Opinione

I miei racconti sono flash mob

I personaggi si incontrano

fanno qualcosa insieme per poco tempo

e poi ognuno se ne va per i fatti suoi

Z come ZACCARIA

L’incantevole Berbero, con avi Tuareg, che lavorava in un villaggio di Agadir. Pelle bronzea, occhi liquidi, alto e prestante.
Carattere bizzarro come piace a me. Uno degli uomini più belli che abbia mai visto.
Era responsabile del movimento aereo. Mi catturò il giorno dell’arrivo con una calda, morbida, salda stretta di mano; trattenendo la mia per un secondo in più mi fece capire che la fulminea attrazione era reciproca e con quel gesto mi prese in ostaggio.

Passammo languide serate a cercarci e baciarci.
Lui tentò più volte di andare oltre, ma io mi rifiutai per non svelare il mistero dei suoi occhi che, ben sapevo, avrebbero perso l’appetitoso languore da me bramato.
E, come previsto, il bellissimo uomo blu si rese irreperibile dopo avermi fatto perdere tre aerei per il ritorno.

Malgrado ciò fui comunque felice di tornare dal Marocco senza aver disciolto una bella emozione in un “amore” da cinque minuti.

Questo è un esempio facile e spedito che dice tutto in poche righe.
Da qui potrebbe uscire una lunga storia d’amore infarcita con migliaia di luoghi comuni già ingoiati in tante salse più o meno speziate, tutte fac-simile.
Come succede ovunque il fruitore del prodotto gradisce ritrovare schemi e intrecci rodati per avere la garanzia dell’epilogo che porta serenità.
Già, perché a pochi piace chiudere un libro con il sapore amaro sulle dita usate per passare da una pagina all’altra; le dita potrebbero sbadatamente sfiorare la lingua e trasferire l’amarezza al palato, quindi al cervello che non gradisce un romanzo d’amare amaramente.
Ed è un peccato, perché il caffé ci racconta se è buono o scadente solo quando è bevuto senza zucchero.

Caffè?
Caffè?
Caffè!
Caffè!

Paragone del piffero?

Provare per credere!

Serve leggere i racconti, anche se qualcuno dice che li scrive chi non ha idee.

7 pensieri riguardo “I miei racconti sono flash mob

  1. Sembra quasi un incipit o una quarta di copertina, però rende bene. Nello specifico mi sono sempre chiesto cosa potrebbe succedere, e cosa potrebbe immaginare il lettore, se uno dei due protagonisti, quando non tutti e due, non fosse bello, esotico, passionale.
    In fondo il tatuato e scultoreo giovane miliardario, salva sempre la giovane intelligente e bellissima di turno, gli altri? A mare, altro che amare! 😛

    Riguardo i racconti, secondo me servono proprio a formare la scrittura, a capire cosa si può fare con le parole, e poi magari sono spunto per altro, magari anche per altri, che li leggono, e capiscono cosa fare.

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