Opinione

Storie di gente comune

Siamo abituati e quasi assuefatti alle notizie riguardanti guerre, omicidi, stupri, pestaggi da branco, varie schifezze compiute da politici, governi, ecc., insomma: le atrocità di tutti i giorni. Ma, ogni tanto, arrivano notizie che non sono proprio peggiori delle altre, però sono nuove botte in testa. La prima è pesante se pensiamo che proviene da un ospedale rinomato, la seconda è  agghiacciante per la dinamica della disgrazia che racconta.

Leggete ciò che è accaduto all’Ospedale San Donato di San Donato Milanese:
“Dopo i gravi disservizi che avrebbero interessato il terzo piano del padiglione “Iceberg” tra la notte del 5 e il 6 e domenica 7 dicembre. Sotto esame sono finite le modalità con cui è stata gestita l’assistenza infermieristica in reparti ad altissima complessità, come la Medicina ad alta intensità, la Medicina di cure intensive e l’Admission room, affidata a una cooperativa esterna accusata di essere priva delle competenze necessarie.

La scelta sarebbe stata presa dall’amministratore unico Francesco Galli, che ha rassegnato le dimissioni, nonostante le riserve espresse dal personale interno che aveva sconsigliato il ricorso a operatori esterni vista la delicatezza delle condizioni dei pazienti. Secondo quanto emerge da mail interne circolate tra sabato e domenica, gli infermieri della cooperativa avrebbero commesso errori tali da determinare “situazioni ad elevatissimo rischio per i pazienti”.

La seconda notizia riguarda un incidente stradale avvenuto il 6 dicembre sull’autostrada A5 Torino-Aosta, che è costato la vita a una neonata.
“Un furgone ha tamponato l’auto su cui viaggiava la bambina insieme alla madre. Il conducente del mezzo si sarebbe inizialmente fermato, per poi allontanarsi senza prestare soccorso.

Secondo quanto emerge dalle indagini, la dinamica dell’incidente sarebbe molto più complessa di quanto apparso inizialmente. La piccola viaggiava insieme alla mamma a bordo di una Fiat 500X in direzione Aosta. Il tratto autostradale era ben noto alla donna, che percorreva abitualmente quella strada.

Tra gli svincoli di Settimo e Volpiano, poco prima delle 20, la donna ha perso il controllo del veicolo, a causa del tamponamento, andando a impattare contro un palo e un albero, per poi terminare la corsa contro una siepe. La piccola è stata sbalzata fuori dall’abitacolo insieme all’ovetto finendo sull’asfalto.
Gli inquirenti stanno cercando di identificare il conducente di un terzo veicolo che, secondo le ricostruzioni, avrebbe investito la neonata dopo che questa era finita sulla carreggiata insieme al seggiolino che, forse, non era agganciato correttamente al sedile.”

Qui non si parla di guerre, di situazioni di disagio sociale o mentale, di politici corrotti e assettati di potere, ma di gente comune, gente come noi…

21 pensieri riguardo “Storie di gente comune

  1. Aggiungiamo una terza pessima notizia: “Roberto Palumbo, ai domiciliari il primario del Sant’Eugenio arrestato mentre intascava 3mila euro”

    “il primario di nefrologia avrebbe sfruttato la propria posizione per indirizzare i pazienti a effettuare la dialisi esclusivamente presso le cliniche nelle quali aveva interessi”

    Persone di merd@ che sfruttano debolezze e malattie altrui per arricchirsi in modo indebito.

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  2. Notizie come queste sono un pugno nello stomaco: una persona quando deve andare in ospedale s’aspetterebbe d’essere seguito con competenza e professionalità e si ritrova magari, come in questo caso, affidato a persone senza competenze. Ma dov’è finita la buona sanità?
    E per quanto riguarda la seconda notizia spero che trovino presto sia chi è scappato senza essersi fermato a prestare soccorso che chi ha investito quella povera bimba. Un esserino innocente, forse con qualche colpa anche da parte della madre, non c’è più e merita giustizia!

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  3. Come quando sento di quei genitori che dimenticano il figlio in auto.. accade di tutto ma, come sottolineava 2101fugadapolis, può morire il vicino e lo sapremo, forse, tra una settimana o più. E’ l’assurdo che prende le forme della normalità e agghiaccia il pensarci, ma poi giriamo pagina, combiamo canale, leggiamo altri blog..

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  4. La cosa che mi dà da pensare è il paradosso che si è creato con la diffusione massiva delle notizie di qualsiasi genere. Non che sia un male in assoluto, ma passiamo più tempo a farci coinvolgere da fatti a noi completamente estranei che a concentrarci su quello che succede vicino a noi. Uno sta lì a preoccuparsi di quello che succede a Gaza (per esempio) e non si accorge che la vecchietta che abita due piani sotto a lui è morta da una settimana e nessuno lo sa. Ecco, questo mi inquieta.

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  5. No guarda, sono senza parole. La prima notizia tanto per cambiare fa parte di un degrado sanitario non indifferente e dove a rimetterci c’è la povera gente cha ha bisogno di cure, si finisce in ospedale per curarsi e salvare la propria vita e invece ci pensa qualcun altro a farci correre rischi anche mortali, davvero inconcepibile! L’altra notizia agghiacciante più che mai perché è un insieme di disattenzioni da parte di coloro coinvolti madre compresa, dove vi ha rimesso la vita una creatura innocente a tutti gli effetti. Due notizie che sono delle vere mazzate in testa, non posso che darti ragione!

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  6. Da una parte la ricerca di un risparmio o un taglio dei costi dovuto alla mancanza di fondi, sempre che non ci sia sotto qualcuno che i fondi se li è intascati, dall’altra la colpevole disattenzione di tutti, presumo anche della madre, purtroppo…

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  7. … I governi non sono che espressione della società che li elegge. Se abbiamo di questi governi ci si può solo chiedere cosa non funziona nella società : il degrado della sanità pubblica, il suo progressivo smantellamento è sotto gli occhi di tutti. Se i politici perseverano in questa politica è perché non c’è una maggioranza di cittadini che ci si oppone.

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