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Sono sorda

Da oltre trent’anni soffro di acufeni e sordità neurosensoriale che, ovviamente, col passare del tempo può solo peggiorare.

Nel 2015 mi è stata riconosciuta l’invalidità civile provvisoria anche per questo problema.
L’anno scorso, durante la revisione, l’invalidità mi è stata confermata in modo permanente, dandomi il diritto di ottenere un apparecchio acustico; pertanto, dopo una lunga serie di accertamenti tecnici anche a pagamento, una commissione medica del reparto di otorinolaringoiatria, mi ha prescritto una protesi con spesa a carico del SSN.

Felice e soddisfatta, mi sono recata in un centro specializzato, con tutti i miei documenti clinici e fiscali, per avere il mio apparecchio e poter finalmente tornare a una vita da udente.
Purtroppo la mia felicità si è infranta tra i meandri dei servizi pubblici poiché la mia non è una sordità “da vecchi”, ossia non dipende dall’apparato che sta dentro l’orecchio, ma dal nervo acustico che collega l’orecchio al cervello.
Pertanto l’apparecchio acustico che passa la mutua (un semplice amplificatore di suoni) a me non serve, anzi, sarebbe dannoso poiché potenzierebbe suoni e rumori che io sento normalmente, il mio problema sta nel fatto che non riesco a distinguere la voce e il parlato, perciò non capisco che cosa dice chi mi sta vicino, soprattutto in luoghi al chiuso dove c’è tanta gente che chiacchiera, ad esempio in un ristorante o sui mezzi pubblici.

L’apparecchio adatto a me è speciale e deve essere regolato al millesimo sulle frequenze che non arrivano al mio cervello, altrimenti sentirei un gran miscuglio di suoni che mi farebbero andare in confusione totale.

Il punto dolente è, ovviamente, il prezzo: l’apparecchio base che dà in uso il SSN costa 1.300 euro, per ottenere quello adatto a me, (un apparecchio di media qualità e non il top di gamma), devo tirare fuori di tasca mia altri 3.700 euro, per una spesa totale di 5.000 euro. Questo è il costo di una protesi onesta che fa bene il suo lavoro, ma, volendo il meglio, il costo può arrivare anche a 8/9.000 euro.

Tutto scritto nero su bianco, con documenti che ho in mano, e non per sentito dire.

Ovviamente sceglierò di spendere il meno possibile, tuttavia dovrò fare un piccolo debito che pagherò a rate con le mie misere entrate mensili, col rischio di saldare il debito quando il mio apparecchio sarà obsoleto e non più efficace.

72 pensieri riguardo “Sono sorda

  1. Ciao Nadia, spesso scompaiono dal blog e quindi mi perdo tanti post. Leggere di questa tua disavventura mi è dispiaciuto e mi lascia un fondo di rabbia come al solito. Di un’Italia che tratta sempre mediamente male le figlie e i figli che hanno effettivamente bisogno di un aiuto, specie quando si tratta del diritto alla salute. Quello più importante.

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    1. Ciao Pietro. Ma la storia non finisce qui perché ho scoperto personalmente che cosa c’è sotto la concessione degli aiuti agli invalidi. Tutto un mondo di speculazioni e immonde truffe; innanzitutto sulla pelle degli ammalati veri e conseguentemente a carico degli onesti cittadini. Tutta la corruzione che ogni tanto emerge è solo un granello di sabbia nel deserto.

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  2. Cara Evaporata, purtroppo condivido con te questo brutto problema. A me è comparso accidentalmente in una notte, quando avevo soltanto 52 anni.
    Improvvisamente mentre dormivo, ho sentito un fischio fortissimo che mi ha trapanato il cervello, mettendomi fuori uso l’orecchio sinistro. Cortisonici, farmaci neurologici, analisi, esami a non finire. Per concludere con la più classica delle diagnosi di questi tempi : “Ci deve convivere!”
    Ho recuperato qualcosa ma come dico tu è sufficiente un brusio o altre persone che parlano contemporaneamente per iniziare la solita guaculatoria :”Come? Scusa che hai detto? Puoi ripetere per favore?”
    E il bello (o il terribile) è che questi mirabolanti apparecchi acustici, servono veramente a poco !!! Manifattura quasi interamente cinese che all’origine costa due soldi, e che qui in Europa arriva a costare migliaia di Euro.
    Ma ti posso assicurare che è tutta fuffa.
    Se non senti, hai voglia a mettere amplificatori.
    Sono tutti palliativi che comunque non potranno mai darti l’udito che avevi prima.
    Anche quelli da centomila euro.

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  3. So di cosa parli perché anche mia mamma aveva un tipo di sordità per cui l’apparecchio “normale” era del tutto inutile, anzi le dava fastidio perché sentiva solo un gran rumore senza distinguere le voci. Scusa se mi permetto di dirti una cosa, ma visto che hai parlato di questo problema, perché non organizzi una specie di crowdfunding? Vedo che molti nei loro blog chiedono un piccolo contributo, tipo il costo di un caffè, a fondo perduto; penso che saremmo tutti felici di contribuire per una cosa così importante e utile, ognuno in base alle proprie possibilità.

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    1. Mi dispiace per tua mamma perché è veramente invalidante questo problema. Ti esclude dalla vita sociale perché quando sei tra la gente non capisci le parole e quindi resti in silenzio per non fare brutte figure e porta una grave sofferenza mentale.

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      1. Io non sono capace, ma so che c’è chi sa organizzare queste cose nel modo giusto. In fondo non sei tu che devi vergognarti, ma chi non ti dà quello di cui hai diritto. Cmq non insisto, perché anch’io sono come te…

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  4. Cara Nadia sono davvero tanto dispiaciuta Ma soprattutto arrabbiatissima per come funzionano le cose in questo paese sempre più brutto e disorganizzato che non ha rispetto per le persone! Un abbraccio grande grande💙🦋

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  5. E’ davvero assurdo, tanto più che non sei in età avanzata dovresti averne pieno diritto di questo apparecchio, ma guarda non ho parole di come stia andando la sanità in Italia, o paghi o non ti danno niente e questo vale anche per i più semplici esami del sangue, ultimamente ho dovuto pagarli perché diversamente avrei avuto l’appuntamento esattamente fra un anno quando più o meno dovrò ripeterli per controllare la tiroide e meno male che abito in Emilia dove un tempo in quanto a sanità, è sempre funzionato tutto a pennello.

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