AMORE · Opinione · qualche pezzo di me

Con un cielo così

Ieri il clima era perfettamente autunnale.

Di quella perfezione che meglio non si può: pioveva fine, fitto e senza sosta, il sole era coperto da nuvole in scala di grigio, la foschia a tratti nascondeva tutti i colori uniformando il paesaggio in un grande bozzolo che faceva venire solo voglia di stare in casa al caldo a sonnecchiare.
Oppure…oppure c’è sempre e potrebbe essere: ascoltare musica, guardare la tv, leggere. Leggere o RI-leggere.

Ecco, rileggere è proprio quello che ho fatto io.

Casualmente sono capitata dentro una cartella del pc che contiene lo scambio di missive tra me e un amore finito qualche anno fa.
Così ho riletto quanto ci siamo scritti prima, durante e dopo la nostra storia.

Adesso, con la mente più sobria di allora, mi domando come mai siamo riusciti a fraintenderci al punto di lasciarci. Non per stanchezza, non per altri amori improvvisi, né per consumato amore. Semplicemente parlando senza comprenderci reciprocamente.

E pensare che entrambi siamo (o eravamo) convinti di essere persone intelligenti, comprensive, senza pregiudizi, ben disposte a tenere viva una storia che vale.

E invece, pur essendo adulti ben rodati (ambedue abbiamo avuto più di una convivenza, io anche un matrimonio) non siamo stati capaci di tenere in vita quell’amore che piaceva così tanto a entrambi.

Se dovessi dare un giudizio sommario, direi che abbiamo peccato del solito egoismo che rappresenta il maggior motivo di fallimento dei rapporti umani.

Ognuno pensa di avere diritto alla soddisfazione delle proprie necessità, di spegnere le ansie sorvolando su quelle del compagno/a, di avere le idee chiare e comportarsi nel modo migliore per far funzionare il rapporto, di saper comprendere come funziona l’altro.

Tutte presunzioni o, volendo essere benevoli, ipotesi inesatte.
Sì inesatte, non sbagliate: lo sbaglio è differente, è prendere una cantonata ben lontana dall’oggettività.
Mentre, in questo caso, c’è il beneficio della buona fede poiché tutti e due si agisce per il bene comune. Peccato che questo bene non sia percepito allo stesso modo, ed
eravamo convinti di “incastrarci alla perfezione”.
Così, dopo tanti amori, tante storie, tanti piaceri e altrettante amarezze, rileggendo l’epistolario mi accorgo di non aver ancora capito che cos’è l’amore.

Vabbè, vado ad aprire un panettone, magari ci trovo dentro un nuovo amore.

Amore eterno

28 pensieri riguardo “Con un cielo così

  1. Ciao Nadia. Non ti starò a tediare disquisendo sull’amore, anche perché ognuno di noi ha un suo modo di pensarla al riguardo e i poeti ci hanno riempito le orecchie con le loro rime. Mi chiedo, però, se invece di scrivere ne aveste parlato guardandovi negli occhi, ci sarebbero stati meno malintesi, forse?

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      1. Io non amo il panettone. In inverno mi faccio le torte di mele… a manetta! O la torta di pane, quando ho il pane raffermo… quella con il cacao, non so se ce l’hai presente. Sono i miei dolci preferiti… insieme al tiramisù fatto con la panna fresca e i savoiardi che mi faccio io, perché quelli che si trovano in giro, non so perché, ma non li digerisco. In inverno mi faccio questi tre… panettoni e pandori non li ho mai mangiati, nemmeno da piccola… non ti so dire bene perché, ma non mi piacciono. E’ il gusto che non mi piace…
        😥

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