L’altra sera passeggiavo sulla strada centrale del mio paesello, una graziosa località termale dell’Oltrepò Pavese che vive di turismo estivo. C’era in corso uno dei tanti mercatini dell’usato, gente di ogni forma e colore; adulti, giovani, bambini con genitori, tante persone con cani, e anche piccoli gruppi di adolescenti in bighellonaggio selvaggio. Proprio due graziose ragazzine sui 10/12 anni stavano portando a spasso un simpatico cagnolino con regolare guinzaglio.
Tutto a posto quindi.

Giunte all’altezza della gelateria nel centro del paese, sul bel mezzo del marciapiede dove stavano transitando numerosi passanti, la creatura pelosa ha sentito il bisogno di depositare due delicati stronzetti di medie dimensioni.
Beh…se al cagnetto scappava proprio lì non si poteva certo pretendere che tenesse la cacca sino al parco che distava circa 200 metri. Il quadrupede non sente queste ragioni, la fa dove si trova: quando scappa, scappa!
E ci può anche stare.
Quello che proprio non ci sta è che le due soavi giovinette, con la massima noncuranza, abbiano atteso la fine dell’espletamento del bisognino e poi se ne siano andate senza batter ciglio, lasciando gli escrementi belli in vista e in pericolo di pestaggio da parte dei passanti.

Non so chi fossero le bimbette, ma io le ho richiamate per far notare che dovevano raccogliere la merce generosamente depositata. Loro, di rimando, hanno ignorato il mio richiamo e se ne sono andate tranquille fingendo di non sentire. Non ho perseverato nella mia disapprovazione onde evitare di essere scambiata per una pericolosa molestatrice di minori. Ma la cosa mi ha infastidita parecchio, se avessi avuto un sacchetto avrei raccolto personalmente la cacca e l’avrei buttata.
Viste le molteplici campagne atte a promuovere l’educazione padroncanina pensavo che, almeno quando si è palesemente sotto gli occhi di tutti, fosse ormai assodato che la merda di cane si raccoglie.

Premettendo che sono animalista convinta, dico che è non solo moralmente d’obbligo, necessario e doveroso insegnare ai nostri figli ad amare gli animali ma è anche altrettanto doveroso educare a rispettare il prossimo e il bene pubblico che è pure proprietà di loro medesimi.

Insegniamogli che quella cacca lì domani potrebbe proprio restare attaccata sotto le loro graziose scarpette griffate, e che nella merda ci si potrebbero trovare immersi sino al collo se non imparano innanzitutto il RISPETTO nel senso puro e semplice della parola.

Magari avevano finito i sacchetti…scherzo…non sopporto questi comportamenti ma non puoi insegnare ad un maiale a fischiare…temo lo faranno ancora… 😉
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Un’altra volta fagli una foto, alle stronzette, e poi divulgala…
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Non ero preparata perché c’era troppa gente in circolazione e loro sono sparite prima che potessi muovermi.
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Sono perfettamente d’accordo con te.
Mia nonna diceva che “chi da gallina nasce, in terra raspa” le due graziose bimbette sono la raffigurazione dei loro beneamati genitori che avrebbero dovuto insegnare loro la buona educazione e le regole, magari con l’esempio e la sorveglianza attiva fino a che non fossero stati certi che le loro figlie facessero il loro dovere.
Ciao, buon pomeriggio.
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Parole sacrosante. Appoggio il tuo pensiero su tutti i fronti!
Rispetto per gli altri prima di tutto.
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Odio pestare le merde ma alcune se lo meritano 😂
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Sì, sotto certi piedi bisognerebbe proprio farle scivolare di proposito. 😀
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