Venticinque anni fa abitavo in un piccolo condominio di nuova costruzione formato di sei palazzine contenenti quattro appartamentini ciascuna, tutte allineate orizzontalmente sulle falde di una collina. Si chiamava “Belvedere” ed effettivamente da quel punto si godeva di un panorama molto suggestivo. Una sera d’estate, mentre ero fuori casa, ci fu un gran temporale della durata di circa tre quarti d’ora che buttò giù tanta acqua da allagare le strade del paese e far scoppiare i tombini. Niente di drammatico, ma comunque un bel casino in tutta la zona, l’evento era totalmente imprevisto ma poche ore dopo tutto tornò alla normalità.
La normalità però non la trovai la sera stessa tornando a casa, poiché per salire le scale che portavano ai giardini circostanti le palazzine, dovetti affondare nel fango fino alle ginocchia. Un pezzo di terreno era franato comprendo totalmente la rampa di accesso alle abitazioni e, in una parte di giardino, s’era formato un buco di almeno due metri di profondità. Successivamente, senza pioggia né alcun tipo di precipitazione atmosferica le nostre cantine si allagarono più volte sino ad oltrepassare il soffitto della zona interrata arrivando quasi all’ingresso delle scale interne.
Dopo qualche tempo scoprimmo che tutto il complesso residenziale era stato costruito su un pezzo di collina pieno di falde acquifere e quindi il rischio allagamento era perenne.
Oggi abito altrove, ma quelle case sono là, mezze disabitate, ed io mi domando quanto tempo resteranno ancora aggrappate a quel pezzo di collina senza precipitare verso il paese sottostante. E prima ancora chiedo al comune che ha concesso i permessi e all’impresa che ha costruito: non sapevate che lì era rischioso costruire? E comunque, prima di costruire in zone a rischio (abito in una località termale dove le falde acquifere si trovano ovunque) non vi siete minimamente preoccupati di fare accertamenti adeguati?
Certo, sapevano tutto, ma se ne sono fregati allegramente perché il guadagno è “innanzitutto”, viene prima dei guai altrui e anche della vita altrui e hanno continuato a costruire allargando la cementificazione su tutto il versante della collina creando la mostruosità di villoni disarmonici senza un briciolo di respiro tra loro.
Di fronte a casa mia questa è la situazione
quasi tutte case di non residenti che vengono solo poche settimane all’anno
Penso che la stessa cosa sia successa e continui a succedere in tutta la nostra bella Italia che, trascinata dal Governo, dalle speculazioni senza ritegno alcuno, dal menefreghismo di tutti, e dal malcostume imperante, sta franando disperatamente verso un mare di merda.
Quello è successo in Emilia Romagna mi riposta alla mente le cronache di quanto successo a Genova un po’ di anni fa, in particolare il racconto di un volontario della protezione civile incaricato di monitorare un tratto di argine ad alto rischio esondazione, il poveretto raccontava che in un quarto d’ora la situazione è mutata in modo drammatico e non ha potuto far altro che stare a guardare.
Ovvio! Che cosa poteva fare un uomo solo messo lì ad osservare…Ma io ricordo tanti torrentelli che costeggiavo in estate durante le escursioni in montagna, quasi senz’acqua ma con tanti bei cartelli bene in vista con scritto: “Attenzione! Pericolo di piene improvvise”.
Non credo che fossero messi là per avvertire i castori o le marmotte di essere cauti in caso di pioggia. Lo stesso dicasi per i piccoli affluenti dei fiumi importanti che, se la maggior parte dell’anno sono quasi in secca, fanno presto a diventare pericolosi in stagioni come questa e allora, sapendo da giorni di piogge abbondanti oltre la norma, perché si deve lasciare morire la gente? Possibile che l’amministrazione di un comune non sappia quali sono le zone sensibili della città che stanno governando? Se non lo sanno meglio cambino mestiere perché evidentemente non sono all’altezza del loro compito. Purtroppo, come sempre, abbiamo la certezza che tutto sia previsto e “chi di dovere” preferisca starsene al calduccio sperando che la divina provvidenza eviti il peggio, e se il peggio arriva ugualmente colpendo il popolo inerme, pazienza tanto loro al caldo ci sono e ci restano con i soldini intascati evitando le regolari opere di manutenzione e bonifica delle situazioni a rischio e permettendo di costruire dove non si deve. E così si va avanti in tutti i settori della pubblica amministrazione, dalla malasanità alla malora di un paese che più bello non si può e che deve diventare un cesso per servire guerrafondai e piani infami.
Parole sentite migliaia di volte, come tante volte sarà piovuto a dirotto nei secoli precedenti nelle medesime zone. A dirotto non significa diluvio universale e le precipitazioni eccezionali, se ultimamente si susseguono con parecchia frequenza, sarebbe il caso di imparare a renderle meno dannose possibile perché i mezzi esistono.
Mancano “solo” governanti onesti e non sottomessi.
È la corruzione in cui siamo precipitati che ci rovina, e sembra sia un percorso senza ritorno…
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Io mi domando che senso ha tutto questo. Permettere la distruzione del pianeta dove viviamo tutti. È un meccanismo infernale che non si ferma.
