qualche pezzo di me

Perché sono delusa

Quando scrivo sul mio blog, (quindi a casa mia dove nessuno è obbligato a entrare), delle mie “avventure” psichiatriche, tanti vogliono conoscere la mia storia personale e la natura delle mie turbe mentali.
Io ne ho scritto sprazzi, non sempre in prima persona, chi mi segue da anni magari qualcosa ha letto; giust’appunto sprazzi perchè non mantengo un blog per narrare le mie sofferenze quotidiane.

Dei tanti che vogliono sapere, qualcuno addirittura mi chiede di scriverne in privato così sono più libera di narrare; tuttavia, la maggior parte degli interessati (?), o forse dovrei scrivere “curiosi”, dopo pochi scambi mi chiede se non esagero con i racconti o se sono sicura di quello che scrivo.

Allora lo ribadisco qui, chiaro è tondo, (e se non mi credete o siete scettici andate pure affanculo), sono una di quelle bambine che hanno subito molestie sessuali per anni, e poi durante l’adolescenza ho subito angherie, violenze e soprusi da un fidanzato, sono stata ricoverata al vecchio manicomio di Voghera, e altre due volte al neuro, soffro di depressione, penso di suicidarmi quasi tutti i giorni; a causa di una cura sperimentale con psicofarmaci ho perso il senso dell’equilibrio, sono quasi totalmente sorda dall’orecchio sinistro, ho acufeni che mi tormentano da trent’anni, non dormo mai perché le mie notti sono fatte di incubi, ho la fobia delle scale e dell’acqua e più volte al giorno mi domando perché sono nata.

Faccio tutto il possibile per “stare normale” perché non voglio più tornare al neuro, ma prendo psicofarmaci a manetta. A causa di questi problemi mi è stata riconosciuta l’invalidità del 90%, ho la 104 che mi è stata assegnata a tempo indeterminato pochi giorni fa alla terza revisione e sono sotto controllo da anni al Centro psico sociale di Voghera, dove vado periodicamente a farmi vedere.

Vivo sola perché non ho più parenti, sono divorziata perché non riesco a mantenere una relazione sentimentale per più di tre mesi, non ho fatto figli per non trasmettere loro le mie anomalie, e poi sto male, ma così male che ogni sera quando vado a dormire prego Gesù Cristo di farmi morire mentre dormo.

So che chi non conosce la disperazione psichica profonda, la depressione, la mancanza di voglia di vivere non può capire, so che uno storpio o un ammalato di cancro è più credibile di me, ma non è colpa mia se il mio male non si vede.
Se avete domande chiedete pure, ma qui in pubblico, non in privato.
Volete sapere che farmaci prendo? Volete le anamnesi chiare e precise di ogni ricovero? Volete conoscere i miei incubi? Che cosa volete da me? Chiedete, risponderò a tutti, non ho niente da nascondere.

Ah: se qualcuno vuole le prove dell’invalità, mi mandi l’indirizzo, ho i documenti ancora caldi di stampa.
Mi è persino scappata la fame, e non è da me. Cazzo!

87 pensieri riguardo “Perché sono delusa

  1. Non avevo visto questo tuo post, Nadia, ma è come se l’avessi già letto ancor prima che tu lo scrivessi. Se ricordi il nostro breve scambio “in privato”, ricorderai anche come io abbia accuratamente evitato di essere “curioso”. Non perchè non lo sia (lo sono), ma perchè credo che il modo di fare la mia parte – se mai io abbia una “parte” – debba essere un altro. Io voglio che tu mi parli di Nadia oggi, di Nadia domani, di Nadia che scrive e pubblica libri, di Nadia che lavora, riposa sotto un albero, cammina in campagna e parla con gli animali. Quello che è stato può spiegare tante cose, ma parlarne con chi alla fine non può fare nulla per cambiarlo (e chi potrebbe?) secondo me serve a poco.
    Avanti è la Vita.
    Dai, cazzo ! (cit.) 😉

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  2. Ragazza…Tu sei una cazzo di sopravvissuta…ma lava via tutte ste merde e mandali affanculo!!!!!
    Di fatto non devi dare spiegazioni del cazzo a nessuno!
    E cazzarola ora devo mangiare qualcosa pure io e non va’ bene!
    È quasi l’una di notte!!!!!! 🖤

