Diritti d'autore · Filastrocche · Lampostorie di Evaporata

Il valzer del calzino spaiato

Vabbè dai allora la ripropongo anche se l’ho scritta l’anno scorso

C’era una volta un calzino spaiato
Perché il compagno l’aveva abbandonato
Per una calza di seta
Incontrata per caso in discoteca

Il povero calzino che si chiamava Poldino
Girava per le strade fino al mattino
In cerca di qualcuno che gli stesse vicino
Ma nessuno lo voleva
A cosa serve un calzino spaiato
La gente diceva

Una sera incontrò una ragazza
Seduta davanti a un tavolino
Sola anche lei come il calzino
In mano aveva un carnet da ballo
Al polso un bracciale di finto corallo

Un abito grazioso le fasciava il vitino
Mentre aspettava un cavaliere
Che facesse l’inchino

Lei voleva ballare
Ma al ballo non poteva andare
Perché aveva le scarpe
ma un solo calzino
e così non poteva entrare

Il suo calzino era spaiato
Proprio come Poldino
che le andò vicino
Lei lo raccolse
E se lo mise al piede Senza calzino

Eran spaiati
ma Insieme ai piedini
piccoli morbidi e profumati
s’erano trovati

Vicino al paese c’era la festa degli stravaganti
Con un’orchestra
e molti cantanti

Il più rinomato
dalla ragazza rimase incantato
Perché il suo viso era radioso
E indossava calzini di colore curioso
Invitò la bella
in un valzer grandioso

Danzarono tutta la notte
Davanti a un pubblico
felice e ammirato
di vedere il valzer del calzino spaiato

7 pensieri riguardo “Il valzer del calzino spaiato

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