qualche pezzo di me

I sacrifici dell’isolamento

Come preannunciato, ieri sono andata ad acquistare le uova di Pasqua.
Scrivo “le” perché ne ho acquistate tre, una per me, e altre due per le mie amiche.

Eccole qua

Ho fatto scegliere a ognuna di loro l’uovo preferito e ho tenuto per me quello rimasto.
Ilaria ha scelto Baci Perugina e Carla Lindt, quindi a me è rimasto quello in mezzo: Perugina fondente con pezzetti di arancia.
Siamo tutte e tre amanti del fondente e delle sorprese, perciò ho comprato il meglio offerto dal piccolo supermercato del mio paese che aveva un discreto assortimento, ma non come un ipermercato.

Purtroppo, data la situazione, non potrò vedere le mie amiche per consegnare le uova, quindi siamo d’accordo che le apriremo insieme tramite una videochiamata, così vedranno in diretta le sorprese che terrò da parte per quando ci potremo riabbracciare.
Per il cioccolato ho già annunciato che mi sacrificherò mangiandolo e racconterò a loro il livello di prelibatezza.

Buona Pasqua a tutti!

32 pensieri riguardo “I sacrifici dell’isolamento

  1. Pasqua senza le uova …. NOOOO!! Con i miei figli, quando erano bambini, a Pasqua facevamo la caccia alle uova. Compravo un po’ di ovetti (di varie misure), più uno grande per ciascuno, e li nascondevo per la casa. Il pomeriggio di Pasqua si scatenava la caccia….. Adesso sono cresciuti, ma un uovo a testa (compresi i genitori…) non manca.

    Buona degustazione, e buona Pasqua.

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