Lifestyle · Opinione

GUERRE PUBBLICHE E PRIVATE

Non è una novità. Ormai ci abbiamo fatto l’abitudine. A nessuno frega niente.

Lo so!

Ci preoccupiamo soltanto ed eventualmente quando un fatto ci tocca direttamente.

MA! Nemmeno più di tanto, se questo fatto ci porta notorietà, qualche soldino sganciato generosamente dai mass media per accaparrarsi l’esclusiva della testimonianza, disperazione, fiumi di lacrime, finta pietà, e qualunque scena penosa sia manifestata pubblicamente senza alcun ritegno e senza un briciolo di dignità né rispetto per il povero cristo/a che ci ha rimesso la vita.

So anche questo.

Altrettanto risaputo è che il trend dell’ultimo decennio è la spettacolarizzazione di ogni genere di miseria umana.

Culi, tette, gossip, scandali ecc. tirano sempre, ma la lacrima o la disgrazia in diretta hanno ormai da anni surclassato qualunque altra forma di spettacolo.

La guerra è diventata un male di massa, non solo quella fatta con le armi grandi in Afghanistan o piccole come un taglierino usato per accoltellare un compagno di classe che ha negato uno spinello, viene distribuita capillarmente casa per casa, e chi non sa nemmeno che cosa sia perché vive in luoghi dimenticati anche dal signore quando la sera fa il conto di chi è rimasto e di chi non c’è più, prima o poi se la troverà addosso perché qualche coraggioso esploratore sarà arrivato in quei rarissimi posti dove ancora mancava la “civiltà”.

Se ci fermiamo un momento a far mente locale, ci accorgiamo che tutti, indistintamente, abbiamo la nostra brava guerra privata.

Io, per esempio, ho il vicino di casa che mi tormenta da anni per i petali che cascano sul suo balcone, perciò ho dovuto rinunciare ai fiori per evitare rappresaglie ed agguati di protesta ad ogni mio ritorno dal lavoro.

Sul web poi si consumano guerre ogni giorno, più o meno visibili, più o meno pubblicizzate dagli utenti. Chi frequenta assiduamente un social network ha, oppure ha avuto, il proprio scazzo personale con qualcuno e, anche se fa di tutto per evitarlo, ci si trova dentro senza nemmeno rendersi conto di essere entrato in una piccola guerra virtuale.

La guerra pubblica, privata, occulta o palese è diventata la necessità cui nessun essere umano riesce più a rinunciare. Quella che un tempo era la piccola discussione quotidiana tra marito e moglie, magari per portare fuori la spazzatura, adesso diventa motivo per ammazzare e distruggere, per fare una strage se necessario.

Siamo tutti potenziali assassini, stupratori, stragisti.

Tutti nessuno escluso, basta una futile scusa e siamo pronti a perdere le staffe e compiere qualunque nefandezza senza pensarci un secondo.

Poi si parlerà di raptus, di crisi depressive, di problemi esistenziali, di passato burrascoso, traumi infantili, freni inibitori che non funzionano ecc. ecc. ecc. e si darà inizio al nuovo spettacolo che tutti ci aspettiamo.

Questi siamo noi.

E, per favore, non venite più a dire che chi ama gli animali nasconde l’odio per gli uomini.

Gli uomini si odiano perché è nella loro natura, cerchiamo di amare almeno gli animali senza rompere le palle con discorsi idioti e ormai putridi.

E magari impariamo da loro ad ammazzare solo quando è davvero necessario e non per sport, svago, noia, divertimento, frustrazione, invidia ed ogni altra motivazione che sono propri del genere umano e basta!

Cerchiamo di vivere in pace cominciando da noi stessi, è una preghiera che rivolgo a me innanzitutto.

Gatto cane coglione
Da così
gatto ABBRACCIA
A così!

3 pensieri riguardo “GUERRE PUBBLICHE E PRIVATE

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