Comunicare con le immagini · Diritti d'autore · qualche pezzo di me

Egitto e Città del Cairo, quello che mi è rimasto

Nel mese di gennaio 2008 mi trovavo a girovagare per l’Egitto.
Ho visitato i luoghi più simbolici e importanti, scattato molte fotografie la maggiora parte delle quali, purtroppo, sono andate perse poiché durante uno spostamento su una barchetta poco affidabile, la macchina fotografica m’è caduta e s’è spaccato l’obiettivo.
Qualcosa m’è rimasto, ma le mie preferite, quelle fuori dai luoghi storici, quelle che ritraevano situazioni e persone particolari, se l’è tenute quel paese carico di tanto passato e troppo presente.

Cane d’Egitto
Nadia in Egitto
Nadia e La Sfinge

E adesso ci spostiamo a Città del Cairo

Sono dal tabaccaio
Dove sono? Non lo so, comunque è Città del Cairo

Ed ora un evento raro per questa città che non è mai in pace: un grande temporale, così grande che gli abitanti uscivano dalle case per “toccare” e farsi bagnare dalla pioggia.
E le automobili si fermavano.

Dai, dai, spingi.
Eh sì, veniva giù bene.

E poi quei palazzi del centro così vicini, ma più decrepiti delle piramidi.

Sono passati tanti anni, ho fatto in tempo a vedere il tesoro di Tutankhamon.
Già all’epoca si girava con la scorta armata, era un paese dove i monumenti millenari piangevano per degrado.
Dopo le sommosse popolari del 2011 anche le mummie si sono arrese.

13 pensieri riguardo “Egitto e Città del Cairo, quello che mi è rimasto

      1. Al pelo sì, è scoppiato tutta una settimana dopo il rientro, per altro il centro delle proteste era la stessa piazza dove andavamo sempre a bere il tè. Ero letteralmente incollato alla tv per seguire le notizie in quel periodo

        "Mi piace"

Scrivi una risposta a Neda Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.