É bello fare la principessa dentro il castello, ma in caso di gelo o neve la strada di casa, vista dal mio balcone, si presenta così.
L’immagine è di qualche anno fa, quando l’amministrazione comunale mandava i mezzi a pulire la strada. Niente di drammatico, ma se prendi male quel discesone lì vai a finire al volo nel campo di fronte e, quando sali, devi farla tutta d’un fiato altrimenti torni indietro andando a sbattere da un muretto all’altro. Se poi, per caso, arrivano altre macchine il putiferio è garantito.
Mi è saltato il lavoro, quindi ho deciso di rimanere in tana perché fuori non stanno in piedi neppure le galline e, anche oggi, sarò in isolamento. Ieri ho approfittato per concludere un paio di progetti sospesi da tempo, avrei potuto potuto fare molto di più ma, essendo la regina del cazzeggio, sono riuscita a buttare via il tempo in modo esemplare.
Però ho usato una piccola parte in modo utile e gradevole: scambiando qualche messaggio con la ragazza, non ancora incontrata personalmente, che sta compiendo un viaggio in Vietnam. Per un attimo ho avuto la sensazione di essere in un film sapete, quelli dove due persone si scrivono e mentre lo fanno ognuna vede l’altra anche se non c’è skype.
“Qui fa freddo e nevica, sembra che l’Italia non abbia mai conosciuto la neve. Domenica si vota, siamo tutti imbufaliti e ci si illude di cambiare la sorte del paese, ma come sempre sarà una delusione”.
“Sono in un altro mondo, senza freddo né dubbi elettorali. In verità li avrei…Mi sono sempre interessata e coinvolta su questa parte della nostra vita, la “partecipazione”, ma mi sento allontanata dalla parte Istituzione. Soprattutto non sono interessata ai fiumi di parole e alle catalogazioni.
Grilli e rane stanno cantando insieme una ballata inedita alla luna, tonda e maestosa nella notte calda. Un sorriso a loro e a te, nel tuo pomeriggio di neve”.
É un dialogo banale, ma ho trovato nella sua risposta tracce di poesia che mi ha indotto a scrivere per fermare il piacevole momento.
Ieri lei si trovava al delta del Mekong, tra le immagini che mi ha inviato ci sono anche quelle della casa dove sono state girate scene del film “L’amante” di Annaud:
Oggi ululerò dal balcone sperando che qualche lupo mi senta e venga a tenermi compagnia.
In Vietnam??? Choi-oi!
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Già… 😀
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Quanto la invidio!!
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Anch’io…
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Son contenta di aver incontrato il tuo blog, e ti seguirò. Un saluto a te e un o alla tua amica in Vietnam, che invidio cordialmente. Ciao!
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Grazie a te per la fiducia. 😀
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Scarpe chiodate…?
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Ho le soprascarpe con le zanche ma nei terreni misti non vanno bene.
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un’amica saggia, da quanto ha espresso in merito al voto, e fortunata nel trovarsi in quell’affascinante paese così lontano dalla nostra cultura… tutto sommato è un bene fare qualche piccola tappa con lei, seppur virtualmente, in barba ai lupi e alle galline Ciao Nadia 😀
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Si decisamente meglio i lupi!
Anche io vorrei disporre di tutta quella bella frutta, adesso!
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Oggi ma ha mandato immagini dello street food.
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Bel post. Me lo sono goduto.
Brava!
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Grazie Enri, proprio adesso ho ricevuto un messaggio dall’amica in viaggio, sta espletando le pratiche per passare dal Vietnam alla Cambodia nell’attesa ha letto un raccondo dei miei libri. 😀
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Grazie a te. Belle queste connessioni digitali a distanza.
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Lupi e galline non vanno molto d’accordo
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Da me vanno d’accordo. 😉
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