Era la voce di Messer Cinghiale che vedendomi arrivare mi chiamava facendo il verso all’antica e famosa canzone.
L’ho incontrato mentre salivo in Altacollina, lui e Madama Fagianella erano là “così”, con le zampe sui fianchi che scrutavano contrariati i danni prodotti dalle piogge di questi giorni.


“Va che disastro – mi dice – ville di qui ville di là e la mia tana diventa un frana”.
“Accipicchia!” Rispondo.
E lui, prima di continuare mi avverte: “E non farmi parlare in rima quando racconti altrimenti non ti lascio più passare dal bosco vè!”
“Va beeeeneee…Dai fatemi vedere un po’ che faccio due foto per il mio blog”.
“Sì, però non mi riprendere, devo salvaguardare la mia privacy”.
“Tranquillo, sai che non mi permetterei mai”.

Ed ecco qui un piccolo reportage di quello che succede più o meno in tutta l’Italia.
Quella che vedete sotto è l’immagine di uno dei tanti pezzi di strada che percorro quando vado a fare i miei giretti a piedi.


Naturalmente l’accesso alle automobili è sospeso fino al risanamento del danno.




è assolutamente uno “scempio” lasciare che una zona come la nostra, un vero “polmone verde” per l’Italia intera, venga lasciata allo sfacelo… purtroppo tutta questa foga del mondo moderno di dover andare a lavorare nelle metropoli a diventare grandi uomini d’affari e fare tanti soldi ( anche se oramai pure loro non riescono più a a farli, in modo onesto si intende) han portato ad un allontanamento delle persone non solo fisico ma anche affettivo delle persone verso le loro zone di origine…. e così è più importante riuscire a tornare a casa con un iphone fregandosene invece di come stanno le cose appena oltre il proprio giardino…
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Già, purtroppo il malcostume è generalizzato. Ognuno pensa a tenere in ordine la propria casa senza pensare che ancor di più dovremmo preoccuparci di tenere in ordine il pianeta che ci ospita e ci permette di vivere.
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L’ha ribloggato su My3Place.
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