Opinione

FIGA VS. DIO 10-0

Premessa: mi sento in dovere di specificare, (per chi si ritenesse offeso o turbato), che scrivere due parole come “figa” e “Dio” sulla stessa riga non significa voler essere blasfemi né mancare di rispetto ad alcuna fede religiosa.

Nei blog che curo sul mio sito tratto argomenti di vario genere, invento storielle buffe o ironiche, ogni tanto mi esibisco in narrazioni erotiche, spesso parlo di sentimenti, di abitudini e usanze che vedo osservando l’umanità. Non mancano i pensieri negativi nei confronti di comportamenti che non condivido e, qualche volta, mi piace calarmi nei panni dell’opinionista quindi azzardo anche esprimermi su fede, religione e Dio.

Mi prendo la libertà di comunicare quello che voglio, nei limiti della decenza e del rispetto verso chi legge, lasciando licenza di commentare senza censurare le critiche.

Critiche che potrebbero arrivare per l’argomento di questo post: avendo appena dichiarato che resto nei limiti della decenza e del rispetto il titolo potrebbe apparire contraddittorio. Naturalmente c’è una ragione se azzardo un enunciato così pesante.

Guardando i rapporti che vengono registrati riguardo il mio sito, le parole più ricercate sono: sesso, figa, cazzo, culo, pene, donne  senza mutande e altre amenità del genere, mai è menzionato Dio.

Considerando che le parole “figa” e “cazzo”, così esplicitamente scritti, non ci sono nei miei post mentre dio è presente più volte, deduco che i blog di maggior successo siano quelli che trattano argomenti erotici o addirittura pornografici.

Qualcuno penserà che ho appena dichiarato un’ovvietà. E’ vero, perché il detto “tira più un pelo di f…” non è nato per caso ed è certamente uno dei più realisti, ma l’ovvietà serve a chiarire il motivo del titolo, per qualcuno, troppo schietto e inclemente.

Altro dato saliente: da quando l’ho pubblicato, il top post della settimana è sempre “Estate senza mutande”.

Vero che un titolo azzeccato è fondamentale per il successo di qualunque opera dell’intelletto, ma non pensavo che le mutande, citate una sola volta in un unico titolo, battessero così facilmente Dio citato almeno in tre titoli.

Dunque signori miei, come potete costatare l’appello alla vostra tolleranza nei confronti di un accostamento sacrilego è giustificato dallo studio di questa mia banale indagine che potrebbe indicarmi quale tema proporre più di frequente per ottenere maggiore attenzione. Ma, ben sapendo che questo blog non entrerà mai in alcuna classifica di gradimento né diventerà famoso, me ne frego di quel “pelo” che attrae più di ogni altra cosa e vado avanti scrivendo ciò che mi passa per la testa nel momento in cui sta attraversando i miei pensieri.

Sempre, e comunque, fermo restando il fatto che in altre epoche, quando non era ancora tanto diffusa la pratica di disegnare murales, la scritta più vista sui muri era proprio “viva la figa” non “viva Dio”.

10 pensieri riguardo “FIGA VS. DIO 10-0

    1. L’ultima sana scritta che ho visto è di qualche giorno fa. Veramente spassosa, su un cassonetto della plastica c’era scritto con un pennarello “Lusing the skai with daimond” e sopra qualcuno aveva aggiunto: Non si scrive così asinaccio!
      Io e la mia amica ci siamo spaccate dal ridere.

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