14 pensieri riguardo “Non è solo geometria

  1. Ho giusto letto i commenti e, senza aver fatto ricerche, ti dico la mia. L’eccentrico è un anticonformista con uno stile personale, non necessariamente un disagiato dal punto di vista psicologico. A me non pare nemmeno un termine negativo. L’importante che lo sia per spontaneità e non per un atteggiamento ricercato. L’eccentrico può essere un originale, uno che anticipa i tempi, una figura adatta alla moda, al design o alla pubblicità.

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    1. Facendo ricerche di immagini associate alla parola “eccentrico”, ho trovato varie figure con descrizione precisa del termine riferita alla geometria, ma anche e fotografie di personaggi come David Bowie e Salvador Dalì evidentemente considerati tali per la loro mente geniale. Pare che anch’io sia eccentrica, peccato mi manchi “quel tocco di genio”. :-/

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      1. Be’, non voglio fare il ruffiano… forse hai notato che non sono un frequentatore costante del blog e ancor di più dei social. Tuttavia tu sei indubbiamente una delle persone che lasciano il segno e che se non avessi vincoli vorrei sicuramente conoscere personalmente.

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      2. Dirotti che qualora ci fosse ruffianeria nelle tue parole sarebbe comunque consolatoria per me, ma so che non è così perciò le conservo per i momenti in cui mi considero una mela bacata male.

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  2. Eccentrico! Chi era costui?
    Pur non possedendo solide nozioni di sociologia o psicologia, mi è di fondamentale aiuto l’esperienza di meccanica.
    Ponendo su un apparecchio rotante, mettiamo un tornio, un oggetto che comprende un elemento eccentrico, potremmo osservare che durante la rotazione le parti concentriche evidenziano solo in parte il movimento rotatorio, mentre la componente eccentrica salta all’occhio immediatamente, anche se questa sua deviazione dall’asse di rotazione è minima.
    Traslando questa immagine nell’ambiente umano, si potrebbe definire l’eccentricità come un aspetto del comportamento sociale che, per scelta o per inclinazione, non si conforma al resto delle azioni vincolate a un unico prevedibile centro comune (o senso comune, o comune sentire).
    Come nel caso dell’oggetto rotante sul tornio, l’eccentricità è qualcosa che si impone alla vista, e in più di qualche caso disturba chi non ama i percorsi prevedibili. Costoro amano accarezzare senza rischi un corpo moderatamente rotante, in cerca di sensazioni confortevoli al punto di diventare familiari. Va da sé che la scoperta di un elemento eccentrico, generalmente nascosto alla vista per almeno mezzo giro, è spesso fonte di inconvenienti, dai più banali come una sgradevole deviazione dall’uniformità, fino a quelli più gravi che arrivano fino al rifiuto in toto dell’oggetto/persona eccentrica.
    Va detto inoltre che una persona “eccentrica” di solito (“di solito” sarebbe comunque un ossimoro i questi casi) presenta più eccentricità, mai ripetitive, altrimenti si scivolerebbe nel cliché, il che la rende quanto mai imprevedibile.
    La rotazione concentrica è assimilabile allo stile di vita accettato, agli stili e alle mode del momento, allo svolgersi di una vita giorno dopo giorno, a ritmi (cicli) scanditi da calendari sociali e anagrafici, e la maggior parte delle persone si sforza di avvicinarsi il più possibile all’asse di rotazione, quello dove non ci sono tensioni centrifughe, le tensioni che tentano sempre di staccarle/emarginarle dal corpus sociale che nell’immaginario comune rappresenta il migliore dei mondi possibili.
    La persona eccentrica è quella che non possiede un animo monolitico, ma anzi è composta da elementi psichici differenti per forma e densità. Durante la rotazione della vita questi si spostano, e trovano la loro posizione instabile a seconda del momento (come elemento temporale e fisico), allontanandosi così dal centro ideale, ma ideale solamente per chi ama lo zero come valore vitale.
    🙂

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    1. Caro Stelio, tu mi conosci bene perciò non fatichi a trovare la mia eccentricità. Ti scriverò per raccontarti i dettagli degli accertamenti effettuati sulla mia crapa dalla commissione medica, è chiaro che non sono come David Bowie né Salvador Dalì quindi resterò una mediocre mente fulminata.

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  3. A me gli eccentrici sono sempre piaciuti: sono fuori dal centro, sono originali, stravaganti, non sono noiosi e chi se ne frega se gli psichiatri non li considerano normali, sempre che la normalità esista o significhi qualche cosa. Inoltre, se c’è una categoria che proprio non dovrebbe scagliare la prima pietra è proprio quella degli psicologi e degli psichiatri che mi sembrano meno “normali” dei loro assistiti, a partire da Freud.

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