscita, dedussi che lì c’era la coda. Normalmente vicino alla coda stanno gli organi di scarico, pertanto la “mia” logica personale mi convinse che il verme s’era fermato a defecare, perciò quella rimasta là sotto i miei occhi era cacca di verme.
Spiego di che cosa si tratta per chi non avesse mai visto un verme fare la cacca, come detto sopra la consistenza è simile a resina morbida mentre il colore è una miscela tra verde, giallo e marrone chiaro. Da qui mi sono trovata nella mente un nuovo colore: color cacca di verme.
L’idea di oggi è trovare almeno dieci cose di un certo colore. Ecco io ho scelto color cacca di verme che è molto più diffuso di quanto si possa pensare ed è anche un colore gradevole, non sfacciato, elegante e cangiante quando esposto a fonti luminose.
Per esempio, ci sono persone che hanno l’iride color cacca di verme, quindi occhi color cacca di verme.
La cornice di un quadro.
La fodera di un divano.
Il cappello di una varietà di fungo colombina.
Lo smalto per unghie.
I pomoli delle ante di un armadio.
L’intarsio centrale della coda del gatto di ferro riciclato regalatomi da un amico scultore.

Gli occhiali Mikli collezione autunno inverno 2008
La formica dentaiola

La Simca 1000 anni ’70 di un collezionista che conosco di cui non posso fare il nome per ovvi motivi.
Mi fermo ai dieci esempi richiesti.
Non vi piace questa tinta? Beh, vi suggerisco di cercare un verme pelosetto mentre fa la cacca ed osservare senza disturbarlo. Vi assicuro che non è affatto un brutto colore. So che la circostanza principale da cui l’ho ricavato come esempio può indurre pensieri sgradevoli (che poi anche i vermi hanno diritto di fare i propri bisognini eh), ma se vi allontanate da essa e immaginate di osservare lo sguardo innamorato di una splendida donna dai capelli rossi, tutto cambia.
Non fermatevi alla prima idea, se andate oltre qualunque colore può diventare gradevole e appetibile.
Parola di Evaporata.
P.S.: nel caso in cui etologi, scienziati, studiosi, ricercatori ecc., intendano mettere il becco in questo post obiettando che vermi e co. non fanno la cacca, ma emettono humus o altre sostanze, e quindi quanto scritto sopra su questi animali non è veritiero, rispondo subito che quello è il “mio” verme. E il “mio” verme fa la cacca. Ne sono certa poiché, successivamente, ebbi l’opportunità di entrare in confidenza con lui (il verme della discendenza dei Rufus di Vallescuropasso) che confermò la mia intuizione.
Pertanto accetto dibattiti solo in presenza dell’individuo da me conosciuto che dovrà essere rintracciato dagli eventuali contestatori.
Ah, dimenticavo: strega comanda colore!
😀 grazie del sorriso che mi hai regalato con questo simpatico post. Probabilmente da oggi guarderò ogni verme con nuovi occhi 😀
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Grazie a te per l’attenzione. ❤️🐾
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D’ora in poi sulle carte di identità, color occhi avrà la opzione “cacca di verme”.
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Questo tuo post mi svela una cosa che a questo punto abbiamo in comune: io come te guardo dove metto i piedi e anche un po’ intorno. Ciò è ottimo, sia per cogliere certi dettagli (se fossi stata distratta probabilmente avresti avuto la suola di una scarpa color cacca di verme misto verme), sia a fini utilitaristici: questa attitudine mi ha fatto trovare in ambito urbano tante cosine interessanti, a volte anche soldi.
La mia attenzione automobilistica non ha potuto esimersi dal soffermarsi sulla Simca 1000 (complimenti al proprietario): un miracolo di auto che mi ha sempre fatto talmente cagare, ma talmente cagare che oggi a trovarne una me la comprerei, giuro. Quella ed una NSU Prinz, poi sarei a posto. Avrei finalmente la “Prinzimca” decantata dal compianto Commissario Zuzzurro.
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Madò, la Prinz mille se non ricordo male erano tutte verdi. 😀
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C’era anche grigio topo. Di fogna. Mio zio ce la ebbi.
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Eh, quelle non le ho viste. 😅
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La Simca è ELLA, non me la si tocchi😄😄♥️
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Oooooooogià 😅
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Mai mi metterei a disquisire sul colore della cacca di un verme che forse era un bruco e che essendo il “tuo” verme è scontato che ci puoi fare, e dire, quello che più ti aggrada!! E grazie per il sorriso che si è inevitabilmente trasformato in gustosa risata dopo aver letto il tuo P.S. 😀 😀 😀
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Grazie Elena 😃
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non mi tocare la Simca 🙂
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Non sia mai. 😅
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Ci ho giusto un maglione, acquistato all’uopo, colore cacca di verme, di cui vado orgoglioso.
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Avevo capito che sei un tipo molto fashion 😅
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Eccerto!
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