Opinione

Un’estate fa

L’anno scorso il popolo italiano, ridente e gaudente, era impegnato a inebriarsi per i successi sportivi di tutti gli azzurri in giro per il mondo e, nel contempo, correva a farsi iniettare il magico siero che avrebbe debellato il dannato maleficio.
Quest’anno, lo stesso popolo gode per la temporanea libertà ottenuta, ma guarda in cagnesco chi porta o non porta (dipende dalla corrente di pensiero) la museruola, perché, ovviamente il dannato è sempre in circolazione.
Come da copione, i media governativi godono abbestia perché il timore che la narrazione guerrafondaia stia perdendo l’interesse del popolo, si dissolve di fronte al ritorno del terrore pestilenziale.
Per creare maggior confusione mentale vengono propinati documenti delle grandi feste popolari offerte da munifici artisti che, in Piazza Duomo a Milano, si donano a migliaia di giovani accatastati come legna per l’inverno, perché, naturalmente, su questi eventi, benedetti da chissà quale divinità, il virus non circola, ma se sei in mezzo a un prato deserto è prudente usare la museruola, come suggerisce l’innominabile ministro della malasanità.

Troppo intenti a scannarci tra noi, lasciamo sempre libero un governo infame di dettare regole mozzacervello.

Senza usare la sfera magica posso vedere che avremo un autunno più caldo dell’estate.

26 pensieri riguardo “Un’estate fa

  1. Qui da noi al paesello, sono tornate a circolare le autoambulanze giorno e notte e ci sono parecchi morti. Quello che mi chiedo è se le polmoniti, che causano questi ricoveri, siano virali o batteriche, perché sembra che tutti si siano dimenticati che, nella nostra zona, il basso Chiese, dal 2014 al 2019 ci sono stati 1200 ricoveri per polmonite batterica causati dagli sversamenti dei fanghi tossici, come pure è successo in molte altre province della Lombardia e della Toscana. Forse non è tutta colpa del Covid.

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  2. Devo ammettere che “sono” stati bravi, molto + bravi dell’11/9 a spacchettare la “stangata” covid (come il film… R.Redford ) a tutto il pianeta …
    E’ sempre lo stesso schema ; problema-reazione-soluzione da almeno 2000 anni..

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  3. Le contraddizioni e le assurdità sono ormai il nostro pane quotidiano. Come hai ben detto, sono gli amici cari che non si riconoscono più, ma anche i parenti.
    Anche quelli più stretti.
    Perché sono riusciti a dividere tutti e far emergere e vedere chiaramente differenze e nei, che prima venivano bellamente ignorati.
    Ora ci sono due mondi.
    Inutile fare i filosofi o i buonisti per forza.
    E nulla sarà più come prima.

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  4. La vedo ormai come una prova che siamo chiamati a superare.
    L’ unica cosa vera fra le tante stronzate che si dissero all’ inizio (tipo “andrà tutto bene”) è: “nulla sarà come prima”. Nel bene e/o nel male, credo sia vero. Io non ci trovo niente di negativo, sto approfittando per fare pulizia da ciò che “prima” non mi andava bene, e sto lottando per conservare quello che “prima” era buono. Finora è stato un successo. Vediamo più avanti. Io sto qua e non mi sposto di un centimetro.

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    1. sottovaluti l’inerzia e la pigrizia dell’uomo…..
      tornerà tutto come prima, solo un po’ diverso, come dopo ogni sussulto di delirio nella storia

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  5. Io mi sto isolando da tutto sto casino, perché davvero non se ne può più.. non credo a una sola parola di quello che dicono, per me sono solo dei delinquenti, che stanno lì a giocare con le nostre vite e il nostro futuro.. e mi rifiuto di dargli corda. Continuo a frequentare chi, umanamente e legalmente, non fa discriminazioni, e addio agli altri.

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  6. Premesso che me ne frego, come me ne sono fregato da quasi tre anni a questa parte, quello che non riesco a capire è come nessuno sembri cogliere la palese contraddizione esistente fra tutto quello che ci hanno raccontato finora e quello che ci stanno raccontando ora. Nonostante tutto, ancora oggi credo fermamente nella visione di Bob Marley: “You can fool some people sometimes, but you can’ t fool all the people all the time”.

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