cambio casa · qualche pezzo di me

È ora di andare

Oggi ho firmato l’accordo per la vendita della mia mansarda perciò, se tutto fila liscio, tra pochi mesi mi trasferirò altrove.
Non voglio raccontare che cosa mi mancherà di una casa che ho tanto amato, perché è fisiologico soffrire cambiamenti di questo genere.
Quando l’ho acquistata pensavo fosse la mia dimora definitiva, quella in cui stare per il resto della vita.
Non mi è mai interessato possedere una casa ma, dopo aver cambiato vari alloggi, mi sono lasciata convincere che la scelta giusta era l’acquisto.
I primi anni ero contenta, perché questa è una casa romantica, forse un po’ arroccata, quasi inespugnabile, così inespugnabile che ha reso tale anche me, ma è anche la casa dove ho vissuto per maggior tempo: diciotto anni.
Così, un po’ a causa del precedente lavoro molto impegnativo per contatti umani e, qui nel totale silenzio, trovavo pace, un po’ perché l’ho forgiata sulla mia anima, ho cominciato a viverla come una tana nella quale escludere il mondo fuori.
In tutte le case in cui ho vissuto precedentemente facevo spesso cene con invitati, serate di chiacchiere e svago e, occasionalmente, ospitavo amici di passaggio.
In questa mansarda ho rarefatto gli inviti, sino a farli scomparire quasi totalmente: a parte qualche fidanzato in pellegrinaggio, da almeno cinque anni, la mia tana è riserva privatissima dove entrano raramente pochi eletti.
Pertanto mi devo allontanare da questo rifugio che permette alla mia mente di staccarsi sempre più da una realtà nella quale mi sento straniera, ma che è imprescindibile dalla vita in veste umana.

46 pensieri riguardo “È ora di andare

  1. A me spiace che tu debba vendere la tua casa, perché ne intuisco il motivo.
    Prima o poi succederà anche a me, che in questa casa ho già trascorso trentasette anni e che era stata costruita su mio disegno, come se me la fossi cucita addosso.
    Cara Nadia, ti auguro ogni bene e spero che troverai un luogo in cui accasarti, vicino ai prati e ai boschi che tanto ami.
    Ti abbraccio.

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      1. Sì sì, resto in zona. Mi sposto soltanto di 4 chilometri. Vado nella frazione piccola dello stesso paese. Resto sempre in una, zona ricca di verde e, se sono fortunata, magari trovo casa panoramica come quella che lascio.

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      1. infatti … ripenso alla
        mia vita … 19 anni a Livorno e provincia, 20 anni a Pisa, 3 a trento ed infine 20 a Verona … ogni volta è stata una ripartenza da zero … tra 10 anni chissà dove sarò… e pensa che io sono per natura uno stanziale.

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