Opinione

Facebook dall’oltretomba

Quotidianamente vedo il grande fervore col quale tantissimi utenti di vari social postano minuziosamente esperienze riguardanti la propria salute inserendo bollettini medici aggiornati a cadenza maniacale, con immagini, descrizioni professionali delle loro malattie, esiti diagnostici precisi e documentati, radiografie, ecografie di feti e organi interni. Ultimamente poi è il bollettino covid a farla da padrone, visto che ormai lo stanno prendendo tutti.
Anche semplici malesseri come emicrania, ciclo mestruale, unghia pesta, brufolo purulento, lingua felpata, ragadi anali, e altre notizie che io non riuscirei neppure a immaginare vengono ostentate con passione, non su un blog personale, ma sul social più popolare del mondo.

A tal proposito c’è un’idea che mi razzola in mente da tempo, (ma probabilmente qualcuno ci ha già pensato), credo avrebbe discreto successo un’applicazione che offra la possibilità di pubblicare filmati post mortem a ciclo continuo per documentare il processo di decomposizione e putrefazione del proprio corpo.
Avremo bare speciali dentro le quali inserire smartphone inesauribili che lanceranno il materiale necessario a testimoniare le fasi del nostro disfacimento.
Ci si sfiderà per dimostrare la maggior grazia con cui le nostre carni saranno elaborate dai batteri che il corpo genera e, ovviamente, non sarà esclusa la possibilità del ritocchino per far apparire il colore dei tessuti marciscenti più accattivante, la leggiadria con cui ci dissolviamo e la perfezione delle nostre ossa.

La sposa cadavere potrebbe essere testimonial

La riservatezza è ormai un vocabolo senza alcun significato perché non trova posto neppure nelle mutande di chi s’è fatto le protesi ai glutei.

Sono finiti anche i bei tempi in cui sui social giravano immagini di culi, cazzi e tette naturali.

Io, comunque, mi porto avanti: ho già pensato al mio avatar versione “aldilà”

23 pensieri riguardo “Facebook dall’oltretomba

  1. C’è già chi ha elaborato un’applicazione che registra il timbro di voce di chi è deceduto (Alexa) in modo da poter conversare amabilmente con loro anche dopo la dipartita, Evaporata. Non è uno scherzo, purtroppo… c’è chi lo fa davvero. Mi è venuto da pensare che se lo fanno con i morti lo fanno anche con i vivi. Usano il timbro di voce per spacciare per chi non sono…

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  2. Per come vanno le cose, qualcuno sarebbe pure capace di farlo.
    Non uso più FB, ma sono stato testimone su un gruppo WhatsApp del decorso completo con tanto di foto giornaliere di una perniciosa onicomicosi a un alluce.
    Il che depone a favore dell’applicabilità della tua idea.

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