Mario Monicelli ha scelto l’eutanasia.
Sicuramente qualcuno commenterà dicendo che a 95 anni è stato colto da una botta di rincoglionimento per compiere un gesto così deprecabile.
Io dico che era lucido, presente e determinato più che mai a non finire i suoi giorni divorato da un cancro.
Personalità eccelsa fino all’ultimo battito del suo grande cuore.
Padrone di se stesso e della sua esistenza anche in balia di un male che gli ha proibito di esaurire “in bellezza”, ossia spegnendosi serenamente, il suo tempo.
Sarebbe stato bello vederlo allontanarsi, seguendo i passi incerti della sua magnifica vecchiaia, lungo un viale profumato di ginepro e sparire sfumando lentamente la sua immagine come avrebbe fatto dentro un film.
Non si può avere tutto dalla vita, è ovvio, ma io preferisco immaginarlo così.
Ha buttato il suo corpo dalla finestra lasciandolo frantumarsi sul cemento in modo raccapricciante, ma certamente rapido e definitivo, e non devastato da una famelica, ignobile e lenta agonia.
Il suo corpo è finito così, come lui ha voluto che finisse.
Ma l’uomo è là in fondo al viale e ci saluta con il viso sereno di chi ha fatto una scelta consapevole e coraggiosa senza chiedere niente a nessuno.
Che la forza sia con te grande Mario, dovunque tu abbia deciso di andare.
Ho conosciuto personalmente Mario. Ci ho parlato tante volte. Abitava nel Rione Monti dove sono nata e vissuta fino a 4 anni fa.
Nel core de Roma.
All’apparenza un personaggio schivo, ma bastava un suo sorriso e le sue parole per entrare in un mondo colmo di sensazioni.
Mi ha fatto male sapere della sua morte, ma accetto in pieno la sua decisione.
Ognuno è libero di mettere la parola fine al suo percorso di vita e nessuno si può sognare di giudicare dal momento che quello che vive dentro di noi ci appartiene interamente.
E’ stato un grande regista, ma anche un Grandissimo Uomo.
Mi mancherà!
"Mi piace""Mi piace"
Nessuna ammirazione ma tanto rispetto per chi sceglie di finire come ha scelto sempre di essere. Non credo di avere altrettanta integrità, qualora mi capitasse, né coraggio. Certo è che cercherei di imporre almeno il finale, visto che il durante mi riesce così accidentato.
Di sicuro farei come un certo Bonanno, che si volle godere la festa del suo funerale mentre era ancora in vita, nonostante figli e parenti gli davano del pazzo.
Great.
"Mi piace""Mi piace"
Ha scelto il suo finale come faceva con i suoi capolavori! Artista fino alla fine. Chi giudica è perché non sa e apre bocca solo perché non ha altro da fare.
rip Mario.
"Mi piace""Mi piace"
Sì cara Maggie ha proprio scelto il suo finale e non quello imposto dalla malattia.
"Mi piace""Mi piace"