Musica · Opinione

Non so il titolo

La sera, prima di mettermi a letto, per rilassarmi guardo la registrazione di Techetechetè il tradizionale programma Rai dell’estate.
Essendo un contenitore dove si celebrano vecchie trasmissioni e artisti famosi mi è capitato di sentire le storiche canzoni di Patti Pravo, così mi è venuto il desiderio di riascoltarle.

Non avendo alcun suo disco ho acquistato un “The best of” composto da due cd. Ascoltandolo mi sono accorta che su 36 pezzi io ne conosco appena una decina, quelli che cantano anche i gatti delle mie amiche, tutti gli altri: mai sentiti nominare.
Benché siano canzoni molto belle, con testi importanti, musica suonata da intere orchestre e voce impeccabile, per i miei gusti questi brani sono lenti, troppo melodici e raffinati.
Tra questi, però, c’è la cover di una canzone di Lucio Battisti: “Io ti venderei”, e qui ci scappa l’eccezione perché, pur essendo riarrangiata, si sente il tocco singolare dell’impareggiabile cantautore che scriveva tutte la musica sui testi di Mogol.

Ascoltando Patti Pravo ho capito una volta di più il motivo per cui Lucio Battisti è ancora tanto “sentito” da gente di ogni età, comprese giovani band che le inseriscono nel loro repertorio benché, all’epoca di “Il tempo di morire”, probabilmente neppure i loro genitori erano nati.

Lucio Battisti aveva quelle 18 marce in più che lo hanno reso unico e, naturalmente ho tutti suoi dischi, anche gli ultimi che qualcuno aveva definito “inascoltabili”.

Ah, “non so il titolo” si riferisce al post che avete appena letto, non mi veniva un titolo decente.

16 pensieri riguardo “Non so il titolo

  1. Colgo l’occasione per fare auguri reali a Patty Pravo per realizzare i suoi desideri più reali, grazie al proprio onesto lavoro in coscienza, mentre cresce la sua reale luce di splendore di libertà cosciente e coscienziosa, nei riconoscimenti dei suoi meriti reali, buongiorno, buon lavoro! ❤ … ❤

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  2. A me non piacciono le vecchie canzoni, non piace Battisti e non piace la Pravo ma di lei ho un paio di dischi ed una canzone mi fa piangere e la trovo molto attuale ma nessuno la conosce.

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  3. Battisti è un unicum, ascoltare oggi le sue canzoni è ancora emozionante, figurati per chi c’era 50 anni fa, come me, che doveva sorbirsi ogni tanto anche Io tu e le rose. Sono stati anni stupendi, pieni di energia e creatività (mica solo Battisti è ancora attualissimo), pieni di altruismo e apertura, pieni di lotta per migliorare la qualità della vita … e ci siamo riusciti!

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