Opinione

Insofferenza@vaffanculo.org

INSOFFERENZA@VAFFANCULO.ORG

Insofferenza n. 1

A prescindere dal fatto che a me il 25 dicembre (e feste associate) non dice nulla da parecchi anni, perciò lo vivo come un giorno qualunque facendo quello che mi pare perché è l’unica festa dell’anno in cui non lavoro. Mai come in questo dicembre vorrei essere lontana da ogni risonanza ripetitiva degli obblighi di assorbimento coatto di qualsivoglia tema natalizio.

Per svicolare da tutto questo potrei scegliere tra:

– chiudermi in casa senza accendere alcun media, ma non posso farlo perché minimo devo uscire per lavorare.

– decidere per il distacco dalla vita normale e nascondermi in qualche grotta sulle montagne vicine, ma non posso farlo perché morirei di freddo e di fame e poi potrei essere accusata di provocato allarme in quanto la sparizione darebbe inizio alle ricerche con cani e porci vari, come sta succedendo per le ragazzine scomparse (a prescindere dal fatto che essendo io sola al mondo e in età matura, magari mi cercherebbero con i cani da tartufo visto che ben pochi sarebbero interessati alla mia persona).

– chiudermi in me stessa ed ascoltare solo i suoni dei miei acufeni cronici. Cosa che già faccio, ma onde evitare di essere ricoverata al neuro ogni tanto devo dare segni della mia “presenza”.

L’alta considerazione che ho di me stessa m’impedisce di suicidarmi perché, nonostante il tempo passato a rimuginarci sopra, ancora non ho capito per quale recondito motivo sono capitata su questo pianeta dentro spoglie nelle quali per nulla mi riconosco.

Per il momento l’unica possibilità di sopravvivere è subire in silenzio e rassegnazione..

VAFFANCULO N. 1

Insofferenza n. 2

Il caos volutamente provocato ma disorganizzato e maneggiato in modo maldestro da persone che desiderano trovarci dentro solo ed esclusivamente il proprio tornaconto a scapito della popolazione, sia in ambito nazionale sia in piccole collettività dove a volte un solo individuo è obbligato a subire senza possibilità di scelta.

VAFFANCULO N. 2

Insofferenza n. 3

Poesia poesia sembra che non ci sia (da una vecchia canzone di Patty Pravo) e infatti non c’è.

Non c’è in tutte quelle banali, noiose, melense, insulse sequele di parole infilzate una accanto all’altra come spiedini mal cotti e indigesti.

Ogni tanto mi affaccio speranzosa alla finestra desiderando leggere una bella, vera poesia.

Una poesia di quelle che fanno palpitare, che arrivano dentro cuore anima e cervello.

E invece niente.

Dietro chi si definisce poeta trovo qualcuno che, convinto di essere veramente poeta, continua a sciorinare generosamente versi fastidiosi e inutili, triti e ritriti nemmeno buoni per far cantare i tre piccoli porcellin, che son tre fratellin.

Raccolgo per strada brandelli di giovani cervelli maculati dagli effetti delle moderne sostanze stupefacenti.

Sono le nuove generazioni.

Forse questi cervelli bucati sapranno scrivere migliori poesie.

Ma quelli bravi saranno comunque rari e non capiti. Peccato.

VAFFANCULO N. 3

…Tu chiamale se vuoi farneticazioni…

7 pensieri riguardo “Insofferenza@vaffanculo.org

  1. Il natale non lo sento più neanche io da circa tre anni e ci pensavo proprio questa mattina.Se ne parla anche qui in casa, mia madre dice che manca l’entusiasmo, mah…secondo me non gliene frega più niente a nessuno.

    La poesia è difficile da scrivere e non si ha più tempo e ora si preferisce più giocare con la WII che con le parole.

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  2. ehehe mi sento un pò a disagio a commentare in mezzo a tutte queste donne, però trovandomi d’accordo non posso che condividere gli apprezzamenti. 😉

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  3. Mi sento di associarmi alle tue insofferenze, essendo io però meno graffiante di te e a volte un po’ troppo morbida, ho reazioni diverse 🙂
    1- Ignoro le “feste” occupandomi delle solite cose ed apprezzo il fatto che i negozi siano tutti aperti anche la domenica, visto che regolarmente dimentico qualche pezzo di spesa. Certo che si fanno code infinite alle casse e bisogna armarsi di super pazienza.
    2- Pienamente d’accordo sul secondo punto. Riprendiamoci la nostra libertà!
    3- Diffido istintivamente di chi poeta si autodefinisce, apprezzo chi riesce a farmi emozionare o riflettere. Amo molti giovani sconosciuti che hanno qualcosa da dire e lo fanno coraggiosamente e creativamente, spesso in modo provocatorio. Quando scrivo qualcosa è perchè ho qualcosa dentro che urge per uscire e scriverlo mi alleggerisce.
    Un abbraccio

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  4. Molto stimolante,sei schietta come sempre ,e non si può dire niente sui tuoi “vaffanculo” …che chi più chi meno pensiamo tutti di mandare ,però non tutti sanno dirlo così bene..!!!

    PS: non so se hai letto mio ultimo post ,lì ho mandato un “Vaffa” allo space che mi ha rotto del tutto in questa versione impossibile da gestire ,ma chi come te sento sincera e stimolante verrò qui ( anche se ci conosciamo da poco )a leggerti e commentarti sperando di farti cosa gradita….oppure mandami un Vaffa… va …tanto per stare in tema…ahhaha così capirò di sicuro..ahahah
    ciaoooooooooo bye bye

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