comunicazione · LETTURE · Opinione

Codivisione compassione con passione

Da Wikipedia

La condivisione è l’utilizzo in comune di una risorsa o dello spazio. In senso stretto si riferisce all’uso congiunto o alternato di un bene finito come ad esempio una residenza. È anche correlato al processo di dividere e distribuire. Oltre a questi usi ovvi, che possiamo osservare nell’attività umana, vi sono altri esempi che si possono trovare in natura. Quando un organismo si nutre o respira, gli organi interni sono costruiti in modo tale da dividere e distribuire l’energia in ingresso e rifornire le parti del corpo che ne necessitano. In senso lato si può riferire al libero uso di un bene, come un’informazione.

La compassione (dal latino cum patior – soffro con – e dal greco συμπἀθεια , sym patheia – “simpatia”, provare emozioni con..) è un sentimento per il quale un individuo percepisce emozionalmente la sofferenza altrui provandone pena e desiderando alleviarla.

Come potete notare scorrendo le pagine del mio blog spesso decido di condividere post di altri autori, di ribloggare insomma.
Lo faccio perché c’è chi riesce a scrivere ciò che sento o penso meglio di me, perciò, oltre a condividere il suo pensiero, do voce al mio nel modo che ritengo più appropriato.
Navigando nell’immenso web leggo di frequente altri autori e, incontrando argomenti sui quali vorrei esprimermi in egual maniera, mi piace presentarli nella mia piccola vetrina per farli conoscere, diffonderli o condividere l’idea esposta. 

Talvolta condivido anche opinioni non conformi al mio pensiero che, però, meritano attenzione; perché è fondamentale considerare diversi punti di vista e magari vedere o capire particolari che ci sfuggono. Credo che questo possa servire per non restare intrappolati in certe convinzioni pregiudiziali senza conoscenza diretta dei fatti.

Infine, poiché non azzardo recensire pubblicazioni, giacché fatico a essere super partes, offro altresì letture di racconti e, talvolta, poesie che mi sfiorano l’anima. Succede infatti di posare gli occhi sopra sentimenti altrui in perfetto accordo con i miei, seppur melanconici o sofferti. E qui entra in gioco l’empatia e la compassione che, come già scritto altrove, è un sentimento affatto negativo ma di più profonda partecipazione nonostante l’autore sia pressoché sconosciuto.
D’altronde la scrittura è, insieme alla musica, principale strumento di comunicazioni emotive che fanno vivere con passione.

condivisione
Condivisione con gusto e passione. Guarda che facce…

😀

10 pensieri riguardo “Codivisione compassione con passione

  1. Gent.ma Evaporata, posso umilmente e sommessamente portare alla Sua cortese attenzione lo spiacevole fatto che in calce ai Suoi post non compare l’ altrove onnipresente pulsante denominato “Ripubblica” ?

    Così la vedo dura ! 😉 Eheheheh…

    In merito a ciò, io sono una contraddizione che cammina. Completamente incapace di condividere alcuna cosa sul piano materiale (con mia moglie – e sono 30 anni che stiamo insieme – non condividiamo nemmeno il letto), sono invece quasi ossessionato dalla condivisione del pensiero, della conoscenza, di qualsiasi “opera dell’ ingegno”.
    Materialmente non è che sono tirchio, sia chiaro… anzi. Solo che quello che è mio (quel poco che ho), è mio e basta. Magari lo regalo, ma è praticamente impossibile che qualcun altro ne fruisca allo stesso tempo.
    Dall’ altro lato, invece, se qualche cosa mi interessa e/o mi stimola a livello intellettuale comincio immediatamente a “fare rete”: la mia vita sociale nel “mondo fisico” è molto ma molto ridotta (sono un orso), quindi mi è più facile sapere già a chi interesserà cosa. Lì la condivisione parte automaticamente. E’ poi lo stesso motivo per il quale in rete tendo a scrivere commenti lunghi come post e post lunghi come saggi: il desiderio è quello di dire, spiegare, raccontare il più possibile (anche di me, nonostante in fondo sia un tipo riservato)… se riesco a far passare un’ emozione almeno similmente a come l’ho vissuta io, sono soddisfatto. E si, sono anche capace di compassione. Già scritto altrove, dicono di me che sono “freddo”. Ed è vero, ma freddo non vuol dire cinico. Gli stati d’animo altrui li sento e li capisco tutti, spesso li faccio miei… l’ unica cosa è che durante il processo di acquisizione riesco a mantenere la testa a posto.

    Piace a 1 persona

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