Opinione

FERRAGOSTO CON PASSIONE FERRAGOSTO COMPASSIONE

 

Oggi è ferragosto e come tutti gli anni lavoro.

Questo significa che, per adesso, ho un lavoro e quindi sono tra gli italiani ancora fortunati.

Non avendo mai santificato le feste, anche il ferragosto per me è un giorno come gli altri quindi mi sta bene lavorare.

Qualora dovessi rimanere senza lavoro, essendo sola e senza nessuno cui provvedere, la mia situazione sarebbe meno drammatica di chi ha una famiglia da mantenere. Perciò potrei arrangiarmi con una vasta scelta di possibilità.

La prima, abbastanza difficile, trovare un altro lavoro simile a quello attuale.

La seconda, trovare un qualunque lavoro. Possibilità più accessibile poiché con un po’ di buona volontà e capacità di adattamento si riesce a fare quasi tutto ciò che è alla nostra portata, ovvio che non potrei lavorare alla Nasa nemmeno come donna delle pulizie perché credo che là gli addetti a qualunque mansione debbano avere preparazioni specifiche.

Ci sarebbe poi la romantica possibilità di abbandonare tutto ciò che mi sta intorno e partire per qualche meta lontana a fare chissaché, ma questo non rientra nel mio stile.

In ultima analisi potrei convertire i miei beni materiali in moneta sonante, spendere tutto in poco tempo (perché non ricaverei un grande capitale) in ciò che più mi fa godere e poi sparire per sempre. Oppure donare tutto a qualcuno o qualcosa che amo e ugualmente sparire per sempre. 

Tralascio ogni altra considerazione perché oggi il mio pensiero va ad una parte di lavoratori, che sono cronaca attualissima, per rappresentare coloro che si trovano in simili difficoltà.

Penso ai lavoratori dell’Ilva e ai cittadini di Taranto che devono scegliere tra morire avvelenati e morire di fame. Penso a loro perché, in tutta onestà, non so che cosa augurargli se non: che il cielo vi assista.

Purtroppo, come sempre succede, qualunque scelta venga fatta, chi lavora per guadarsi da vivere perderà qualcosa. Come sempre vincerà la speculazione, l’avidità, il menefreghismo di chi ha permesso che si verificassero queste insostenibili circostanze in nome del mero sporco guadagno personale.

Ferragosto con passione per chi può.

Ferragosto compassione, non come pena ma come partecipazione verso chi NON può.

 

 

12 pensieri riguardo “FERRAGOSTO CON PASSIONE FERRAGOSTO COMPASSIONE

  1. Di una cosa non si parla : che fino 1995 l’Ilva era statale ( Italsider ) e 30 anni fa per qualche anno ho passato lavorando intere notti sui computer che controllavano il processo di fusione , e di tanto in tanto uscivo a fumare ai piedi delle strutture degli altiforni e , alla luce gialla degli altissimi lampioni, vedevo scendere miliardi di minuscole particelle di ferro e polvere di carbone ! per non parlare delle nubi nere prodotte dalle cockerie , e quelle rosse provenienti dagli stoccaggi di materiali ferrosi ! Eravamo a fine anni 70 e nessuno mai si è sognato di indagare sulla nocività provocata dall’Italsider .E questo succedeva anche a Bagnoli e a Genova ! Ora all’improvviso l’Ilva viene chiusa ( se dovesse succedere sarebbe la disfatta non solo per Taranto , ma per l’Italia intera : pensate anche all’indotto ! E Qui Prodest? Ai nostri AMICI Tedeschi naturalmente ! ( Già a fine degli anni 80 ci ‘fecero’ chiudere Bagnoli e Genova affermando che nell’Unione Europea la produzione era + conveniente se fatta nei paesi con le materie prime ! Ricordo i colleghi che operavano in Italsider cambiavano auto ogni 2 anni perche la corrosione in quell’ambiente era distruttiva per le lamiere
    .
    E allora Incoraggiamo il Governo a sostenere la sanificazione dello stabilimento
    anticipando parte del aggravio economico . E puniamo severamente TUTTE quelle persone che negli anni hanno taciuto : la Proprietà , il Management e sopratutto coloro che erano delegati dal popolo Italiano ad effettuare controlli sistematici ! Eh no ! cara Nadia ! Bisogna sopratutto sostenere i lavoratori dell’ Ilva e, parallelamente , Colpire duro i responsabili di tale situazione ,

