qualche pezzo di me

Asociale

L’altra sera ho raccontato ad un’amica uno dei miei innumerevoli sogni: viaggiavo in una piccola cabriolet monoposto!

Lei mi ha risposto ridendo: “Una cabrio monoposto! Anche nei sogni sei proprio un’asociale di merda”.

E…un po’ ha ragione.

Immagine dal web

😀

Che ci posso fare se io mi sento a mio agio così…

Immagine dal web

😉

Immagine dal web

Ma non sono asociale
sono selvatica

26 pensieri riguardo “Asociale

  1. Guarda, come avrai capito, con me sfondi una porta aperta! Il punto è che per la moltitudine, farsi i cazzi propri equivale ad essere asociali, amare andar per boschi da soli, equivale ad essere asociali, aver bisogno di mettere ordine stando da soli, equivale ad essere asociali, avere l’assoluta necessità di momenti di silenzio, equivale ad essere asociale, non aver voglia di minchiate inutili, significa essere asociale. La moltitudine riduce tutto all’asocialità, che è solo una piccola componente del carattere di chi non ha tempo da perdere con le minchiate di circostanza!! Ok, ok, ammetto che quest’ultima potrebbe vanificare i miei sforzi in difesa di chi preferisce stare per i fatti propri, ma è abbastanza inutile e dannoso star sempre lì a volersi giustificare per una cosa che è un sacrosanto diritto, ovvero decidere se e quando si hai voglia o non voglia di frequentare qualcuno. Fai un po’ come ti senti e sii felice, sempre!!!! ❤

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      1. …e si vede che la tua amica non ha capito un punto fondamentale: mettiamo che sei tu che non vuoi chiunque?! E mettiamo che sei tu che hai il diritto di scegliere con chi stare, o non stare? E mettiamo che piuttosto che stare con un pirla o più pirli contemporaneamente preferisci scegliere di stare solo con chi ti dimostra con i fatti, oltre con le parole, che è intelligente, sveglio e tutte quelle cose che a te servono per avere un rapporto che ti piace? Mettiamo che a te non piace metterti nei panni di qualcuno che “cerca qualcuno di banale e insulso”, ma ti meriti di trovare qualcuno che veramente si merita tutto quello che sei, nel bene e nel male! Penso che la dobbiamo smettere di pensare che noi dobbiamo essere voluti da qualcuno e cominciare a pensare SE noi vogliamo qualcuno e come lo vogliamo. La scelta non è mai a senso unico. Ci si sceglie a vicenda, di solito. Non siamo bamboline da esposizione, direi alla tua amica. Siamo donne pensanti con delle esigenze specifiche e ognuno, esattamente come tutti, ha le sue e vanno rispettate. L’alternativa è adeguarsi per una questione di “meglio di niente”; il che equivale a rendersi infelici e a rendere infelice anche qualcun altro. Ci meritiamo di meglio, tutti.

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  2. Il problema secondo me è nella socialità “forzata”. Finchè riesci a scegliere come, quando, quanto e con chi stare, tutto funziona. E’ quando invece ti trovi gente in mezzo ai coglioni contro la tua volontà che cominciano i guai. Avrò detto una banalità, ma io la vedo così.

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