qualche pezzo di me · Scrittura

Scrivo poco

Scrivo poco ultimamente. Anzi, scrivo sempre, ma pubblico meno assiduamente, (rima irriverente uscita involontariamente).

Uno dei motivi per cui non pubblico ciò che scrivo: mi sfuggono parole inselvatichite che fanno dei miei testi non sense capricciosi e appiccicaticci che s’attaccano alle dita e imbrattano la pagina in modo irriverente.

Altro motivo è che la mia mente sta rimbalzando pensieri più sbilenchi del solito, perciò scrivo sempre tutto, ma lascio decantare anziché condividere.

Spendo il mio tempo leggendo poiché trovo, anche sul web, persone interessanti che scrivono ciò che talvolta penso ma non riesco a dire così bene, oppure hanno originalità che mi attraggono in modo particolare.

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27 pensieri riguardo “Scrivo poco

  1. Faccio anch’io così..i quaderni aumentano ma pubblico pochissimo.Ci vuole tempo per rivedere perché non tutto si può pubblicare brutalmente sul web soprattutto quando si tratta di sé stessi.
    Ti dai in pasto ai cannabali sul web e bisogna sapere fino a che punto sei disposto a farti mangiare.Un abbraccio

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  2. Io da poco sto uscendo da una sorta di blocco dello scrittore. Per mesi non ho scritto nulla, che fosse privato per me stessa o per gli altri sul blog. A volte mancavano le idee, altre ancora c’erano, ma non ero soddisfatta del mio modo di esprimerle. Non so quale delle due sia peggio. Credo accada quando la mente si ossessiona troppo sul voler fare qualcosa. Rilassandosi tutto cambia. Più facile a dirsi che a farsi, però si può tentare. Nel frattempo goditi la lettura ☺️
    Un saluto!

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  3. Con così tanti libri pubblicati, si è sorpresi di quanto poco scriva. Al momento, posso solo leggerlo attraverso il blog e trovo meraviglioso godermi la sua scrittura. Molto spesso sono i tuoi post sul blog e io, con una poesia ogni due settimane, penso, con la sua dichiarazione, non scrivo nulla.
    Sono molto felice di poter leggere quel poco che scrivi.
    Un grande abbraccio di bellezza.
    Manuel

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  4. E fu così che ci siamo ritrovati tutti attorno allo stesso, rotondo, tavolino al centro della sala. Ci guardavano, annuivamo stanchi condividendo, in silenzio, il nostro mondo sospeso in silenzio. Mille erano le sensazioni che in noi albergavano, mille gli sguardi e mille i turbinii da poter narrare… eppure, solamente sguardi e mesti consensi. Perché, delle volte, nel poco c’è il molto… se non persino il troppo! Ci sentiamo svuotati nonostante la sensazione satolla. Ci sentiamo sazi, nonostante la fame che ci inviterebbe a scrivere, a far scivolare su carta sensazioni di vita, condivisa o meno.
    Le parole escono appiccicose, le une avvinghiate alle altre? Temono l’isolamento? Sfidano assembramenti? Stuzzicano, accarezzano, schiaffeggiano, si prendono di noi burla? Non importa la quantità, quando scrivi leggerti è sempre coinvolgente Evaporata e, nuovamente “sempre” dona sempre un sorriso.

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      1. è così, capita anche a me, periodi in cui scrivo tantissimo e metto in cascina, altri in cui non ce la faccio per niente e vivo di rendita. Periodi in cui scriverei di tutto, altri in cui sono proprio arido

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  5. Sta succedendo anche a me la stessa cosa, e poi era da tempo che non mi dedicavo a una lettura più “intensiva”. A volte una piccola pausa può aiutare a districare la matassa.
    Al prossimo articolo!

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