Opinione

La firma e la griffe

Prima di andare a dormire, per rilassarmi, guardo in tv qualche minuto di programmi leggeri, tipo quelli di cucina, oppure altra robetta poco impegnativa; tra questi c’è “Cash or Trash” [in ogni puntata cinque concorrenti (“venditori”) portano un oggetto di cui vogliono disfarsi, che fanno stimare dal consulente e banditore di aste Alessandro Rosa. Una volta terminata la valutazione, il venditore si sposta in una stanza con cinque “mercanti” di antiquariato e modernariato, i quali visionano l’oggetto in vendita. Inizia così l’asta vera e propria, tra offerte e rilanci; quando questa si concluderà, il concorrente dovrà decidere se accettare l’offerta più alta o riportare a casa il proprio oggetto], è un programma che mi affascina perché i mercanti che acquistano gli oggetti sono molto informati sulla mercanzia e quindi da loro si impara sempre qualcosa quando ne spiegano natura e storia.

Qualche sera fa si è presentato un venditore con una lettera scritta da Giuseppe Garibaldi, autografa e autenticata dalla grafologa, un documento con grande valore per la storia dell’Italia. Questo pezzo è stato valutato 700 euro, esattamente la somma pagata dal mercante acquirente.

Nella puntata successiva un altro venditore ha portato l’insegna luminosa di un punto McDonalds dismesso, anch’essa autentica, valutata dall’esperto 600 euro, questa insegna è stata acquistata da alcuni percanti per 1.400 euro.


Da ciò si deduce che un pezzo unico e inimitabile di storia del nostro paese vale meno di un melmoso e niente affatto raro marchio del consumismo americano.
Quindi, possiamo stare tranquilli: “andrà tutto bene”, come scrivevano sui muri nel 2020.

48 pensieri riguardo “La firma e la griffe

    1. Ciao Daniela. Ormai il livello culturale di qualunque programma tv è talmente basso da risultare invisibile, tuttavia questi mercanti ovviamente badano soprrattutto al ritorno economico, ma offrono tante informazioni interessanti su oggetti antichi e sconosciuti, o pezzi di arte e design italiano che hanno successo in tutto il mondo; perciò è anche istruttivo. 🙂

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  1. Guarda, non avevo finito di leggere e avevo fatto già il ragionamento. Non é concepibile paragonare due oggetti diametralmente opposti. Per non parlare, del valore intrinseco d’una lettera non precisamente d’uno sconosciuto… Un degrado culturale che va oltre misura.

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  2. Guardo anche io..se capita..quella trasmissione. Non ho visto quella che citi . Ma ritengo la tua deduzione innegabilmente veritiera e …triste. Tralasciando l’ovvio mio risentimento che si accomuna al tuo..ritengo che sia molto esplicativo del tempo che stiamo vivendo. Buon fine settimana 🌹

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  3. Disarmante, lo capisco, ma la legge dei soldi è questa: in quanti metterebbero al muro lo scritto di Garibaldi? In quanti l’insegna in un salone, o in un negozio? Personalmente, non ci metterei nessuna delle due, ma se proprio non avessi scelta, la lettera di Garibaldi.

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