Opinione

Non so dirti chi sei

La nostra vita ormai si svolge per metà sui social, credo che siano ben pochi quelli che non ci hanno fatto un giro almeno una volta.
Ci sono talmente tanti luoghi di aggregazione virtuale da soddisfare qualunque esigenza.
C’è chi ci sta H24 senza preoccuparsi del fatto che si tratta di una simulazione della realtà, c’è chi li usa per lavoro, per conoscere gente, per farsi la morosa/o, o per fare nuove amicizie.

Secondo me, la parola “amicizia” viene usata in modo improprio; se la cerchiamo sul vocabolario troviamo questa definizione: “reciproco affetto, costante e operoso, tra persona e persona, nato da una scelta che tiene conto della conformità dei voleri o dei caratteri e da una prolungata consuetudine”.
Ora, sarebbe interessante sapere quanti, stando sui social, hanno la possibilità di definire in questo modo le conoscenze fatte tramite questi mezzi.

Talvolta sento persone lamentarsi per le delusioni subite a causa di conoscenze da social, a questo proprosito credo che convenga usare un po’ di prudenza prima di mettere il cuore in mani sconosciute.
Io preferisco vederle da vicino le “amicizie”.

Finché non so dirti chi sei, non so che cuore hai.

33 pensieri riguardo “Non so dirti chi sei

  1. L’unico Social che frequento E negli ultimi tempi anche con poca possibilità è il mio adoratissimo insostituibile blog che dall’anno 2000 mi ha permesso di arricchire Permettimi di dirlo molte conoscenze divenute negli anni amicizie e mi ha permesso di creare empatia e condivisione con molti di loro perché sempre riferito al blog e alla blog sfera se ti presenti e racconti per quello che sei troverai sempre qualcuno con cui condividere i tuoi interessi e anche molto spesso i tuoi problemi. Lo hai fatto anche tu raccontando recentemente Ed io mi sono immedesimata sinceramente con il tuo problema di udito. Perché avrei dovuto farlo se in qualche modo non mi sentissi in amicizia con te? Sta cominciando a piovere e molto prosaicamente devo andare a ritirare i panni! Un abbraccio Nadia sincero

    Piace a 1 persona

  2. Hai ragione. Non c’è molto da aggiungere a quanto hai scritto. Avventurarsi in questo mondo virtuale lo si deve fare con cautela e molto, molto buon senso e senza illudersi troppo. Ciao Nadia, un abbraccio.

    Piace a 1 persona

  3. Conc8rdo col tuo pensiero,,i social possono far incontrare tra loro persone affini tra di loro ma l’amicizia in quanto tale credo abbia necessità della vita reale e non sootanto virtuale. In quanto sui social usare prudenza e attenzione è fondamentale per non rimanere delusi, dietro a un monitor non si può mai sapere chi si cela. Buonanotte 🌹

    Piace a 1 persona

  4. Di tutte le conoscenze in rete negli anni, l’unica vera amica è la ragazza con cui divido questo profilo e il blog. Una persona su cui posso contare e che sa di poter contare su di me.

    Per il resto ha un altro nome: NETWORKING. E non importa se lo fai sui social come facebook o instagram o, come facevo all’epoca io, nei forum tematici; adesso non voglio scandalizzare qualcuno ma sono andato avanti diverso tempo, in passato, a dare e ricevere confidenze esplicite su sessualità e HIV relazionandomi con persone di cui sapevo soltanto sesso, orientamento sessuale, e condizione HIV positivo o negativo. Basta.

    E andava bene così perché fare rete anonima, quando affronti uno stigma del genere, ti aiuta nella prima fase perché ti confronti con chi vive come te. Fino a che poi, con o senza aiuto di counselor autentici, comprendi se e come sia idoneo affrontare la situazione a testa alta e uscire allo scoperto (passaggio non obbligatorio comunque).

    Per cui non sono affatto d’accordo sul discorso di “non dare il cuore” ovviamente inteso come offrire confidenze; c’è modo e modo di farlo.

    E sì, anche il sexting – vale a dire messaggi testuali sessualmente espliciti: mai e poi mai invierei, per quanto sia anonimo il contatto, foto del mio corpo o dei punti strategici, né accetto che altri le inviino a me perché sono un autore, amo scrivere, so il potere della scrittura nel risvegliare emozioni di ogni tipo, pertanto se uno vuole fare sexting mandandomi foto di un certo tipo lo squalifico immediatamente.

