Ambiente · Opinione

Evviva l’Italia

Più che il disastro di questi giorni in Val D’Aosta (gravissimo come ogni volta che il maltempo infuria nel nostro paese) mi hanno sconvolta le parole di Nello Musumeci ministro della protezione civile.
“Bisogna ricorrere alle polizze assicurative. Non possiamo più pensare che lo stato possa intervenire sempre e per tutti. Non ci sono più le risorse necessarie per far fronte a un’emergenza che è diventata pressoché quotidiana”.

https://youtu.be/dxn4MgBX3IE?si=Zxysh-l3xe_asKzg

55 pensieri riguardo “Evviva l’Italia

  1. Beh dai, in fondo una volta che togli la sanità e quindi vai di polizza sanitaria, togli l’istruzione e quindi vai di scuola privata, e quindi vai di polizza per i disastri causati dall’incuria del territorio, sei arrivato al top, al pre unità d’Italia, forse anche peggio.
    Dai e dai, siamo tornati in poche decine di anni, a prima del secolo XIX! 😉

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  2. Se non erro, la cura del territorio è di competenza degli enti pubblici, perciò se Stato, Regione, Provincia, Comune concedono l’edificabilità e la cementificazione sfrenata del territorio, non prevedono opere di riparazione e contenimento, non curano la manutenzione delle aree boschive, non gestiscono gli alvei torrentizi e fluviali, non adottano misure contro l’abusivismo, se poi la terra frana, il fiume esonda, il fango distrugge, dovrei pagare io per le loro manchevolezze?
    Vivo accanto a un torrente, e qualche anno fa un albero dell’argine rovinò nell’alveo. Il tronco avrà avuto almeno mezzo metro di diametro, perciò non si trattava di un fuscello. Essendo vietato per legge in quella situazione ogni intervento personale non autorizzato nel corso fluviale, non si poteva agire subito con un paio di motoseghe e qualche fune, perciò avvisai subito il Comune e la Guardia Forestale. Risultati: zero.
    Dopo qualche mese il torrente s’ingrossò, e una notte si portò a valle quel tronco, fino a dove non saprei, comunque non essendo il legno una sostanza facilmente solubile in acqua immagino che avrà fatto i suoi danni.
    Ora mi chiedo perché a fronte di tale inerzia pubblica dovrebbe rispondere in solido un privato cittadino, sia che si tratti di una spesa per la riparazione dei danni o sia per pagarsi un’assicurazione.
    😦

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  3. Forse che in passato lo Stato è intervenuto a risolvere i problemi dei terremotati, degli alluvionati…chiediamolo alle persone dell’Aquila o dell’Emilia Romagna, e anche prima…tante promesse, tante chiacchere, ma se non ci si pensa da soli si può tranquillamente morire di stenti. Poi, soldi buttati dallo Stato per tante cose inutili e per tanti clientelismi, questo sì. E le assicurazioni? Provate a cercare di risolvere questi problemi con le assicurazioni, a parte i costi proibitivi, provate a scucir loro i rimborsi se vi riesce.

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    1. I terremotati de L’Aquila sono ancora nelle baracche e il paese non esiste più. Poi non dimentichiamo che al momento del disastro ci fu qualcuno che esultò in previsione di futuri guadagni. La cosa è nota e con prove messe agli atti.

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      1. Lo so Nadia, gli sciacalli, in politica, ci sono sempre stati. Ci fu anche chi disse che i controlli preventivi per evitare disastri non servono a nulla, perché il politico ha la possibilità di far bella figura quando dopo il disastro promette di aiutare la gente. Da molto tempo siamo in mano a degli idioti e non è nemmeno colpa nostra viste le leggi elettorali degli ultimi vent’anni.

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  4. Non è colpa di Musumeci e soci. È colpa nostra perché non capiamo i messaggi che le forze politiche ci mandano in campagna elettorale. Quando qualcuno diceva che la pacchia era finita, avremmo dovuto capirlo che era nel senso della fine della solidarietà sociale: basta con la sanità pubblica, le pensioni, la copertura per i disastri… ch’è finita la pacchia vuol dire che ognuno si arrangi come può.

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      1. Ne parlavo ieri con uno che dava la colpa alla democrazia. Io gli ho detto che non è colpa della democrazia, bensì degli interessi che si coagulano in gruppi di potere. Non è questione di accettare o meno senza fiatare, bensì della forza che si può esprimere ed esercitare su chi sta al governo.

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      1. Nulla di più vero, infatti, il mio voleva soltanto essere un esempio. Del resto non c’è bisogno di andare molto indietro nel tempo, per comprendere la seriva che ha preso la società tutta. Qualcuno mi pare che abbia detto: la vera rivoluzione l’abbiamo fatta noi capitalisti e l’abbiamo vinta senza fare prigionieri.

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      2. È triste, ma è così. Lo so vede anche nelle micro realtà come il paese dove abito. Siamo solo 3283 abitanti, ma il paese è una località turistica e i soldi vanno dove conviene a chi comanda.

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  5. Mi ha fatto sentire peggio questa frase che la notizia dell’ennesimo disastro in sé… Probabilmente perché sottintende che di prevenzione, di messa in sicurezza, se ne può anche parlare per farsi belli, ma non ce n’è minimamente intenzione…

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  6. Né più e né meno di dire che il popolo è lasciato solo a sé stesso, ma la rabbia che viene è che il popolo paga le tasse e tante anche… ci si aspetterebbe come minimo un doveroso riscontro, roba da matti… Ma la gente si rende conto che oramai siamo lasciati allo sbaraglio?

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  7. Le assicurazioni ormai sono delle associazioni a delinquere. Noi paghiamo le tasse per mantenere dei ladri, ma non solo adesso. Chiunque assuma ruoli dove si muovono soldi pubblici, di qualunque corrente politica sia, li mette dove gli conviene di più. Vedo il fenomeno molto da vicino 🤬

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  8. Non sapevo di questa affermazione.
    Tra l’altro anche molto ingenua: se i fenomeni si diffondono, le assicurazioni hanno due strade:
    – non assicurano più la tipologia di sinistro
    – aumentano a dismisura il premio della polizza

    Non paghiamo forse le tasse per vedere tutelato il nostro paese?

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  9. Rimbalziamo come palline rimbambite tra ” cose mai viste ” e ” è sempre successo “. È sempre successo che ci manovrano a loro piacimento per arrivare a cose mai viste tipo l’aria a pagamento ( in base alla tua CO2 emessa nella respirazione )…e se tutto questo deve passare da continui disastri per convincerti…pazienza!

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  10. Dovrebbe vergognarsi al solo pensarle. Questa gente non ha idea di quello che dice. Importante per loro e mantenere intatta la loro confort zone. Siamo arrivati al punto in cui uno stato che ci dissangua non solo non ci assiste, ma ci osserva morire. Se facessero il loro lavoro questo non succederebbe. Vergogna

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