Per rinfrescare un po’ la mente serve il gelo come reagente
Da “Evaporata: blog di una donna senza segreti” un brano che, a parte lo scenario decisamente diverso, ha un finale che potrenne adattarsi a questi giorni dalle lunghe ombre.
Martedì 2 febbraio 2010
Titolo: Nebbia
Umore: Fosco
Questo inverno non ci fa proprio mancare nulla.
Sta sciorinando generosamente tutto il repertorio dedicato al profondo nord della bassa Padana.
Prima neve, poi gelo, ancora neve e tanto gelo.
Nei giorni scorsi qualche ora di luce abbagliante e improvvisa per massacrare i nostri poveri occhi da troppo tempo lasciati al buio.
E poi ancora neve fresca su quella vecchia ormai marmorizzata.
Questa mattina in regalo anche un tocco di classe: la raffinata galaverna a ornare tutto ciò che s’è liberato dalla neve.
Una magnifica coltre di nebbia resa lucente dal bianco totale circostante.
La striscia grigia dell’asfalto a interrompere armoniosamente il candore infinito mentre seguo le poche righe bianche che riesco a vedere davanti a me.
Faccio un viaggio nell’oblio, accompagnata da musica elettrotech ipnotica, dentro un bozzolo impalpabile che obbliga in letargo mente e corpo, la vista appannata dal disco metallico del sole velato di nubi sottili.
Difficile restare collegati alla realtà vivendo per giorni dentro questo scenario.
Presto disponibile