Opinione · qualche pezzo di me

L’importante è esagerare

Cavalcando l’onda dell’aumento forsennato dei costi, chiunque si sente autorizzato a far lievitare i prezzi, soprattutto i fornitori di servizi.
Dopo l’aumento di luce, gas, benzina, alimentati e altre spese necessarie, che purtroppo siamo costretti a subire, adesso arrivano le notifiche di prossimi importanti ritocchi al costo dei servizi non essenziali.
Oggi amazon ha annunciato l’aumento del costo di Prime da 36 euro a 49,90, ossia il 40% in più.
La scorsa settimana McAfee mi ha scritto che il mio abbonamento all’antivirus, in scadenza il 26 di agosto, costerà 109,99 euro anziché 49,00, un aumento del 113%.

Credo sia impossibile giustificare questi aumenti folli per cose immateriali, poiché non penso proprio che queste due aziende abbiano aumentato gli stipendi dei proprio dipendenti o paghino più tasse.
Credo invece che stiano approfittando in modo infame dello stato di oblio mentale dei clienti per rubare soldi, perché qui si tratta di rubare, non ho altri termini per definire queste azioni.

Al loro seguito arriveranno tantissimi altri aumenti di cui non ci renderemo conto e che subiremo ulteriormente.
Personalmente rinuncerò a tutto ciò che non è strettamente necessario, quindi ho già la rampa di lancio carica.

Appena finirà lo strazio del caldo estivo, inizieranno le tribolazioni di autunno e inverno, perciò occore prepararsi mentalmente per non sbroccare.

Ho già preparato la mia linea di ostruzionismo nei confronti di certe previsioni per l’immediato futuro.
Non so se arriverò viva alla prossima primavera, ma piuttosto che piegarmi preferisco morire.

60 pensieri riguardo “L’importante è esagerare

    1. Permettetemi di spezzare una lancia in favore di Amazon, come al solito un po’ controcorrente ed impopolare ma se no non sarei io. Non ho alcun interesse in Amazon, non lavoro per loro (non sia mai) e non ci guadagno niente, però sono cliente da quando vendevano solo CD, DVD e libri e a tutt’ oggi cliente Prime. Sono anche un “commerciante”, e sono consapevole della concorrenza che Amazon fa ai commercianti “fisici”. Ciononostante, credo che le cose vadano sempre viste nella loro ottica, contestualizzate. Amazon va bene per certi acquisti, il negozio fisico per altri. Il numero e la qualità degli acquisti dipende più dalla capacità dei negozianti che da quella di Amazon. Ormai trovo sempre più spesso negozi gestiti da incapaci, o gente improvvisata, tutte cose che alla fine ti fanno propendere per l’acquisto online. Ovvio che se devo comprarmi una radiosveglia (per dire) preferisco ordinarla su Amazon che andare da Unieuro (sempre per dire) dove sono già certo che vivrò un’ esperienza da incubo. Non tanto per i ragazzi che ci lavorano, quanto per l’ intera struttura, che ti soffoca dal momento in cui entri fino a quando esci con una cosa che non è nemmeno quella che volevi. A quel punto meglio ragionare da me confrontando “feedback” e “recensioni”. Certo, ci fosse stato ancora il mio vecchio e fidato negozietto di elettronica di quartiere il problema non si sarebbe nemmeno posto. Ma non c’è più, da un bel pezzo, e non per colpa di Amazon. Se vogliamo è più per colpa di Unieuro (sempre per dire).
      Quanto all’ aumento del canone Prime, secondo me ci sta. In fondo se lo usi non incide granchè: se io in un anno faccio 60 ordini, con consegna veloce e gratuita, fa meno di un euro a ordine: dov’è il problema ? In più, che uno lo usi o no, c’è incluso Prime Video ed altre piccole cose comode… secondo me ne vale ancora la pena. Si potrebbe discutere sulla “non negoziabilità” della cosa (se ti sta bene così, ok se no ciao), ma tanto ormai chi ci lascia “negoziare” cosa ? C’è da aggiungere che l’ aumento è comunque in buona parte giustificato: se dall’ oggi al domani spostare un furgoncino per le consegne ti costa quasi il 50% in più (e non parliamo dei grossi TIR o degli aerei dei corrieri internazionali), in qualche modo ci devi rientrare.
      Rimango comunque dell’ opinione che se con la Russia ci facevamo gli affari nostri era molto meglio. (e ho detto “affari”, sono stato bravo, Nadia ? 😉 )

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      1. Aggiungo: quando fu la grande distribuzione organizzata a distruggere i piccoli commercianti (non senza colpe anche da parte loro, lo ammetto), non mi pare che nessuno si indignò più di tanto. Adesso che è il commercio elettronico a minacciare la GDO siamo tutti diventati “sensibili” ?
        Amazon “evade il fisco” ? A parte che (nel caso) fa bene e gli batto il cinque da qua, ma perchè, Leroy Merlin (ancora per dire) che fa ? Amazon sfrutta i lavoratori ? Ma perchè, Euronics coi contratti a progetto e i part-time sulla carta, che fa ?
        Allora, scusate, era meglio il negozietto di quartiere con le commesse “in nero”, che si arrabattava, ma almeno alla fine la pagnotta la portavano a casa tutti. No ?

