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CAPISCO PERCHE’ BERLUSCONI SI RICANDIDA

 

Ieri sera finendo tardi di lavorare, sulla via di casa ho notato una sagoma al margine della strada che mi faceva strani cenni, si trattava di un cinghiale che, abbastanza agitato, mi chiedeva chiaramente di fermarmi.  

Scesa dall’auto ho domandato se aveva bisogno di aiuto e lui, invitandomi a metterci al riparo da occhi indiscreti: “Ho un problema – dice – l’altro giorno sono inciampato in un pirla di un umano e mi è rimasta ‘sta schifezza infilata nella zampa davanti. Guarda che roba, mi vergogno come un ladro, mi aiuti a toglierlo per favore”.  Così mi sono fermata qualche minuto a far due parole per rilassarmi un po’, e siamo finiti nel discorso sulla moda.

Ogni estate escono frutti di stagione, non commestibili, che dobbiamo obbligatoriamente masticare col cervello poiché ci vengono propinati a forza:

1 – Il tormentone canoro che frantuma orecchie e pazienza.

2 – Il gossip sul gioco delle coppie che possiamo ignorare evitando letture pericolose per la salute mentale.

3 – La bevanda sturalavandini che bisogna conoscere per frequentare le varie movide quotate sul mercato del tacchinaggio massiccio.

4 – L’orpello obbligatorio per essere “trendy”.

Proprio dell’ultimo voglio parlare perché quest‘anno è tra i peggiori dopo il terrificante bracciale per l’equilibrio che, tre estati fa, ha portato fortuna al furbetto di turno che lo ha rifilato ai boccaloni.

Quest‘anno invece spicca, come un triste ex voto al polso di quasi tutti gli umani provvisti di arti superiori, il braccialetto in macramè di svariate forme e colori. L’oggettino in sé non è nemmeno sgradevole, quel che pare invece repellente è il contagio furioso che ha colpito indistintamente maschi e femmine di ogni ceto sociale, età, cultura, professione, missione, orientamento sessuale politico religioso e, se potessimo ancora corrompere il suo maggiordomo, scommetto che salterebbe fuori anche il Papa.

Non sono esperta di moda né pongo domande su tendenze fugaci di qualunque genere, se una cosa mi piace la prendo punto e basta. Mi affido al buongusto personale e al senso estetico che, senza falsa modestia, ho abbastanza spiccato. Per questo motivo osservo il bello e il brutto che mi gira intorno, infatti negli ultimi mesi ho notato i graziosi braccialetti su altrettanto graziose ragazzine dal polso esile e leggiadro armoniosamente ornato col nastrino di vari colori. Fin qui tutto bene, i ragazzi giustamente si bardano cavalcando le tendenze più svariate, a volte le inventano, a volte le distruggono finché  crescendo trovano il proprio look personale.

Un’immediata esplosione di cuoricini, farfalle, angeli, stelline e stellette macramè sboccia su donne, poi su uomini adulti, poi…ecco qui mi sono proprio stupita ed anche un po’ imbarazzata, cosa che non mi succede quasi mai anche in situazioni molto scabrose. Insomma ho avuto vergogna quando mi è apparso davanti una specie di troglodita grosso come un plantigrado marsicano col polso strozzato da quello spaghetto che spiccava tra la peluria scura a causa del colore fluorescente. Lì per lì mi sono chiesta quale punizione doveva scontare il tipo per mostrarsi con l’ornamento che, su di lui, appariva carnevalesco. Ma, l’altra sera, passando attraverso un programma condotto da tal Salvo Sottile, (personaggio televisivo anch’esso di proporzioni abbastanza orsesche), vestito con giacca e camicia impeccabilmente bianca dalla quale spuntava, ostentatamente spinto fin sulla mano, il famigerato nastrino in macramè tutto di cuoricini rosa: ho così avuto l’infelice spiegazione.

