Filastrocche · Lampostorie di Evaporata · qualche pezzo di me · Scrittura

Serenata alla luna

Soffro di solitudine cosmica,
perciò la compagnia mi manca
ma non la solita compagnia
umanamente inesistente.

Un giorno trovai un extraterrestre,
ma non mi portò via
anche se cantai la canzone
di Eugenio Finardi.

Forse non la cantai bene,
so di essere stonata.
Sarà per questo che l’extraterrestre
via non mi ha portata.

Sicuramente sono Evaporata
così l’altra notte,
quando la luna era piena,
le ho fatto una serenata.
Ma la luna non mi ha considerata.
Tant’è che verso mattina se n’è andata
lasciandomi sola e desolata.

Quando è spuntato il sole
mi sono preparata ad accoglierlo
nuda e cruda
sdraiata sopra il tetto.
Gli ho chiesto
di cuocermi a puntino
per sentirmi avvolta
da un caldo abbraccio,
ma lui mi ha scambiata
per un pezzo di legno
e mi ha bruciata.

Così conciata mi son vestita
e sono andata a cercare un camino
per mescolarmi ed accompagnarmi
con altri pezzi di legno
ridotti in cenere.

Purtroppo i camini
erano tutti spenti
quindi, anche lì,
non ho trovato
nessuno con cui stare.

Adesso sono qui
a staccarmi i brandelli
di pelle tostata
per far crescere quella nuova,
perché, forse, chissà
dentro una nuova pelle
riesco a trovare qualcuno
che mi assomiglia
e magari mi si piglia.

4 pensieri riguardo “Serenata alla luna

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