    Gip e magistrati avrebbero fatto meglio a lavorare collaborando in segreto con il Governo senza fare troppa pubblicità ( come spesso accade ) alla loro opera e non incrinare gli interessi del popolo che , dicono , di difendere.

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    1. Ecco, quello che hai scritto credo siano le parole più sensate. Infatti, come vedi io non conoscendo la materia mi sono affidata al buonsenso di chi deve portare avanti la difficile diatriba, ossia il “cielo” perché negli umani il buon senso è al servizio del dio denaro. Penso che quasi tutte le strutture industriali e, comunque dove si producono scorie, inquinino, ma credo anche ci sia la possibilità di mettere ogni azienda in sicurezza, sia per chi lavora dentro sia per l’ambiete e chi lo abita. Ovvio che questo costa tanti soldi ed è il motivo per cui si verificano queste situazioni pressoché insanabili perché nella bagarre che mettono in atto tutti quanti, alla fine non si risolve niente.

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  2. Purtroppo tutti i nodi vengono al pettine e vengono pro pio quando sembra che le possibilità di migliorare sono illusorie dato la crisi globale, che poi globale è solo per i lavoratori e quelli che non hanno niente da sempre ora ancora meno….. che dirti i ricchi e benestanti non pensano oggi e poi domani e l’altro che a ingolfarsi di pesce e riempirsi la pancia (ma lo sanno che è tutto inquinato?) e che i tumori non guardano il portafoglio?????

    Buon ferragosto lavorativo,il mio è un giorno uguale a un altro ,anzi oggi ho fatto la marmellata di prugne ,per me è festa anche così, sapendo purtroppo che c’è chi sta peggio e il futuro pure…. ;(

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  3. Qualcuno anni fa disse a mio cugino: “Preferisci continuare a lavorare in fonderia alla Piaggio o morire di fame?” e lui prontamente: “Morire di fame, morire di fame!” Ha fatto il camionista, poi padroncino, ha avuto una vita modesta ma felice, faticosa ma appagante. E non è proprio morto di fame. Di diossina e di veleni vari invece si muore, senza tanti sofismi. Bisognerebbe aiutarli, questi poveri sconsolati operai dell’Ilva, a trovare la strada giusta uno ad uno. Meglio che morire di cancro o veder morire i figli e parenti. Sai Nadia, non ti preoccupare: Ferragosto è un po’ come Natale: a chi ha le corde giuste certi pensieri si svegliano.

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    1. anch’io preferirei morire di fame, ma purtroppo è difficile spiegarlo a chi sta da una vita in fonderia accecato dal liquido reovente che cola a tonnellate per far crescere i conti in banca dei soliti noti.

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  4. Nadia , mi meraviglia questo week di riflessione negativa ,anzi , di crisi fantozziana ! A te , che con i tuoi argomenti mi provocavi stimoli positivi ed idee propositive , avevo riposto l’ appoggio per prossime ed eventuali catastrofi psico-gastro-sentimentali ! Dopo avermi risollevato il morale per non essere il solo in valle padana il giorno di ferragosto ,mi vieni a ricordare che , proprio oggi, esistono problemi socio-politici gravissimi ! Anche oggi , dopo 2 mesi di silenzio forzato ( da parte mia ) , stimoli i miei più biechi sentimenti nei confronti dei politici ? Non c’e pace tra gli ulivi … per chi non la vuole ! Ritorna , ti prego a : TI AMO , se puoi . Altrimenti sfogati pesantemente , che è il sistema migliore , con chi o cosa non ti permette di essere l’ @Evaporata che Seguo con passione!

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