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A volte succede

Questo articolo è stato ispirato da un commento dell’amico blogger Kikkakonekka al mio post “Storia senza storia” che gli ha fatto venire in mente Luigi Pirandello. Io non ci avevo pensato, però Andrea ha ragione. Pensate che a me è addirittura successo il contrario, ossia che il lupo protagonista di una mia storia sia uscito dal libro per venire a cercare me ed era leggermente indispettito.

La storia è questa:

COLAZIONE ALL’ALBA (Versione L.)

Per gustare meglio questa versione si suggerisce di leggere prima la versione N.

Aveva già consumato, col pensiero, chili di sapone per la corda che avrebbe usato mettendo in pratica i suoi ricorrenti propositi di suicidio.

Tornando a casa quella sera aveva visto, straziato in mezzo alla strada, il corpo senza vita di un protagonista del suo fantasioso romanzo.

Da qualche tempo la sua segreteria telefonica non le riferiva più messaggi interessanti. Era delusa, demotivata ed aveva esaurito tutte le storie da raccontarsi per convincersi a restare in vita.

Varcata la soglia del suo appartamento – stanchissima ma senza sonno – si affacciò alla finestra per osservare la luna piena. Pensò allora di regalare un’altra opportunità all’ottimismo, proprio come aveva fatto la mattina mettendo gli occhiali con lenti scure, anziché prendere l’ombrello, per incoraggiare un raggio di sole che sbucava tra le nubi; tentativo riuscito perché il cielo si era rasserenato.

Uscì di nuovo e salì in cima alla collina dietro casa; si stese sul prato coperto di erba umida, con le ginocchia piegate e le mani unite sotto la testa.

Il cielo sembrava così vicino da inghiottirla e la luce della luna impediva alla notte di nascondere il paesaggio circostante.

Starsene in quel luogo così tranquillo a godersi in pace i suoni ed i profumi dell’estate, le ridavano un po’ di quella serenità che gli avvenimenti degli ultimi mesi le avevano fatto dimenticare.

Stava quasi per appisolarsi quando sentì qualcosa di umido sfiorarle la fronte.

Pensò all’erba mossa dal vento leggero, ma subito scartò l’idea perché la carezza era tiepida; aprì gli occhi e vide sopra la sua testa un naso che la stava fiutando. Cercò di capire se a quel naso era attaccato qualcosa di pericoloso e, fidandosi del proprio istinto che le suggeriva di non avere paura, sollevò lentamente il busto. Poté così vedere accanto sé un bel lupo che, con occhi attenti, la osservava a sua volta.

Come se fosse la cosa più naturale del mondo il lupo disse: “Bentrovata cara amica, è una splendida serata per starsene all’aperto”.

“Buo…buonasera. Ma…ma tu, tu hai p…già…sì è proprio una splendida serata…

…Pazzesco! – pensò Natti – sta succedendo quello che ho sempre sognato: sto parlando con un lupo”.

Infatti lei aveva l’abitudine di inventare e scrivere storie in cui erano protagonisti gli animali, soprattutto quelli selvatici, abitudine assunta non in età infantile – in quanto a quell’epoca era impegnata ad osservare gli adulti della sua stessa specie – bensì nell’adolescenza, ossia nel periodo in cui aveva conosciuto meglio il mondo “dei grandi” e ne era rimasta delusa.

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7 pensieri riguardo “A volte succede

  1. Non è normale svegliarsi di fronte a un lupo selvatico (il lupo ritorna) in mezzo alla foresta, ma capisco che da lì questa trama sarà molto interessante. Bene, dovrò aspettare pazientemente che il tuo libro sia in spagnolo o che io faccia girare la mia bacchetta magica per capire l’italiano. Finora la storia mi è piaciuta. Buonanotte bellezza.

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