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Infatti qui in Scandinavia è diverso…
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😔
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Carissima Nadia manca il buonsenso che è stato sostituito dell’egoismo del denaro e purtroppo alle voite mi sembra che lottiamo contro i mulini a vento 😌
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Proprio così, e ogni tragedia cade nel dimenticatoio. 😔
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Penso che quello che hai raccontato e quello che sta succedendo ed è successo a Ischia l’anno scorso e in Emilia Romagna 20 giorni fa è terrificante Non tanto per quello che hanno procurato Ma perché tutte queste disgrazie non hanno prodotto una azione positiva! Si piange tutti insieme si fanno mille proponimenti si stanziano soldi sempre troppo pochi ma un passo oggi è una domanda forse si potrebbe ridare un assetto a questo nostro povero paese! Un abbraccio Nadia anche a Roma piove ancora ma per fortuna….
💙🦋
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Sì cara amica, purtroppo è un film che si ripete ogni stagione e ogni volta restiamo spettatori piangenti per il tempo necessario e poi tutto va avanti com sempre. 😦
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Forse peggio😡
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😥
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🐶🐱💙
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Ovunque vengono cotti i fagioli. Credo che la corruzione sia un male globale. Il desiderio di guadagnare denaro infrangendo le regole stabilite è una costante. Chi corrompe e chi si lascia corrompere, sono i colpevoli che attraversiamo tante disgrazie. Un saluto Nadia.
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Dijiste las palabras justas Manuel: es un mal global.
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Lamentablemente cierto.
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Totalmente de acuerdo. Vivimos en una sociedad que lo único que importa es el dinero. No pasa nada si se gana dinero aun a riesgo vidas humanas. Siento la tragedia de inundaciones que están viviendo en tu país. Un abrazo.
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Gracias Azurea. Lamentablemente en mi país estas cosas pasan cada vez con más frecuencia. Están los que se enriquecen y los que se quedan sin hogar y sin un lugar donde vivir.
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Sottoscrivo tutto quello che dici, Nadia; ho fatto parte dei servizi preposti alla realizzazione di opere di contenimento dei corsi d’acqua in Trentino per quasi 5 anni ed ho visto come si opera. Hai ragione; soprattutto in alcune regioni si è permesso di costruire dove non ci dovrebbe essere proprio nulla a frenare il corso dei torrenti, dei fiumi e dei corsi d’acqua in genere. Per non parlare delle aree soggette a smottamenti. Le cartografie delle aree soggette al rischio esistono, solo che può darsi che qualcuno riesca a farle modificare quando ci sono in ballo interessi “particolari”; solita solfa, insomma… io non per niente ho lasciato l’ente pubblico. Troppa fanghiglia, anche quando non piove. Il problema della speculazione edilizia è che la gente non sa leggere il territorio come fai tu; non si pongono il problema finché il problema non gli entra con il fango in casa. E quando accade, di solito è troppo tardi e troppo spesso ci sacappa il morto. Il mio compito era anche quello di girare per il Trentino e informare, sensibilizzare sul problema; molta gente quando vede un torrente in secca pensa che è dovuto al riscaldamento globale, perché è questo che si raconta in giro. Sono balle; i torrenti si sono sempre riempiti con le pioggie primaverili e autunnali e ogni tot anni (che si chiamano tempo di ritorno) vanno in piena. E’ naturale ed è normale. Non è normale la gestione che si fa di queste aree esondabili in tempi di secca.
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Purtroppo, cara Elena, stiamo buttando via una terra meravigliosa che tutto il mondo ci invidia.
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Sì, in buna parte è forse vero, ma di mio, nel mio piccolo, io mi recupero tutto ciò che posso e confido che molti altri facciano altrettanto; le grandi imprese si fanno un passo alla volta e ognuno deve fare la sua parte. Allora ha senso e allora si può cominciare a sperare in qualcosa di meglio. Occorre fare concretamente qualcosa, ognuno nel suo piccolo spicchio di mondo. Se si comincia ad agire, si smette di rimanere attoniti e inermi di fronte a ciò che sembra inevitabile, ma che invece può essere cambiato. Dipende da noi; da ognuno di noi.
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Vero Elena. Qui in paese noi residenti spesso scriviamo al sindaco per segnalare i problemi che vediamo in giro.
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E’ una buona cosa; le segnalazioni denotano partecipazione, presenza attiva sul territorio.. e più sono e più chi di dovere deve prendersi le responsabilità del caso. Le segnalazoni vanno depositate con ricevuta firmata.
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Sì certo e vengono anche protocollate.
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Bene!! NOn ti dico che farà la differenza, ma se ci sono pezze d’appoggio, dovesse accadere il peggio, (che Dio non voglia!!) ci si può rivalere. Purtroppo tutto dipende dalla volontà dei singoli e dal tipo di persone che lavorano in amministrazione. Ma mettere sempre tutto nero su bianco è l’unico modo per arrivare prima o poi al dunque.
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Così come nello sport giocano in Italia atleti stranieri, allo stesso modo mi piacerebbe poter chiamare dall’estero (mi riferisco in particolare alle nazioni scandinave) politici stranieri, ma che sappiano farsi valere, così come si sanno far valere nei loro paesi di origine.
Un sogno: basta corruzione, basta evasione fiscale, basta scempi urbanistici e naturalistici.
Appunto: un sogno.
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Funzionerebbe se anche il popolo fosse scandinavo. Gli italiani non ce la fanno a rispettare le regole. Gli ordini si, le regole no.
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Temo tu abbia detto la verità.
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E invece si vive in un incubo…
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Eehhh…ma sei proprio na’ frana è già stato citato?
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Oggi non l’ho ancora visto passare.
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😭che robe però ❗❕😭
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😦
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