    Mai e poi mai considererei “amicizie” contatti di sexting né quelli con cui ho o ho avuto corrispondenza in materia HIV, non mi vergogno a dire che in tutti questi anni ne ho avuti diversi. Il rispetto e l’educazione c’è sempre ma non li tratto da amici, il 99 per cento di loro non sanno chi ci sia dietro a Gifter e sinceramente non mi interessa farglielo sapere perché in molte situazioni una comunicazione anonima toglie tutti i filtri e le inibizioni, permettendoti di rilassarti senza convenzioni né paura del giudizio. Dopodiché se oggi c’è domani no, pazienza perché non c’è coinvolgimento.

    Chi si trova il fidanzato in rete? Sì, vero, esistono le relazioni “nate on line” ma prima di svilupparsi come rapporti sentimentali ci vogliono svariati incontri di persona!

    Qualcuno mi dirà “sei pazzo tu parli di cose intime a sconosciuti che poi se la godono alla faccia tua”, beh, in tal caso ce la si gode in due; ma non temo ricatti o simili perché per l’identificazione esistono le VPN con la privacy attiva e per il resto sono un autore, un blogger, e il roleplay non è reato. Se uno si finge HIV positivo con me e non lo è? Se fosse uno che volesse sapere di me ed estorcermi confidenze per fare i propri interessi? Non fornendo informazioni che possano far troppo risalire a me, problemi zero anche perché se me le domandano me le invento al momento.

    Dopodiché ho diversi network sui libri, sulla musica, i blogger che seguo e ci seguono qui, si è educati ci si saluta provando anche stima reciproca ma per chiamarli “amici” non ci sono i presupposti.

    Gifter

    "Mi piace"

    1. Infatti è necessario saper valutare bene persone e situazioni ma, dal momento che sul web ognuno può spacciarsi per chi desidera, è importante avere l’instinto per capire chi sta dall’altra parte; se c’è un bandino o una persona a posto. Poi ognuno decide come comportaresi, sta sempre a noi scegliere se e con chi dire o non dire certe cose più o meno personali.
      Figurati che ai tempi del videotel ho chattato una noote intera con una tipa che aveva come nickname “il pene mi dà il pane” e mi raccontava di essere una povera ragazza costretta prostituirsi. Alla fine ho scoperto che era un ragazzo e attaccava bottone con le ragazze raccontando la storia penosa inventata.

      Piace a 1 persona

      1. “Il pene mi dà il pane?” Ma dai!!! Quella è una citazione di un brano di Elio e le Storie Tese che parlava di John Holmes:

        “quando ero piccolo, tutti mi scherzavano, per le dimensioni del mio pene. E io non stavo bene. Soffrivo le pene, per colpa del pene, ma più il problema non si pone. Infatti il pene mi dà il pane, son diventato un grande attore…”

        Se conosci la canzone è un attimo associare “il pene mi dà il pane” a “grande attore” quindi “sono uno che fa finta” ma se non lo sai, ti piglia in contropiede! Anche se da uomo ti dico tranquillamente che molto difficilmente una donna si piazza nello pseudonimo “il pene” come soggetto. Al massimo “voglia di”, “mi piace il”, ma neanche! Se metti il pene come parte predominante della frase vuol dire che gli dai la massima importanza! E chi è generalmente ossessionato da lui di solito? Oops che bei discorsi del ca!!! Mio marito è qua che ride.

        Condividere fatti personali, dipende con quale spirito lo fai: come autore di storie inventate, non mi faccio problemi a prendere come fantasia anche quello che mi raccontano gli altri; a meno che non sia una persona in confidenza stretta gli dico “sì” gli “pago da bere” dopodiché basta. Bisogna anche prenderla un po’ leggera non si può accollarsi gli psicodrammi degli internauti.

        Piace a 1 persona

      2. quelli che indispongono davvero, sono quelli che si spacciano per persone (non importa di che sesso) innamorate, manipolano la mente altrui per farsi dare soldi o attirare l’attenzione.

        Anche uno volesse fare autoerotismo su quello che gli dici, beh, sono affari suoi – l’importante è non mandargli immagini o informazioni che possano far risalire alla nostra identità reale.

