La definizione “giungla”, applicata a una città, è un modo di dire che si riferisce alla pericolosità della vita, a tal proposito ricordo anche il titolo di un vecchio film: “Giungla d’asfalto”.
Io credo che accostare l’ambiente giungla al mondo odierno per definirne la pericolosità non sia più adatto, penso che la giungla sia più sicura di un centro commerciale nei giorni festivi o del mio piccolo paese a mezzanotte del sabato quando, al ritorno da una cena con amici, mi sono trovata bloccata in auto nel bel mezzo di una rissa con centinaia di ragazzi che si pigliavano a botte occupando tutta la strada.
Niente di nuovo, però è palese che le persone, in questo periodo storico, sono assai più incattivite che in passato.
Probabilmente siamo tutti carichi di polvere esplosiva pronta a deflagrare; qualcuno riesce a controllarla, altri scoppiano.
Sempre pensato che la giungla è casa mia… Un abbraccio, e proviamo a respirare profondamente almeno tre volte prima di ogni cosa… a me serve. Ciao!
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Buondì Mari 🐾❤️
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Mio marito lo dice sempre: nel bosco si è più sicuri che in centro città (di certe città).
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Appunto…
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Siamo sempre stati un popolo predisposto agli eccessi…se poi ci sentiamo “giustificati” dalle situazioni Dio ce ne scampi e liberi.
Non ricordo dove ho sentito che durante il periodo di pandemia in italia il consumo di cocaina (ed altre sostanze) si era triplicato rispetto agli anni precedenti.
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Proprio così, il consumo di cocaina è notevolmente aumentato. 😬
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È il momento degli eccessi incontrollabili … eccessiva chiusura forzata prima … eccessivo libero sfogo incontrollato in libertà. Ci siamo persi l’equilibrio e sarà dura ritrovarlo. Non giustifico ma.., capisco.
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Keep Calm … a prescindere ❤
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Credo anch’io che, soprattutto per i giovani, la clausura forzata, il non andare a scuola, non praticare sport, non avere altri svaghi che i social, non sia stato un toccasana. Probabilmente ora alcuni, molti?? sfogano la rabbia, la frustrazione, l’insoddisfazione represse in modi assurdi, ma più che giudicarli, dovremmo provare a trovare delle soluzioni per loro.
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Beh, frequentando per lavoro le doscoteche e certi locali, di risse ne ho sempre viste parecchie, perciò ora divampano ancora di più. Però temo che la frustrazione sia generalizzata. Ho fatto questi due esempi perché casualmente ci sono capitata dentro, ma basta leggere qualche social popolare per capire quanto è peggiorato l’astio dentro la mente delle persone.
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Senza dubbio, il problema non riguarda solo i ragazzi.
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I modi di dire sono preziose risorse espressive. Abusarne senza pensare a quello che si dice impevorisce un po’ la nostra lingua
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In questo articolo la questione non è posta sui modi dire, ma sui comportamenti umani.
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I modi dire sono strettamente legati ai comportamenti umani, come dimostra il tuo articolo
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Sì.
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