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      2. Beh, sappiamo che il lavoro è sempre sotto pagato in Italia e negli ultimi anni la grandi catene tipo Mediaworld, dove lavora la mia amica, hanno ridotto drastiamente il personale sfruttando all’osso quelli che sono rimasti, ma credo che questo sia un problema generalizzato in Italia.

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      1. Gli antivirus sono una stupidaggine. Detto da uno che ne ha venduti a palate. Se sul tuo PC c’è Windows dalla versione 8 in su, arriva la protezione virus integrata (si chiamava Windows Defender, ora non so) e disinstalla qualsiasi altro antivirus gratuito o no. È più che sufficiente il sistema operativo. Ogni altra cosa aggiunta ti succhia memoria e ti rallenta il computer. Posto che ormai per beccarti un virus te lo devi proprio andare a cercare. Mi sa che ci faccio un post, mi hai dato l’idea 😉

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  1. Buongiorno, mi presento: mi chiamo Elena e ti leggo da un po’, ovvero da quando sono rientrata del blog di FugadaPolis. Il prossimo autunno sarà in salita, ma ci troverà pronti e io da un po’ spendo solo lo stretto necessario, esattamente dall’ottobre 2021, ovvero da quando ho smesso di lavorare. Ce la si fa, nonostante tutto. Mi sto installando una stufa a legna in casa: Vivo in mezzo ai boschi e di legna ce n’è in abbondanza. Compro solo lo stretto necessario per mangiare e per nutrire i miei coinquilini a 4 zampe. Del resto posso fare a meno. Se ce l’ho fatta io a ricalibrare la mia esistenza senza spese, possono farcela tutti. Ci andranno giù duro, perché l’obiettivo è la recessione più nera, ma noi saremo pronti, come sempre. Non ci spostiamo di un millimetro; in ginocchio magari, ma fermi e coerenti fino alla fine. Forza e coraggio!!!

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      1. LO è. In realtà io non saprei vivere altrove. Ci ho provato a stare in città…quasi quattro anni; un vero periodo da incubo, per me! Stavo morendo di depressione e crisi d’ansia, così sono tornata sulle montagne e adesso sto benissimo.

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      2. Qui ha rinfrescato stanotte, con un temporale niente male. Oggi camminare nei boschi è un’esperienza magica; dopo la pioggia i boschi hanno un profumo potente e meraviglioso!! Io vado al mattino presto a camminare, così non soffro il caldo; a dir la verità lo faccio per il cane, che lei con tutto quel pelo soffre più di me, mi sa… anche se non so di preciso… non ho mai portato la pelliccia in estate (e nemmeno in inverno) e non so quanto più di me soffra lei che ha il pelo folto. Comunque al mattino presto la temperatura è gradevole e si può fare.

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      3. Gli uomini del deserto mi sa che sono geneticamente più predisposti al caldo di una nordica che ha origini vichinghe come la sottoscritta… comunque spero per la mia cana che questa cosa sia veritiera e che il suo sottopelo, la protegga anche dal caldo…anche se ho qualche dubbio, da come ansima. Penso che i tuareg si coprano molto perché seti esponi al caldo secco del deserto, la pelle ti si leva come carta velina e rimani a carne scoperta. E’ un problema diverso, mi sa.

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      4. Io vivo sola. Di umani ne sono passati tanti, ma nessuno mi ha convinta a tratterlo. Ho avuto cani e gatti ma, per adesso, vivo sola. Ho traslocato da poco e devo vedere un po’ come ci sto con le spese.

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      5. Ho passato momenti come quello che stai vivendo e ti capisco. Sono stata semi-sola per tanto tempo. Adesso sono parzialmente sola, diciamo. IN buon sostanza è cambiato solo il tipo di rapporto, ma la mia vita è esattamente come ho bisogno che sia in tal senso, ovvero libera di scegliere. Ho incontrato una persona intelligente, che ha capito che io ho bisogno di stare così; se lui fosse sempre presente ci saremmo già lasciati, non perché non c’è legame, ma perché ho un bisogno esasperato di solitudine. Lui lo sa e ha capito. E io gli sono profondamente grata per questo. 🙂 Io per lui ci sono, lui per me c’è e questo ci basta. E’ un po’ anomala come situazione, ma ci somiglia.

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