Lifestyle · qualche pezzo di me

Una data

Tre luglio duemiladiciannone 3 7 19: mica male questi numeri, quasi quasi li gioco al lotto.
Domani è giovedì, e ci sarà un’estrazione.
Terno secco sulla ruota di Napoli. 5 eurini e non un cent. in più, giusto per dire che ci ho provato.
Tanto non vinco. Non ho mai vinto niente al gioco, non sono fortunata…al gioco.
E in altri campi?
In amore? Fortunata in amore? Può darsi, ma non me ne sono mai accorta.
Forse perché mi sono sempre sopravvalutata pensado che nessun uomo è degno di me, quindi tutto il tempo a fare la smorfiosa, scarta questo e scarta quello e adesso…
Beh adesso tengo in ordine il mio contenitore e basta.
Fortunata nella vita? Direi di no, nemmeno sfigata però.
Alti e bassi, come succede alla maggior parte delle persone.
Andamento fluttuante, con qualche picco pericolosamente in bilico verso la disgrazia, ma superato egregiamente. Quindi un pelino di fortuna dovrei averla dalla mia.
Insomma nessuno mi ha mai regalato niente, ma credo di non essere sfortunata.
Che è già un bel successo.
Che poi cosa significa avere fortuna?
Dipende.
Dipende da come la si pensa.
E come sempre tutto è relativo.
Quello che ha i miliardi e s’annoia dannatamente, pensa di essere disgraziato perché non ha nulla da desiderare. Oppure teme che qualcuno gli rubi i “gioielli” o rubi lui per chiedere un riscatto e quindi vive continuamente in ansia.
Che tristezza.
Le verità poi sono sempre scritte nei modi dire.
L’erba del vicino è sempre più verde.
Nessuno è contento di quello che ha.
Chi si accontenta gode.
Più si ha più si vorrebbe.
Vabbè dai vado a giocare ‘sti numeri, hai visto mai che escono sul serio ed io mi mangio le zampe.
Poi vi dico se ho vinto.

26 pensieri riguardo “Una data

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