Io sono molto tollerante soprattutto verso la libertà altrui, soprattutto verso chi esprime se stesso agghindandosi come gli pare purché non offenda nessuno, ma Salvo Sottile con quel “sottilissimo” filo di cotone incollato a forza sui peli all’attaccatura della mano proprio perché diventasse impossibile ignorarlo è stato come un pugno nello stomaco. L’avrei perdonato se si fosse presentato in bermuda e infradito proveniente da qualche spiaggia, ma quel braccialetto volutamente messo in mostra per far capire che lui “c’è” mi ha fatto inorridire, perché non c’entrava un beato niente con la sua persona, il suo abbigliamento, il suo ruolo, la sua figura e la sua faccia da pirla che lanciava le interviste al comandante Schettino! E quindi, ultimamente, vedo dall’infante in carrozzella all’ottuagenario sempre in carrozzella contagiati dal virus del braccialetto di pizzo. Sono dappertutto, è un’autentica invasione, persino i manubri delle biciclette, delle moto, le gambe delle sedie e i tavoli ne sono affetti, si propagano velocemente anche nell’aria. Il povero cinghiale incontrato per strada mi chiedeva quindi di liberarlo dalla mostruosità che risaltava sulla zampa, perché non intendeva fare la figura dell’umano becero.

Concludendo questa frivola dissertazione, mi permetto di suggerire una breve sosta davanti allo specchio solo per evitare di mostrarsi in pubblico con addosso stonature troppo stridule.

I vezzosi fronzoli 2012

 

 

Questo invece è un piccolo campionario dei bracciali che indosso abitualmente, tutta paccottiglia di pochissimo valore con qualche pezzo un po’ pacchiano ma, si sa, la classe non è acqua e qualunque cosa diventa preziosa addosso alla persona giusta…e, modestamente, io la sono 🙂

 

 

 

 

 

 

 😉

Ah già, dimenticavo Berlusconi. Ha pensato di ricandidarsi perché se uno qualunque riesce a convincere tanta gente a rendersi ridicola, di certo lui riuscirà a raccattare abbastanza voti dalle stesse persone.

P.S.: Perdonate la sintassi assai grossolana, ma ho ritenuto doveroso renderla adeguata all’argomento 🙂  

 

13 pensieri riguardo “CAPISCO PERCHE’ BERLUSCONI SI RICANDIDA

  1. Purtroppo la gente insegue la moda, tanto quanto tenta di fermare la giovinezza… Penso anch’io, sia giusto lasciare a ognuno la liberta’di agghingarsi, tuttavia scongiurare sempre di apparire ridicoli. .Anche per la moda,a mio modesto parere, occorre frapporla alla ns personalita’evitando di seguire ad ogni costo usi che forse poco si confanno alla ns essenza…ibraccialettini in questione carini,ma quando la cosa e’troppo modaiola diventa cacofonica,quindi armiamoci di braccialetti rock, e dimentichiamoci di quel tonto di Berlusconi…bacio

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  2. Come sempre riesci ad essere perfetta. Tocchi argomenti profondi dando un taglio di falsa superficialità al discorso. Brava ancora una volta.

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  3. la partenza mi fa morire, sembra quasi che tu con quel cinghiale ci abbia avuto veramente a che fare 🙂 sul fatto che i ragazzi crescendo trovano il loro stile avrei da obiettare. Son proprio i 50enni che un anno si fanno briatori, l’altro dellavalli, e questo la dice lunga su quanta coscienza possieda il nostro popolo… Che i ragazzi sian coglioncelli ci sta, ma a vedere cosa succede per le strade direi che questa è diventata una nazione di coglioncelli

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  4. Cioè, modestamente io… lo nacqui! Per consolarti un po’, ho appreso la notizia da te: di quella cosa lì non sapevo nemmeno l’esistenza. Ma sono in altre faccende affaccendata, incazzata, presa e chi più ne ha…

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