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Racconto Cherokee

L’arrivo dell’uomo bianco: il grazioso piccolo serpente

Molto tempo fa viveva un famoso cacciatore che soleva andare in giro a caccia e portava sempre qualcosa di buono da mangiare quando tornava a casa.

Un giorno, mentre stava tornando a casa portando degli uccelli che aveva cacciato vide un piccolo serpente, dai colori splendidi e vivaci, che aveva un aspetto amichevole. Il cacciatore si fermò e lo osservò per qualche momento. Pensò che poteva essere affamato, e così gli gettò uno sei suoi uccelli prima di andarsene verso casa.

Poche settimane dopo, passando per lo stesso luogo con alcuni conigli che aveva cacciato, vide di nuovo il serpente. Era sempre meraviglioso e aveva un atteggiamento amichevole, ma era cresciuto appena di poco. Gli gettò un conigli e disse: “Salve” mentre ripreneva il cammino verso casa.

Qualche tempo dopo, il cacciatore vide ancora il serpente. Era diventato molto grosso, ma aveva ancora il suo atteggiamento amichevole e sembrava che avesse fame. Il cacciatore stava portando a casa dei tacchini, così si fermò e ne diede un boccone al serpente.

In seguito, un giorno, il cacciatore stava andando a casa per quella strada portando due daini sulla schiena. Questa volta il serpente dai bei colori, che era diventato molto grosso, sembrava così affamato che il cacciatore provò pena per lui e gli diede un intero daino da mangiare.

Quando arrivò a casa, sentì che la gente stava per recarsi a una danza a passi ritmati. Tutti Noghthaeks vennero, e in quella notte molte persone stavano danzando al fuoco, danzando e cantando gli antichi canti, quando arrivò il serpente che cominciò anche lui a girare intorno, all’esterno di quelli che danzavano.

Quel serpente era così grosso e lungo che circondava i danzatori e quelli ne erano come imprigionati. Il serpente era tutto ricoperto di squame graziosamente colorate e aveva sempre il suo atteggiamento amichevole, ma sembrava anche affamato e la gente cominciava ad avere paura. Dissero ai ragazzi di prendere gli archi e le frecce e di uccidere il serpente. Tutti insieme lo presero di mira e lo colpirono con precisione. Il serpente venne ferito. Cominciò a battere la coda all’impazzata e uccise molte persone.

Dicono che quel serpente era proprio come l’uomo bianco.

Il racconto si trova in questo libretto che contiene anche poesie e preghiere indiane

 

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