Freak · Opinione

GABBA GABBA HEY! I’m FREAK

Molti anni fa ebbi la fortuna di assistere alla riduzione teatrale del film Freaks girato nel  1932 dal regista Tod Browning. Non sto a spiegarvi di che cosa si tratta poiché tanti di voi lo conosceranno, gli altri possono trovare notizie ampiamente documentate semplicemente digitando su google il titolo e il nome del regista. Io vi dico soltanto che nelle classifiche dei migliori cult movie di sempre, stilata nel 2003 dalla rivista statunitense “Entertainment weekly”, si trova al terzo posto.

Conoscendo il film, io e un paio di amici andammo al Teatro dell’Elfo di Milano per goderci, come ho detto prima, la riduzione teatrale convinti di vedere attori normodotati recitare la parte dei vari personaggi deformi presenti nel film.

E invece, no. Tutti gli attori che impersonavano i protagonisti deformi della storia avevano realmente quelle medesime deformità.

Voglio precisare che nessuno di noi lo sapeva e nessuno di noi intendeva assistere  allo spettacolo per osservare da vicino i cosiddetti mostri o fenomeni da baraccone, perciò rimanemmo a bocca aperta e sbalorditi nel constatare quanto fossero concrete quelle creature che recitavano per lavoro e lo facevano esattamente come qualunque attore professionista indipendentemente dal ruolo che certamente non era unico scopo della loro carriera artistica. Insomma erano attori calati in un ruolo che casualmente traeva vantaggio dalla loro deformità naturale.

il Teatro dell’Elfo è piccolo e, in quell’occasione, era allestito esattamente come l’interno di un circo, ossia con strutture metalliche che formavano le panche a scalare dall’alto al basso a forma semicircolare dinanzi ad un autentico scenario circense. Essendo piccolo il teatro anche gli spettatori non erano tantissimi, circa duecento, ma tutti quanti motivati e ben consapevoli dell’argomento trattato nella rappresentazione.

Dopo i primi cinque minuti di onesto turbamento, tutti quanti avevamo dimenticato le imperfezioni degli attori e partecipammo ammirati verso tanta bravura.

Solo dopo essere usciti dal teatro i nostri pensieri e i nostri discorsi cominciarono a esternare, non solo il piacere di aver assistito a una bella prova, ma soprattutto la capacità recitativa degli attori che ci fece dimenticare di assistere a uno spettacolo messo in scena da persone “diverse da noi”. Constatando nel contempo che nessuno di noi sapeva recitare e che mai saremmo riusciti da diventare attori nemmeno per un giorno nonostante la nostra “perfezione” fisica.

N.d.a.: Il Famoso slogan “Gabba Gabba hey!” presente nel singolo “Pinhead” della band RAMONES deriva dal film dove i “fenomeni da baraccone” ossia i mostri cantano:

“Gobble, gobble, we accept her, we accept her, one of us, one uf us!”

4 pensieri riguardo “GABBA GABBA HEY! I’m FREAK

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