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Non gridare al lupo

Qualcuno di voi, forse, ricorda questo articolo contenente un’immagine sulla quale eravamo, più o meno, tutti d’accordo: uno o più lupi avevano consumato il loro pasto.
E invece NO! Ho scoperto che i lupi non c’entrano niente.
I resti del capriolo erano in un boschetto appena fuori dal paese, vicinissimo ai campi di un mio amico agricoltore; pochi giorni fa l’ho incontrato e gli ho mostrato l’immagine in questione chiedendogli se avesse visto lupi in circolazione poiché, la sottoscritta, pur girando come una trottola per campi, boschi e colline, non ne ha mai incontrato uno.
La sua risposta mi ha letteralmente fulminata:  aveva portato lui la pelle in quella parte nascosta di bosco, mai pensando che qualcuno si inoltrasse fino là.
“Ma tu che cacchio vai a fare così infognata dentro un bosco?” Mi ha domandato.
“A me piace girare in mezzo alla natura. – ho risposto – E tu, per quale motivo hai nascosto i resti di un animale?”
“L’ho fatto per un amico, non ti dico il nome perché lo conosci, era uscito ad ammazzare un po’ di cinghiali e per sbaglio ha ucciso un capriolo. Non sapendo come occultarlo, dal momento che la caccia è chiusa, ha chiesto a me di dargli una mano. Così lo abbiamo scuioato e sparso in luoghi nascosti dentro i miei terreni”.
Io sono rimasta muta e lui ha giustificato questa azione ricordandomi che nel nostro territorio è stato trovato un cinghiale morto per (sembra) peste suina, quindi in questi giorni uscirà l’ordinanza che permetterà ai cacciatori di eliminare cinghiali a volontà e il suo amico si è
portato avanti un bel pezzo.

È vero che adesso è diventata ufficiale la notizia del pericolo peste suina, ma nella mia zona c’è un’alta densità di cacciatori che non perdono occasione per sparare a tutto quello che si muove. Mi sa che dovrò stare attenta quando vado a scarpinare dentro i boschi.

27 pensieri riguardo “Non gridare al lupo

  1. UN giubbino ad alta visibilità con catarifrangenti per la sera o la mattina, io me lo metterei. Hanno ragione i bloggher, qui. Io al cane lo faccio indossare sempre, anche se non dista mai più di cinque metri da me; lei è addestrata alla difesa e mi sta appiccicata qualunque cosa succeda. E io, di mio, quando faccio determinati percorsi con poca visibilità, ho sempre il giubbettino leggero arancione fluo… quello che indossano i cacciatori per le battute al cinghiale, hai presente? Ma senza andare a spendere soldi, anche i giubbotti in dotazione alla macchina per quando si ha un guasto, vanno benissimo. Li trovi per poco ai distributori di benzina o nei ferramenta.

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  2. Bene, hai avuto la dichiarazione di un atto di bracconaggio. Il signore in questione avrebbe dovuto solo dirlo ai forestali di zona… ma ovviamente non l’ha fatto ,perché avrebbe dovuto comunque pagare una sanzione. Il contadino si è reso complice; gran bella roba!! E si saranno spartiti la polpa del capriolo. Di sicuro! Sparare a tutto quello che si muove non è propriamente il metodo più adatto per ridurre il numero dei cinghiali e di conseguenza il diffondersi della peste suina. Le misure eccezionali di contenimento non giustificano gli atti di bracconaggio. Ricordo che i cinghiali li hanno importati proprio i cacciatori per fare caccia grossa. Non sono autoctoni e la specie viene dall’Europa dell’Est, molto più grossi e appetibili per chi vuole fare carniere, ma anche molto più dannosi per le colture. La peste suina, quindi, è stata importata anch’essa da gente senza scrupoli, che sono poi gli stessi che sparano a tutto quello che si muove, persone comprese. A volte si sparano anche fra loro… fa parte del gioco. Giusto per dire il livello di intelligenza che può raggiungere la specie umana involuta. Tu, vivendo in campagna, sei solo testimone di una pratica che la maggior parte della gente non vede e non conosce. Purtroppo.

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      1. Vedi, hanno voluto togliere di mezzo il Corpo Forestale dello Stato? E questi sono i risultati. In periferia manca il controllo e quelli che un tempo conoscevano bene il territorio, perché era il loro pane, oggi li hanno messi nelle stazioni dei Carabinieri, gestiti come dei Carabinieri, a fare i Carabinieri. E le montagne e le campagne sono sguarniti, perché o fai una cosa o ne fai un’altra. Hanno spostato tutto sulla vigilanza ambientale intesa in senso più urbano, che va benissimo, ci vuole pure quella, ma non hanno pensato a rifornire le zone periferiche di personale… e guarda caso, adesso accadono i casini, molto più di prima e chi vuole divertirsi sparacchiando a destra e a manca, col rischio di far fuori un povero cristo che si va a fare due passi, lo fa con pochissimi rischi di venire fermato. Per fare controlli ci vuole gente, per controllare un territorio montano, di campagna, o marino/collinare, occorre sapersi muovere. E non lo puoi fare stando in ufficio, o in macchina con le scarpe basse e una cartina sul cellulare. Comunque, queste sono scelte politiche che i cittadini nel tempo hanno avvalorato mediante il voto, no? O standosene zitti zitti a ridacchiare quando hanno tolto il presidio dei territori montani ai forestali. Parlo per quelli che al voto ci credono ancora. Quindi, se prima non era semplice, ma almeno c’era a chi rivolgersi, adesso è sempre difficile, ma il cittadino non ha nemmeno più un riferimento concreto e competente. La gestione di questo paese è in mano ai satanisti burocrati che hanno come obiettivo sempre più limpido quello di ridurre la popolazione… non ci possiamo certo aspettare che si preoccupino per l’incolumità di chi vogliono fare fuori, no? Tocca arrangiarsi. E sai, meno la gente si sente al sicuro andando per boschi, e loro più contenti sono, così anche l’ultimo sfogo sano che una persona si può prendere (vale anche per le spiagge invase dai cinghiali), se lo scorda. Lupi, orsi, cinghiali e gente che spara a destra e a manca… e il progetto “State tutti a casa” è servito.

