Durante le mie vacanze ho incontrato un extraterrestre, ma non mi ha portata via anche se io gli ho cantato la canzone di Eugenio Finardi.
Forse non l’ho cantata bene come la canta lui, so di essere stonata. Sarà per questo che l’extraterrestre non mi ha portata via?
Oppure sarà perché io sono un alieno per lui.
Sicuramente sono alienata, così l’altra notte, quando c’era la luna piena, le ho fatto una serenata. Ma la luna non mi ha considerata. Tant’è che verso mattina se n’è andata lasciandomi sola e desolata.
Quando è spuntato il sole mi sono preparata ad accoglierlo nuda e cruda sdraiata sopra il tetto di casa mia. Gli ho chiesto di cuocermi a puntino per sentirmi avvolta da un caldo abbraccio, ma lui mi ha scambiata per un pezzo di legno e mi ha bruciata.
Così ridotta, mi son vestita e sono andata a cercare un camino per mescolarmi ed accompagnarmi con altri pezzi di legno ridotti in cenere.
Purtroppo tutti i camini erano spenti, quindi non ho trovato alcun compagno col quale stare.
Adesso sono qui a staccarmi i brandelli di pelle tostata per far crescere quella nuova, perché, chissà mai, dentro una nuova pelle riesco a trovare qualcuno che mi assomiglia e magari mi si piglia.
“Prendimi, dammiti, cuccurucù” Brancaleone da Norcia
😉
Penso che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, abbia desiderato di essere portato via da qualcuno, alieno o meno.
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Magari dal principe/a azzurro/o 🤴👸😄
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Direi che il tuo diario è mooolto più goliardico del Branca…🤣
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