Opinione

Non dimenticar…

“Che t’ho voluto tanto bene…”

Con tutti i “per non dimenticare” che girano oggi in rete (ma a voler guardare ogni giorno ne abbiamo qualcuno), a me è venuta in mente questa frase senza motivo e senza un perché.

I fatti dolenti da mettere nel quadro appeso al muro delle nostri vite sospese, ormai sono così tanti da formare un puzzle con tessere taglienti come schegge di un proiettile full metal jacket. Difficili da maneggiare, dolorose, da incastrare con forza perché pezzi crudeli di uno scenario che non vorremmo vedere.
Un puzzle che, temo, non sarà mai finito.

I miei puzzle preferiti (Cuori urbani di Paolo Portanti)
I miei puzzle preferiti
(Cuori urbani di Paolo Portanti)

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