Copiato e incollato da Wikipedia
“BABILONIA”
Il mito della fondazione di Babilonia
Poiché nell’universo regnava il Caos, la dea Tiamat e il dio Marduk si scontrarono. Marduk voleva mettere ordine nell’universo e combatté fino a quando non uccise la malvagia Tiamat. Poi Marduk prese il corpo della sua nemica Tiamat e lo divise in due parti: con metà formò il firmamento celeste, con l’altra metà formò le fondamenta della terra. Poi Marduk assegnò a tutti gli altri dei i loro posti e creò il Sole, la Luna, le stelle. Ma gli dei gridarono: – Signore Marduk tu hai affidato un compito a ciascuno di noi ma non hai dato a nessuno l’incarico di servirci e di sostenerci mentre noi lo eseguiremo. Rispose Marduk: – Prenderò sangue di Kingu e fango e ne formerò un piccolo fantoccio. Il suo nome sarà Uomo. Uomo servirà gli dei. Allora gli dei soddisfatti gridarono: – Signore Marduk, noi vorremmo mostrarti la nostra gratitudine costruendoti un santuario sulla terra. Per due anni interi lavorarono ed al terzo anno la città di Babilonia fu innalzata e, sopra a tutti, si ergeva il santuario di Marduk.
Babilonia nella cultura
Alcuni aspetti mitici della metafora di Babele nella nostra cultura sono prevalenti.
• La multiculturalità
• il confronto con il diverso
• il problema linguistico della traducibilità parziale delle lingue o l’intraducibilità
• le strategie della comunicazione che mette in moto l’intraducibilità tra una fede a un’altra
• Il tema del segreto
Ho cercato in modo semplicistico su internet notizie in merito poiché, seguendo gli accadimenti internazionali di questi ultimi anni, ho la netta percezione che il mondo, tutto, sia Babilonia nel senso più mitico e sinistro della definizione, al di là della storia autentica di questa città.
Il nostro pianeta vive tragedie distanti una dall’altra per motivazioni e sentimenti.
Non so perché ho pensato a Babilonia e mi sento pervasa da un penoso turbamento che mi fa desiderare di vivere in un altro pianeta.
Purtroppo è vero.
La mancanza di comunicazione, e la mancanza di voglia di capire chi la pensa in modo diverso, ci rende gli uni in opposizione agli altri.
Pertanto, invece di una naturale simbiosi per una vita in armonia, l’uomo crea – spesso solo con pretesti – una continua conflittualità, anche nei rapporti interpersonali.
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E non se ne esce 😓
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Eh mi cara Nadia con tutto ciò che sta succedendo anch’io alle vokte ho pensato che vorrei em8grare su un altro pianeta, non mi piace niente di tutto qu3sto dal Covid in poi siamo in un turbine dove non si vede uno sprazzo di rallentamento, tu hai paragonato il,periodo a Babilonia io invece da tre anni a questa parte lo vedo come l’inizio dell’Apocalisse!
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💙
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