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  3. Mi hai colpito e toccato con questo post. Sono senza parole. Mi spiace immensamente per le cose spiacevoli che hai vissuto e per il tormento che ti causano, e per il tormento che ti causano le persone cattive ed infangarde. Scrivere è un luogo di pace e rielaborazione, e i libri che ho letto scritti da te, mi hanno insegnato tante cose e donato momenti di piacevole lettura. Con affetto. Pietro

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  4. Non si può capire cos’è realmente la depressione, solo chi l’ha sperimentata sa bene cos’è. Pensa che molti anni fa quando iniziò per me, le persone pensavano che io lo facessi apposta, che era tutta una messinscena e puoi immaginare lo sconforto nello sconforto. Purtroppo non si è capiti fino in fondo, dalla maggior parte, perchè si è più propensi ad incoraggiare chi soffre fisicamente. Io credo che la depressione, quella potente, sia il cancro dell’anima e chi è interessato quasi morbosamente a tutto questo… beh… ha qualcosa che non quadra, indubbiamente. Non dar corda a queste persone, non meritano nemmeno di essere nei tuoi pensieri, soprattutto non devi alcuna spiegazione è la tua vita e questo è il tuo blog. A me è sempre piaciuto perchè non giri intorno agli argomenti, vai dritta al punto, scrivi da persona schietta, vera, senza fronzoli e per questo che ti ammiro e sì, come dice il commento sopra: non sei sola. Un caro abbraccio di cuore 💚💙💚🌈🌼

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      1. Ciao Nadia…non è, per caso, che fra i più curiosi ci sia anche qualche novello Freud che vuole agganciarti? (Scusa, cerco di sdrammatizzare, ma a volte ci sono quelli che vanno al di là del buon senso e della buona educazione). Un abbraccio.

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  5. VAPORINA…. non sapevo di queste persone cattive, l’ho scoperto da Low…
    So la tua storia, so che persona sei…
    Ti ho persa e ritrovata mille volte, e per questo mi scuso. Le disattenzioni non sono da me, ma mi capitano.
    Se posso dire: vigliacchi! Ricordi quanto fui tartassata io all’epoca?? Forse è il male che separa le persone, e forse dal mio male stesso mi sono allontanata per non ricordare.

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  6. Mi piace quello che scrivi perché sei una delle poche persone chiare e schietta che non si creano problemi in questa società del menga… E lo sai perfettamente come la penso sulla gente che crede ancora oggi che essere affetti da qualche disturbo significa con ogni probabilità il non essere normale ma un giorno qualcuno mi dovrà spiegare cos’è la normalità😊

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  7. Sono stata abusata per la prima volta a 18 anni fino a 20. Ho conosciuto lo sporco delle mani addosso e la sottigliezza della manipolazione psicologica. La persona che lo ha fatto doveva aiutarmi, mi ha invece annientato. Ho conosciuto la depressione, la voglia di morire che a volte mi tormenta ancora oggi. La mia famiglia ha fatto finta di non vedere. La mia fortuna è stata quella di trovare un bravissimo psichiatra che si è opposto ad un mio ricovero consentendomi di stare meglio e piano piano di ricostruire la mia vita.
    Ho un lavoro che amo, ma non ho altro. Ho difficoltà a fidarmi della gente, non riesco ad esprimere i miei sentimenti e ho ancora e sempre paura che tengo a bada con i farmaci. A volte il panico è talmente forte da annientarmi.
    Finalmente ho trovato uno psicoterapeuta meraviglioso che mi sta aiutando a ripercorrere questo episodio. Ci ho messo due anni per arrivarci e comunque sto male.
    Non ne parlo mai, nemmeno con il mio migliore amico proprio perché una ferita interna non fa testo, secondo molti si può superare con la volontà. Non ne scrivo nemmeno sul blog, perché già una volta sono stata attaccata e non ho voglia di ripetere l’esperienza.
    Avrei preferito che mi fosse stata tagliata una gamba.
    Ti voglio bene Nadia.

