Ambiente · Opinione

Il ritorno dello spolverino

Salvo sorprese dell’ultimo istante, l’inverno è pressoché saltato, ovviamente sorvolando sui disastri devastanti compiuti da  pioggia, vento, grandine e altri fulminacci del genenre, ma questi non hanno nulla a che vedere con le stagioni.
In questi giorni sembra che sia tornato il famoso clima di mezzo, sì proprio quello  che da tempo s’invocava dicendo “non ci sono più le mezze stagioni”.

Ieri ero in giro e, guardando le vetrine, mi son detta: ecco oggi, al posto della giacca imbottita, servirebbe proprio quel bel soprabitino di peso medio leggero.
Ormai da anni ho eliminato dall’armadio questo genere di capo spalla perché, passando repentinamente dal freddo invernale al caldo afoso, non trova più una collocazione adeguata, essendo sempre troppo leggero o troppo pesante.

Ora che l’inverno non esiste quasi più e i mesi dedicati al gelo diventano primaverili anche il guardaroba deve adeguarsi.

Disegno di Rossana Ramani

29 pensieri riguardo “Il ritorno dello spolverino

      1. D’estate a me basta tenere alcune finestre aperte, a rotazione. Al mattino tutte le finestre aperte, a pranzo chiudo e oscuro tutte quelle a sud e a ovest, che riapro dopo il tramonto. L’aria circola, in casa sto bene e non rischio un infarto passando dai venti gradi di un condizionatore a i quaranta esterni.

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      2. E sei in un paese collinare, che dovrebbe avere una temperatura migliore rispetto alla nostra bassa. Per mia fortuna, casa mia ha stanze grandi e ben aerate, una grande soffitta e uno scantinato che permettono di isolare abbastanza bene l’abitazione e tutti i muri esterni sono in poroton, materiale argilloso con intercapedini che isolano bene sia d’inverno che d’estate.

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