Opinione

Se per caso cascasse il mondo

A Pavia e provincia (dove io abito), non se ne accorgerebbe nessuno perché il popolo è impegnato a seguire, commentare, accusare, assolvere, condannare, e magari mettere al muro, qualcuno che abbia in qualche modo messo piede a Garlasco.

Da diverse settimane l’omicidio di Chiara Poggi è quotidianamente sulla prima pagina del giornale locale e, negli ultimi giorni, c’è un’esplosione di post in qualunque social network.
In un mondo dove i processi li fanno i programmi tv spazzatura e i social network, nessuno è più al sicuro, nemmeno quando è morto.
Già, perché qualcuno pensa che pure la vittima abbia la propria parte di colpa.

23 pensieri riguardo “Se per caso cascasse il mondo

    1. Come sempre abbiamo lo stesso pensiero…purtroppo, in questo caso…
      E, come è successo in tempo di pandemia con i fenomenali virologi, ora tutti gli avvocati e investigatori sono divi da serie tv. E poi lo schifo proprio dei conduttori dei programmi che hanno orgasmi multipli quando possono sputtanare chiunque.

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      1. Sono dell’opinione che i morti debbano riposare in pace. Ma quando vedo queste cose vorrei che potessero tornare in vita, anche solo per prendere a calci in culo chi si approfitta di loro.

        (ecco, questa potrebbe essere un’idea per un libro 😉 ).

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  1. La provincia purtroppo è sempre stata così. Adesso con i social e i media che amplificano il fenomeno, i pettegolezzi da mercato sono diventati protagonisti dei talk show. Che, guarda caso, fanno ascolti enormi.

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  2. Non ti si può dare torto, è davvdero tutto pazzesco questo accanimento mediatico, non esiste neanche il rispetto per la famiglia e per quella povera ragazza che è deceduta in così giovane età e in maniera così cruenta!

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