qualche pezzo di me

Che fine han fatto i quaderni?

Come raccontato più volte, ho l’abitudine di scrivere quotidianamente, su quaderni a righe, riflessioni, pensieri, osservazioni sugli umani e fatti personali.

I miei manoscritti

Avendo acquistato qualche anno fa una discreta scorta di comunissimi quaderni formato A5, ho finito l’ultimo un paio di settimane fa, pertanto sono andata a comprarne altri ma, con grande sorpresa, ho scoperto che i quaderni a righe di questa misura sono pressoché introvabili.
Dopo aver girato cartolerie e supermercati vari, ho guardato sul web ma, anche lì, il materiale è scarso, non confacente alle mie necessità, poiché la maggior parte sono a quadretti e anche piuttosto costosi.

Ho invece notato che nel formato A4 si trovano quaderni di qualunque genere, da ciò deduco che se manca l’offerta probabilmente è caduta la domanda, perciò a scuola gli studenti usano i quaderni grandi.

Non volendo ripiegare sui comuni diari carichi di fronzoli, sono andata dai cinesi, dove solitamente è facile trovare tutto, ma c’era solo un quaderno a righe che ho acquistato pur non essendo precisamente il prodotto che cercavo.

Insomma stanno scomparendo i quaderno di uso più comune qualche anno fa, e chissà quanta altra roba che prima faceva parte della quotidianità sta scomparendo senza che nessuno se ne accorga.

21 pensieri riguardo “Che fine han fatto i quaderni?

  1. Mia nipote, ha 4 figli tutti ancora in età scolare, si lamenta che ormai i figli devono tutti fare i compiti per mezzo del computer e sul computer. Oltre agli inevitabili costi, abbiamo paura che, alla fine, non sappiano più usare una qualsiasi penna e un pezzo di carta (oltre che il cervello).

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  2. Io me li faccio, che non mi piace andare a comprarli. Mi prendo i fogli, li rilego con l’ago e il filo e ci faccio le copertine con il cartoncino, o con le scatole delle scarpe che mi procuro nei negozi. Oppure mi faccio i quaderni con le spirali di ferro e l’aggeggio per fare i fori nella carta, che le trovi per niente in cartoleria o dove vendono stampanti. Il formato me lo scelgo a seconda di come mi gira… non mi adeguo ai dettami del mercato. 😀 😀 Ogni tanto qualcuno mi regala i quaderni della Moleskine, ma li ho lì intonsi, che mi mettono soggezione. A Trento c’è un negozio che vende articoli da cartoleria per artisti a pochi euro, (non chiedermi di che catena fa parte perché non ricordo) anche quadernoni cartonati con formati strani: rettangolari, quadrati, piccoli, grandi; prendo quelli anche per disegnare, che essendo rigidi sono comodi da portarsi in giro. Ho smesso di aver bisogno delle righe o dei quadretti molto tempo fa. Di solito scrivo su foglio pulito; mi piace l’idea di potermi gestire lo spazio della pagina come mi pare. Io capisco la tua passione per la scrittura a mano; so che ti libera. Va preservata e fai bene a continuare. Se lo facessero tutti si risparmierebbero un mucchio di soldi che regalano agli psicanalisti.

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      1. Più si usano le mani, e più imparano a fare da sole. 😉 e non è che bisogna fare dei capolavori… basta fare delle cose che ti sembrano utili, all’inizio, e poi col tempo diventeranno cose belle. E potresti stupirti di quanto puoi e sai fare. E fine.

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  3. Troppe robe stanno sparendo, non solamente i quaderni.
    Per nostra fortuna a noi ci salva la vicina Slovenia, dove certe cose d’un tempo sono ancora in uso, per esempio i quaderni a righe formato A5 (e magari fatti in Italia…).
    😦

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  4. Quando mio figlio andava a scuola, sin dalle elementari mi sono meravigliato come non venissero MAI richiesti i quaderni di piccole dimensioni (A5, per capirci) ma solo quadernoni grandi A4, per qualsiasi materia. Certamente possono essere comodi, non ne dubito, ma mi è sembrato comunque strano questo abbandono. Ancora oggi, quando inizia la scuola, se vai in cartoleria o anche all’iper, trovi solo A4 e nessun A5.

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  5. Questa poi !
    Strano parecchio… non me ne ero avveduto, ma forse perchè non sono (più) cose che compero, da un bel po’ di tempo. In verità vado di agende, taccuini, blocchi e blocchetti e soprattutto fogli “sciolti” rimediati qua e là, spesso sfilati da stampanti varie (“le dispiace se prendo un foglio” ?).
    Però se lo dici vuol dire che è così. Adesso sarebbe da capire perchè. Cioè, il “quadernone” è sempre esistito, ma che abbia soppiantato il comunissimo quaderno A5 è cosa che merita approfondimento. Forse che a scuola non si usano più ? Mah. Misteri.

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