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    1. Grazie Cara. Ecco tu sai bene come ci si sente quando qualcuno non solo dubita, ma addirittura ti dà della bugiarda. E tu resti lì con la tua sofferenza e il cuore che si sgretola tra le dita perché lo hai aperto a qualcuno che non ha capito niente.
      Ti leggo sempre, non commento perché condivido tutto ciò che scrivi. ❤

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      1. Sai, mi sono trovata a chiedere anche al mio psicoterapeuta: “ ma tu mi credi?” La prima persona a cui lo dissi mi rispose che mi stavo inventando tutto.
        Il tuo post cade nei giorni in cui sto affrontando la questione, la prima volta seriamente.
        Ci sono voluti due anni per fidarmi, per aprirmi e questa persona ha avuto la pazienza dei santi, perché io stessa mi sarei mandata a cacare.
        Poi c’è che ti dice che sono cazzate, che c’è chi muore di tumore è semplicemente ti senti di nuovo nulla.
        So che ci sei..non importano i commenti. Noi sappiamo andare oltre.❤️❤️

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  8. sto male al pensiero che ci siano pseudoumani che ti importunano sulla tua vita privata. Nessuno, nessuno ha il diritto di mettere in dubbio le tue parole, i tuoi sntimenti e le tue sofferenze. E fai bene a mandarli affanculo in diretta, è vergognoso che esistano disturbatori in rete che si permettono di giudicare la vita altrui, che si guardino allo specchio piuttosto, si accorgeranno di essere dei vermi e niente più.
    un abbraccio cara Nadia ❤

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  9. Cara Nadia, avevo letto qualcosa, ma era solo la punta dell’iceberg. Mi dispiace molto sapere della tua condizione e, per quanto possa servire, sappi che ci sono se hai voglia di fare due chiacchiere.
    Per quanto riguarda i curiosi, fottitene… e mandali affanculo!
    Un abbraccione 😘

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  10. Ci seguiamo da poco e leggo con tristezza queste tue parole. Mi chiedo perché in questo mondo la malattia psichica sia vista praticamente come qualcosa che uno si provoca da sé. Come se uno scegliesse consapevolmente di essere depresso o borderline o schizoide. Per quello che vale, hai tutta la mia vicinanza. Un abbraccio❤

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    1. Grazie Ysòl. La cosa che ferisce maggiormente è proprio il fatto che qualcuno pensa che certe cose si possano inventare, a maggior ragione per il fatto che io sono una scrittrice e quindi ho una fantasia che viaggia molto, ma non sa che tante storie scritte sui miei libri traggono spunto dalla vita reale.
      Poi probabilmente qualche megalomane che s’inventa le cose c’è sicuramente e io ne ho conosciuti un paio, ma anche quella è una forma di malattia mentale.

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      1. Ma sì, hai ragione Andrea, ma ‘sta cosa mi fa quasi sentire in colpa nei confronti di persone che Alessandra che con la sua micidiale sclerosi multipla riesce a trovare la forza di mantenersi serena, mentre io che sono fisicamente sana ho la mente devastata.

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    1. Forse questo mio commento è risultato poco chiaro, intendevo dire che non devi giustificarti con nessuno perché tu sola sai come ti senti. La depressione è una malattia che non tutti sono in grado di comprendere, forse chi ci è passato, sono tantissimi gli stati d’animo che ti attraversano la mente e quei maledetti senso di colpa. Viene spesso scambiata per debolezza, ma non lo è. Ad ogni modo ti sono tanto vicina! Le persone pensano di doverci scuotere, devi fregartene di quello che pensano. Concentrati su te stessa e pensa a quello che ti possa far stare meglio. Un abbraccio

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      1. Non avevo dubbi sul fatto che avessi capito, ma ho preferito specificare. È difficile mantenere la calma quando siamo in crisi. Il problema è che spesso le persone, in generale, giudicano senza sapere. Io so come ci si senta e vorrei solo farti sapere che non sei sola, Nadia! ❤

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  11. ciao Nadia…
    io… sono da poco su wordpress…
    ti leggo volentieri…
    ti conosco poco…
    non mi permetto di commentare… giudicare o criticare… il tuo vissuto…
    ti chiedo scusa… se senza volere… ho scritto qualcosa di brutto o di sbagliato…
    da lontano… ti mando un abbraccio… 😊💕
    lasciali perderli…non meritano le tue parole…

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  12. penso che alla fine, se hai scritto queste cose anche atroci su di te, un poco sia stato liberatorio, perché parlarne aiuta.
    quindi prendi il meglio da questa tua esperienza negativa delle curiosità meschine, prova a pensare che ti hanno spinto a parlarne in pubblico, e questo forse può farti bene.

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