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      2. che tristezza e che incazzatura…purtroppo io a quelli non li ho mai votati però sono coinvolta, che schifo…per fortuna cerco di andare per boschi ormai solo virtualmente con i documentari, ma chi è nei territori giusti dovrebbe protestare di più, popolo di narcotizzati

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    1. Comuque mi girano le scatole che si dà sempre la colpa ai lupi. Nella mia zona tutti li vedono per strada, sulle statali o nei campi vicini in pieno giorno. Io che giro in lungo e in largo per boschi e colline da anni, non ne ho mai visto uno.

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      1. Il fatto che tu non li vedi, non significa che non ci sono. Loro ti osservano e se ne stanno al loro posto, di solito. Ci sono e sono numerosi, anche nella tua zona. E lo sai perché? Perché anche nelle vostre zone ci sono molti cinghiali. Loro predano giovani cinghiali e caprioli, in primis. I lupi, gli orsi, gli animali in genere, non hanno colpe. Mai! Loro fanno quello per cui sono nati. Se sono predatori, predano. Ma il punto è che la convivenza da parte di noi umani non può essere ignorata, ma va gestita e va gestita con equilibrio, impegno e buon senso, per il bene degli animali e anche nostro; tutta roba che pare che non si voglia mettere in campo volutamente. Dare la colpa ai lupi è infantile, esattamente come fanno i bambini delle elementari quando si fanno i dispetti, ma è anche più comodo, ovviamente. La cosa scomoda è trovare un modo per convivere con la fauna selvatica in modo più indolore possibile per entrambe le parti (umani e animali selvatici). Ma stiamo parlando di una specie (quella umana) che non sa convivere nemmeno con quelli del proprio gruppo, quindi… Non è uno scherzetto, visto che chi gestisce in larga parte sono spesso degli emeriti incompetenti che si muovono solo quando tremano le careghe; e a gestire le cose in questo modo, è inevitabile che succedono attacchi mortali all’uomo. E in tal senso ti consiglio di fare attenzione alle doppiette, ma di fare un po’ di attenzione anche ai lupi che, ripeto, il fatto che non li vedi, non significa che non ci sono. C’è modo e modo di approcciarsi anche agli animali e la gente andrebbe informata meglio anche su questo, ma ovviamente, nessuno ha un vero interesse per farlo. Dire le cose come stanno quando si parla di grossi predatori, implica il mettersi contro gli animalisti e rischiare di creare allarmismi che compromettono le cariche istituzionali. UN politico non rischia la carega per dare informazioni utili alla gente, non in Italia. A meno che non ci scappa il morto. Ripeto: tocca arrangiarsi, con prudenza e buon senso. Il consiglio di cantare, ogni tanto… è vero che fa scappare gli animali, ma non è sempre una cattiva idea. Fidati. 😉 Ora, lì da voi i lupi trovano di che nutrirsi, ma se per caso ti trovi davanti un branco affamato, numeroso e disposto a tutto, non è una buona idea tirare fuori la macchina fotografica e stare a guardare sorridendo. E’ solo un consiglio, senza fare terrorismi, ma un po’ di sana prudenza ci vuole sempre. Loro fanno i predatori di mestiere e noi ce lo dobbiamo ricordare. Mettersi in condizioni di sicurezza, tu che hai fatto arrampicata, sai che è la prima cosa da fare, sempre.

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      2. 😁😁😁una mucca incazzata ti può far fuori come niente; io sono andata a due funerali di gente ammazzata dalla loro mucca. UN mio amico pastore ci ha rimesso un occhio, un’altra sei costole rotte… un animale è sempre un animale. E se una mucca, che è l’essere più buono che si possa trovare sul cammino, può farti fuori, immagina cosa può fare un branco nutrito di lupi affamati. 😉 O peggio ancora, di cani selvatici. Poi, fai bene a camminare serena, su questo non c’è dubbio, ma con occhio vigile, è meglio, ecco. Tutto qui. Io l’ho detto… lo dico a tutti… perché con il numero di lupi in crescendo che ci ritroviamo, prima o poi succede il massacro e allora sì, che i lupi poi li impallinano o li ammazzano a suon di bocconi avvelenati. Si risveglierebbe il terrore atavico… come è accaduto con l’orso, e non ce ne sarebbe più per nessuno, credimi. Come oggi ammazzano i cinghiali importati perché si sono accorti che fanno grossi danni alle colture, non si faranno scrupoli a decimare i lupi che invece di radici, bisogna ricordarsi sempre che si cibano di carne.

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