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Compleanni defunti, i miracoli di FaceBook

Su Facebook c’è l’usanza di celebrare feste e anniversari dell’aldilà. Continua più arzillo che mai il fenomeno degli auguri di compleanno a defunti, magari da decenni, che vengono ricordati con affettuosi omaggi esprimendo parole di grande affetto e rammarico per l’annosa assenza.

Si legge infatti: “Ciao mamma, oggi sarebbero stati 98”, “Nonno mi manchi tantissimo, auguri per  i tuoi 114 anni”, “Amico carissimo, non ci vedevamo da 52 anni, ma ora sei sempre con me”.

Pensieri grondanti lacrime e dolore accompagnati da amorevoli immagini tutto cuore anche per la festa della mamma, del papà, del nonno, dello zio, del cugino e della suocera defunta.

Parenti e amici ormai nell’ossario, che in vita non erano mai stati considerati neppure di striscio, con l’avvento dei social network si trasformano in angeli sempre presenti nelle pagine dei vivi.
Mentre, al cimitero, si torna nel dimenticatoio reale: tombe in stato di totale abbandono che ospitano quegli stessi parenti compianti accoratamente on line.

Insomma, non fiori ma tanti

Rincuora comunque l’ormai nota certezza che, a differenza degli umani, il network non dimentica i propri defunti: i profili restano per sempre.

42 pensieri riguardo “Compleanni defunti, i miracoli di FaceBook

  1. Ciò che rende il tutto così idiota è il fatto di doverlo rendere “pubblico”.
    Finchè uno “commemora” per cazzi suoi, anche facendo cose strane tipo mandare un SMS di auguri al numero (disattivato) del suo parente defunto anche dopo anni ed anni dalla sua dipartita, va pure bene. Il problema è quando ci si espone agli altri (cosa che succede nel caso di cui racconti).
    A che serve ? Che senso ha ? Boh.
    Comunque FB è una chiavica senza limiti. A prescindere. Non riesci a cancellare definitivamente un account manco se preghi in aramaico. Mentirei se dicessi di non avere un account (ne ho due anche se non li uso): ho tentato di eliminarne uno ma non c’è verso. Si tengono tutto. Devo provare a postare qualcosa di veramente volgare, offensivo e politicamente scorrettissimo: magari qualche anima pia lo segnala e almeno disattivano tutto. Il problema è che vista la merda che c’è in giro, anche uno zoticone come me fa fatica ad inventare qualcosa di veramente brutto… 😉

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      1. Inutile, non c’è verso. D’ altra parte mi sembra sia scritto fra le mille clausole che uno di solito non legge quando apre un account: quello che pubblichi resta lì. Non diventa “loro”, ma non è nemmeno più del tutto “tuo”. Siamo noi che dobbiamo stare più attenti…

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  2. Mah che dire? Siamo allo sbando totale e comunque social o non social, ho sempre pensato che le persone meritano il giusto rispetto ma quando sono vive e non da morte, è inutile appunto mettere messaggini commiserevoli sui social quando poi non vi è stato il giusto affetto e attenzioni quando erano vivi e vegeti. Buona serata Nadir 🪻

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      1. E’ vero! Mia mamma è morta nel 2009 e nel 2014 ho dovuto pagare 350 euro di tasse che, secondo l’agenzia delle entrate, lei non aveva pagato nel 2006. Ho provato a fare ricorso, ma mi hanno sfanculato e ho pagato.

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  3. Sono perfettamente d’accordo (e il post è anche molto divertente), ma mi pare di ricordare che ci fosse la possibilità di dichiarare, mentre si è ancora in vita, che fine vuoi che faccia il tuo account quando crepi. Se non dichiari niente, forse il profilo resta lì, ma se vuoi che sparisca i parenti vivi possono chiedere di rimuoverlo. C’è poi anche l’opzione dell’account “commemorativo”: resta lì, e la gente ci piange sopra. Non so se le cose stiano ancora così perché uso Facebook prevalentemente per archiviare foto, link e articoli che mi potrebbero essere utili in un secondo momento. So solo che una volta, cercando non so perché di metter mano alle impostazioni, mi si è aggrovigliato il cervello.

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    1. Sì è vero, infatti un paio di anni fa FB mi ha chiesto che cosa volevo cancellare il mio account in caso di morte e io ovviamente ho risposto affermativamente, però deve esserci poi qualcuno che dichiara la mia dipartita.

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      1. Anche io ho fatto la stessa scelta, ma nel mio caso, anche se nessuno avvisasse del mio tiro di cuoia, la privacy è impostata su “solo io” e nessuno può scrivere sulla bacheca, perciò chissene!

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      1. Sì, sì, per quel che ricordo, confermo!!!
        Ma, come se non bastassero i “propri” defunti usati a scopo di lacrimuccia, ci sono tante celebrità tra attori, scienziati, filosofi, letterati, campioni di baseball, briscola, idraulici, gommisti, dentisti, giardinieri, artisti di varie arti, camionisti, benzinai, sarte, infermieri, laringoiatri…

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  4. Ma i defunti dove sono? In realtà neanche al cimitero. Io non ci vado quasi mai .
    le celebrazioni su fb sono ridondanti e spesso non sentite . Sono anche una che preferisce tenere come sacre le proprie emozioni che riguardano situazioni particolari e quindi non le condivido mai pubblicamente .

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