        Piace a 1 persona

      3. Gioco con le parole e i doppi sensi! E questo è un motivo per cui, malvolentieri, abbiamo tenuto il blog solo in lingua italiana. Un traduttore che sappia rendere i doppi sensi non c’è.

        "Mi piace"

  5. Has provocado una controversia muy interesante con tu artículo y es que las redes sociales da para mucho que hablar. Son apreciaciones encontradas porque los efectos negativos de las redes sociales son demasiado reales para muchos de nosotros, por lo que debemos prestarle especial atención a su uso, para evitar ser una víctima más. Pero, por otro lado usarlas nos permite interactuar con personas muy lejanas y se forma un vínculo muy cercano pudiendo intercambiar cultura y creencias de primera mano. Ahora, en el plano sentimental, es otra cosa. Se nos atenemos a que “ver para creer” es la norma, también es cierto que “hay que creer para poder ver”. Yo te veo en tus escritos, en tu sonrisa, en tu mirada y alguna veces me produce un escolofrio por mi espalda. Que tengas una tarde excelente Nadia.

    "Mi piace"

  6. I rapporti di amicizia si sviluppano principalmente con la condivisione delle esperienze e lo stare insieme.

    Ma qui, tutti noi, non possiamo stare insieme: viviamo tutti o quasi molto distanti gli uni dagli altri.
    Possiamo volerci bene ugualmente, rispettandoci a vicenda, e condividendo quello che abbiamo dentro la nostra borsa: la nostra vita, le nostre esperienze, le nostre creazioni, le nostre idee.

    Piace a 3 people

  7. Concordo, Nadia. L’interazione umana èposibile sui social, e questa è una buonacosa nella misura in cui sappiamo renderla tale, ma l’amicizia VERA è un’altra cosa. La virtualità dei rapporti, tuttavia, ho scoperto da poco che è tale anche se incontri le persone a tu per tu; mi spiago, o almeno ci provo: spesso ho l’impressione che la commedia è continua, sia sui social che nella vita diretta. Rimane il fatto che i social possono essere usati a nostro vantaggio quando conosciamo persone di valore e tenendosi in contatto costante, anche virtuale, si evita di perderle. Le due cose, vta reale e virtuale (cheoramai è difficile disgiugere) dovrebbero essere sfruttate al meglio, per il nostro bene, per il bene delle nostre realzioni che meritano attenzione. Denigrare o demonizzare i social oggi, è praticamente come denigrare se stessi, perché come dici bene tu, non c’è quasi più nessuno che ne fa a meno. Sono potenziali fonti di lavoro, potenziali fonti di informazioni utili, potenziali fonti di cultura, crescita e sviluppo e nel contempo possono essere tutto l’opposto. Possono essere fonti di rincoglionimento, di instupidimento, di grossi problemi relazionali che a volte sfociano in un vero e proprio pericolo fisico e psicologico, ma come si dice sempre: ogni strumento è utile o dannoso, a seconda dell’uso che se ne fa.

    Piace a 1 persona

      1. I lupi sono animali molto, molto intelligenti; la prudenza è oggi una qualità che va coltivata più che mai, e fai benissimo!! E prima diesporsi, magari confidarsi con qualcuno di affidabile… io lo faccio, ho imparato. 😉

        Piace a 1 persona

    1. quelli che poi comprano i follower. Sentivo prima ad “avanti un altro” di un ristorante a Milano che più follower hai più ti offre: tu tagghi gli fai pubblicità con tanto di hashtag e se hai tanti seguaci hai la cena gratis. Ma…

      I follower (parlo di valore numerico) possono essere anche comprati! Ci sono aziende che per 20 euro te ne danno qualche migliaio.

      Quello che invece non compri, e ne parlavo già su un altro post di Evaporata, è la stima dei tuoi lettori.

      Piace a 1 persona

      1. Penosi, giusto per restare in tema!

        Purtroppo alla faccia del ministero “dell’istruzione e del merito” sull’Internet va avanti (sui grandi numeri) chi ha tanti seguaci indipendentemente da come se li crea, in un sistema piramidale dove come al solito guadagna solo chi è in cima.

        Piace a 1 persona

Rispondi a Kikkakonekka Cancella risposta

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.