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Neve e cioccolato

Pagina bianca da riempire con la frustrazione del: che cazzo faccio adesso?
Scrivo una bella storia?
Forse è la cosa migliore che posso fare, ne ho in mente tante…
Sono le 11 di sera, nevica.
Sono in una bella casetta calda e accogliente, non manca niente di confortevole, nemmeno il cioccolato.
Manca solo un altro essere vivente con il quale comunicare.
Un cane o un gatto sarebbero una meravigliosa fonte con cui scambiare affetto e coccole, ma non posso averne in casa.
Telefonare a qualche amico/a, e per dire che cosa? Come sto, come stai…cazzo stanno tutti di merda in questo periodo!
Quello che voglio in questo momento è un uomo che mi parli d’amore, senza necessariamente farlo.
Ho voglia di calore umano, un abbraccio, una carezza, qualcuno che mi prende per mano e guarda con me la neve che scende fuori dalla finestra.
Vorrei pensare che questo è il mondo fuori, nevica e basta e noi siamo qui al caldo a guardare il bello del paesaggio imbiancato.
Ma so che non è così.
Purtroppo.
So pure che se fossi qui a fare quello che desidero e che mi rende serena, me ne sbatterei del fatto che fuori non sta soltanto nevicando, forse…forse…no
Carla mi ha detto sentiamoci stasera così facciamo due chiacchiere, Patrizia mi ha proposto di uscire a bere una cosa insieme, Laura voleva vedere un dvd insieme, Chicco mi ha invitata per una pizza…nisba, ho detto no grazie stasera resto a casa a…? Ho detto una cosa qualunque.
E adesso sto qui a menarmela perché non so fare altro.
Sono un’artista del tormento mentale, (volgarmente dette seghe mentali). Ma ritenendomi una persona intelligente e presuntuosa non posso dire che le seghe mentali sono il mio passatempo più utilizzato in certi momenti.
Sai qual è uno dei miei più grandi desideri?
Possedere l’anello di Re Salomone per poter parlare con gli animali.
Questa sera difficilmente ne incontrerei qualcuno, ma domani camminando in collina potrei incontrare sicuramente un corvo o una cornacchia.
Buongiorno signor corvo come va?
E’ dura cara Nadia, non vedi che è tutto gelato. Quando non nevica c’è la galaverna che è anche un bello spettacolo, però a noi qualche fastidio lo procura: non si mangia da una settimana.
Oh signor cinghiale dove sta andando così di fretta?
Mavaammoriammazata và! Tra i cacciatori e l’inverno che rompe l’anima ti ci metti anche tu a far domande sceme.
Di scoiattoli nemmeno l’ombra, ovvio sono in tana con le loro provviste e non si muovono di certo.
Toh che cosa ci fa un gruppo di fagiani proprio vicino al fosso in prossimità del ciglio della strada?
Secondo te che cosa ci facciamo qui come dei deficienti allo scoperto e visibili a tutti?

Forse è meglio che torni in un altro momento, non è giornata per chiacchierare con gli animali.

Vabbè dai, mangio un tot di palline Lindt ripiene di ogni sapore e poi scrivo la storia.

Ho capito che è meglio se sto zitta.

4 pensieri riguardo “Neve e cioccolato

  1. Ti conosco attraverso commenti fatti da amici che abbiamo in comune,qui leggo un post molto vero ,attuale crudo che entra nel tuo io e lo condividi,mi piace ,sono una istintiva che legge e incamera poi le emozioni per poi coinvolgere un po della mia vita fatta di poche certezze ma di molte esperienze di vita che mi coinvolgono a vedere l’altro/a in un legame fatto di queste cose ,non mi serve altro che la sincera condivizione per essere viva e sempre vera ancora ,come interpreti bene nella tua ultima frese,”non fanno male”.
    Buon incontrarci spero allora ciao

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  2. La neve, che dalle mie parti scende raramente, la vivo come un’immagine di allegria.
    Qui la leggo come una completa solitudine quasi che ti tenesse fuori dal Mondo.
    Comprendo le tue sensazioni perchè somigliano a quelle mie in tante giornate in cui mi ritrovo a fare i conti solo con me stessa.
    E, di fuori, non scende nessun fiocco di neve!!
    Capita e sono momenti di riflessione, che alla fine non fanno male.
    Un abbraccio

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