qualche pezzo di me

Beata te

“Se lo dici ancora una volta chiudo il telefono” è ciò che ho detto ad una cara persona dopo l’ennesima volta che prununciava le due parole del titolo.
Capisco che si possa avere necessità di parlare con qualcuno per scaricare un po’ di problemi, ma m’infastidisce che mi si dica continuamente “beata te”, perchè non mi sento affatto tale, soprattutto con dialoghi telefonici di questo tipo: “Ciao Nadia, come stai? – “Abbastanza bene e…” “Beata te, io invece ho…” e sciorina una serie di malesseri che la fanno parlare per dieci minuti mentre io resto muta ad ascoltare.

Poi si ferma e chiede “Dove sei?” – “In giro sto facen…” – “Beata te, io sono sempre chiusa in casa perchè…” e avanti con tutte le sue menate, mentre io sono in strada per andare in farmacia.
Continua così, senza mai lasciarmi dire più di tre parole per ripetere nuovamente beata te e riversarmi addosso i suoi problemi di famiglia.

Beata te che sei sola – beata te che vai in giro – beata che abiti lì – beata te che vai a camminare – beata te che sei te…

Insomma: beata perché sono io, senza conoscere minimante che cosa c’è nella mia esistenza. So bene che ha una sorta di ammirazione e invidia nei miei confronti, ma sono due sentimenti che si fondano esclusivamente sull’idea che lei si è fatta di me, senza avermi mai frequentata nè da vicino nè da lontano visto che abitiamo in regioni diverse.

Comunque le voglio bene e cerco di comprendere la sua visione delle cose anche se è tendenzialmente egoistica.

 

53 pensieri riguardo “Beata te

  1. Coraggio!!!! Se ti può consolare… io credo che nonostante tutto un po’ di bene tu glie ne faccia. E visto che le vuoi bene… Sicuramente sarebbe meglio se imparasse un po’ a uscire da se medesima, ma a volte quelle persone non ci riescono proprio… Un abbraccio! ciao!

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  2. Guarda, ce l’ho anch’io “un’amica” così. Non mi diceva “beata te”, ma mi telefonava solo per scaricarmi sulle spalle le sue lagne e non mi chiedeva neppure se ero viva o morta. L’hanno scorso, ti giuro, mi ha chiamato ogni pomeriggio di ogni santo giorno e mi ha tenuto due ore al telefono e questo per tre mesi. Poi, un giorno, mi sono scocciata (avrei potuto farlo prima) e invece di lasciarla parlare le ho scaraventato nelle orecchie tutti i miei problemi degli ultimi trent’anni. Mi credi se ti dico che non l’ho più sentita, nemmeno per farmi gli auguri di Natale e della Pasqua? Si è fatta sentire a giugno, ma non le ho dato il tempo di tartassarmi, mi sono gentilmente eclissata con una scusa.

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      1. Approfittano della buona educazione e della pazienza, tanta e santa, che gli altri hanno. A proposito di pazienza, un cartoonist la disegnava con la misura 9 di reggiseno (io ho la sesta abbondante, pensa un po’)

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  3. Beata te che hai tutta questa pazienza!😂😈
    Comunque a me in questi casi più che il “beata te” quello che mi fa più fastidio è quando l’altra persona ti interrompe mentre parli e non ti lascia parlare dimostrando che non gliene fotte nulla di quello che hai da dire. Ora, ho capito che forse in questo caso è più l’azione di una che ti vede come faro esistenziale però…che due palle!

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    1. Comunque ha un motivo per vedermi così: Sua mamma, che era la sorella di mio papà, stravedeva per me e mi amava come fossi sua figlia, visto che quando ero piccola mi teneva spesso a casa sua e lei non aveva ancora figli.
      Io ero una bambina straordinariamente bella e quando mi portava in giro diceva che ero sua figlia.

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      1. Capisco. C’è una sorta di invidia per l’immagine che di fatto l’ha portata a metterti su di un piedistallo. Bisogna vedere se fa così anche con altre persone…

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      2. Questo non lo so perché viviamo lontane, però mi dice di odiare tutto il parentado da parte di suo papà al punto di metere prima il cognome di sua madre, (ossia il mio), prima di quello paterno.

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    1. Beh, c’è il fatto che a lei non importa un fico secco della mia vita, vede solo quello che le fa comodo.
      Dice che sono fortunata perché sono riuscita a fare quello che volevo, senza sapere se è davvero ciò che volevo.

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      1. Devo essere sincera io tendo per natura a giustificare sempre molto l’altro, rileggendo con più calma mi sono resa conto però che secondo me questa persona soffre un po’ di manie di persecuzione visto che tutto quello che fanno gli altri ( tu in questo caso) va a buon fine e a lei non va mai bene nulla. Non penso sia invidiosa penso che sia proprio una forma mentale sua di insoddisfazione ma della sua vita per come la vive. Forse qualcuno dovrebbe dirgli che non si sta impegnando affatto per poter ottenere quello che lei vuole. Secondo me è meglio che non ci badi più di tanto. credo si senta molto sola…

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      2. Che tristezza però Nadia. Penso che tu abbia capito che non lo fa apposta! È una persona che ha bisogno di aiuto sicuramente non quello tuo perché sei lontana ma magari farglielo un po’ capire… ma questo in base alla confidenza che entrambe avete e se ci tieni. Sono onesta. 😟

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