Nelle colline più alte intorno al mio paese ci sono ancora le vere cascine di una volta, con qualche pecora, capre, poche mucche e vari animali da cortile.
Sovrano riconosciuto e incontrastato il cane o i cani, che un tempo venivano chiamati “cæn da paié” cani da pagliaio, perché hanno casa e “padrone” ma, a parte un collare sgualcito e il cibo, sono totalmente abbandonati a se stessi.
Girano per la cascina e per le campagne, fedelissimi verso gli umani e tutto il territorio della proprietà, pelo sempre arruffato e sporco di terra, vedono il veterinario forse in occasione dei parti di animali più grandi.
Ieri a San Lorenzo ho visto uscire un trattore carico di legna con al seguito un bellissimo esemplare di stombrino da pagliaio, con tutte le caratteristiche tipiche della categoria, se avesse partecipato ad un concorso avrebbe vinto il “Best in show”.
Eccolo


E qui trovate i suoi soci

Bella compagnia eh…
😉
P.s.: le immagini sono di scarsa qualità perché rubate mentre passavo.
Adorabili. Sono esseri sublimi.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Retaggio di una mentalità contadina antiquata ma, ahimè, ancora molto radicata in certi territori.
"Mi piace""Mi piace"
Avevano un cane da pagliaio anche i miei nonni materni.
Io ero piccolo, lo ricordo vagamente, ma mi ricordo il nome: “Alì”.
"Mi piace"Piace a 1 persona