Nel nese di giugno del 2014 scrissi questo post.
Rileggendelo oggi non riuscivo a ricordare a chi fosse dedicato.
Mi sono chiesta chi poteva essere questo mio fidanzato così importante da meritare un post dedicato ma, soprattutto, come mai l’ho dimenticato?
Per fortuna i commenti sotto la pagina mi sono venuti in aiuto: non era dedicato ad un fidanzato, ma a un’amica.
Non ci ho pensato a fondo perché, conoscendomi, so che non avrei scritto ed esposto pubblicamente un sentimento nei confronti di un uomo.

“Sai che adesso i campi di lavanda sono tre?
Sì, c’è n’è uno nuovo sopra ai due che avevamo visto nascere.
Nel frattempo quelli in basso sono cresciuti, la lavanda quest’anno è fiorita e ha colorato la terra proprio come volevi fotografarla tu. E c’è persino una bicicletta colorata di lavanda.

Ma dopo quella prima e unica gita che avevamo fatto insieme qualche anno fa, non sono più riuscita a portarti sulle mie colline.
E dire che le avevi ammirate con occhi incantati queste colline, e anche promesso a quei ciuffetti di lavanda ancora verdi di tornare per estasiarti nel momento del massimo splendore.
Ecco…lo splendore c’è stato, io l’ho contemplato pensando a te. Ma adesso è passato, e dovremo attendere un altro anno prima che ritorni.
E chissà tu dove sarai.
Perché la mattina, quando apri gli occhi, non mi pensi e non hai più in mente me.

Però ti capisco, devi scappare dalla malinconia. Serve gente allegra per non dolersi.
Comunque io ti penso sempre, anche se tu non lo sai.”